Milan-Inter, è il derby delle difese: qual è la più forte?
Pubblicato 20/09/2019 alle 18:09 GMT+2
Nel 2019 le milanesi sono le 2 squadre che hanno mantenuto più volte la porta inviolata: 10 i Clean Sheet dei rossoneri, 9 quelli dei nerazzurri. E le prime 3 giornate confermano questo trend. Giampaolo e Conte sono tuttavia alle prese con due problemi: in casa Milan occorre rimediare alla squalifica di Calabria, in casa Inter l'interrogativo riguarda l'utilizzo di D'Ambrosio.
Milan-Inter, parola alla difesa. Anzi, alle difese che - numeri alla mano - sono le migliori dell'anno solare. Nel 2019 nessuna squadra ha mantenuto più volte la porta inviolata rispetto al Milan: i Clean Sheet dei rossoneri sono 10, uno solo in più rispetto a quelli realizzati dall'Inter. Un trend positivo, confermato dalle prime 3 giornate di campionato nelle quali rossoneri e nerazzurri hanno subito un solo gol (rispettivamente dall'Udinese e dal Cagliari). Non solo: Milan e Inter sono le due squadre che hanno subito meno conclusioni nello specchio della porta: 8 il Milan, 9 l'Inter che in questa speciale graduatoria è a pari merito con Bologna e Verona. Cifre che confermano l'ottimo lavoro svolto finora, sul fronte difensivo, da Marco Giampaolo e Antonio Conte. Ma c'è un però. Mentre i nerazzurri hanno abbinato a una difesa ermetica un attacco da grandi numeri, Romagnoli e compagni hanno mostrato una preoccupante sterilità in fase offensiva. Il Milan ha tirato in porta solo 12 volte: peggio hanno fatto solo il Verona (10) e Spal (8). L'Inter, invece ha concluso 25 volte tra i pali avversari: meglio hanno fatto solo Atalanta e Lazio.
I numeri di Milan e Inter
Serie A 2019-20 | Milan | Inter |
Gol subiti | 1 | 1 |
Tiri in porta subiti | 8 | 9 |
Gol fatti | 2 | 7 |
Media gol | 0,67 | 2,33 |
Tiri in porta effettuati | 12 | 25 |
Il punto di domanda in casa Milan: Conti dà garanzie?
Per la prima volta dall'inizio della stagione, complice l'assenza per squalifica di Calabria espulso nel finale a Verona domenica scorsa, Giampaolo sarà costretto a cambiare la linea difensiva. Confermata la coppia di centrali Romagnoli-Musacchio e Ricardo Rodriguez esterno sinistro. La casella lasciata libera da Calabria sarà occupata da Andrea Conti, il cui utilizzo è stato ufficializzato dal tecnico milanista nella conferenza stampa della vigilia. Sul'ex terzino destro dell'Atalanta c'è grande curiosità soprattutto in merito a come riuscirà a interpretare una partita di questo livello in cui non sono ammesse distrazioni: durante la passata stagione Conti ha infatti mostrato preoccupanti amnesie in fase difensiva, ma evidentemente Giampaolo preferisce un difensore di ruolo a una soluzione adattata (in settimana era circolata l'ipotesi Borini).
Il punto di domanda in casa Inter: D'Ambrosio ci sarà?
Un dubbio anche in casa Inter che, tuttavia, riguarda solo in maniera indiretta il reparto difensivo. Col rientro di Godin, lasciato a riposo da Conte contro lo Slavia Praga, la linea a 3 sarà completata da Skriniar e De Vrij. Il punto interrogativo riguarda quindi l'eventuale avanzamento di D'Ambrosio, in ballottaggio per una maglia da titolare con un Candreva non al meglio dopo l'infortunio alla schiena rimediato martedì sera in Champions. Una scelta non semplice e niente affatto scontata quella di Conte: D'Ambrosio sta confermando di essere uno degli uomini più in forma e ha dalla sua la capacità di giocare in più ruoli, Candreva sta stupendo tutti e ha già fatto vedere di essere un giocatore letteralmente trasformato rispetto a un anno fa.
Le certezze: Donnarumma-Handanovic, sfida tra numeri uno
Non solo dubbi e punti interrogativi: il derby regala anche due certezze che rispondono al nome di Gianluigi Donnarumma e Samir Handanovic. I due portieri meno battuti delle prime 3 giornate di Serie A sono considerati tra i leader dei due spogliatoi, nonostante a separarli ci siano 15 anni di differenza. Messe da parte per l'ennesima volta le voci di mercato sul suo conto, Donnarumma ha iniziato la stagione con il verso giusto mostrando sicurezza tra i pali e una buona attitudine a comandare i movimenti della difesa. Handanovic, per il quale sarebbe pronto il rinnovo di contratto che lo legherebbe a vita all'Inter, è di fatto il leader dei nerazzurri sia in campo che fuori: ha gestito in maniera impeccabile il ruolo di capitano ereditato da Mauro Icardi (atteggiamento molto apprezzato dalla società), è stato uno degli uomini chiave per la qualificazione alla Champions League e già quest'anno è risultato decisivo sia in campionato che in Europa. Due garanzie e due simboli: Milan-Inter è anche Donnarumma-Handanovic.
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