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Sarri: "Higuain mi ha fatto vedere più cose di Mandzukic. Emre Can? La sua reazione va capita"

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Aggiornato 13/09/2019 alle 13:50 GMT+2

Il tecnico della Juventus ha parlato alla vigilia della sfida con la Fiorentina toccando tanti temi: "Il gruppo mi ha sorpreso in positivo, mai visto lavorare così durante la sosta". E poi sui singoli: "Ramsey, servirà tempo. Bentancur mi sta sorprendendo. Higuain gioca perché mi ha fatto vedere qualcosa in più in allenamento"

Maurizio Sarri (Juventus) in conferenza stampa - 2019

Credit Foto Getty Images

Sul ritorno dopo la polmonite

Per un allenatore andare in panchina e partecipare agli allenamenti è la vita. E' tutto. Chiaro che non è semplice rimanere fuori, ringrazio il nostro staff medico che mi ha coccolato 20 giorni e mi ha fatto capire che in quel momento era meglio fare un passo indietro per non farne uno più lungo dopo. E' stato pesante, ma l'ho dovuto accettare nella consapevolezza che lo staff stava andando avanti alla grande in campo e in partita.

Sul fatto che non si sia riuscita a sfoltire la rosa

Il problema è che quello che diciamo noi rimane per mesi, quello che scrivete voi dimenticato il giorno dopo. Io parlo di situazioni imbarazzanti nel fare la scelta, non della situazione in generale. Chiaro che avendo una lista di soli 22 giocatori per l'Europa andava fatta una scelta non semplice e nemmeno gratificante per l'allenatore. Era da fare e ho fatto una scelta che fa parte del mio mestiere. Condivisibile o meno, era da fare. Chiaro che non mi fa piacere, perché sono coinvolti due giocatori importantissimi, ma è una scelta che conferma la forza della nostra rosa.

Sulle priorità in questo momento

Io in questo momento penso al campionato, da domani sera penseremo alla coppa e tutto il resto. Siamo in una fase in cui la squadra deve trovare un'identità forte e siamo nella fase in cui è più difficile fare delle rotazioni che poi nel giro di dieci giorni diventeranno probabilmente indispensabili. In questa fase però ho privilegiato questo aspetto di dare un'identità e un assetto che non sarà quello definitivo, ma in questo momento ci dava qualcosa in più. Noi dal punto di vista del campo dobbiamo combattere con al difficoltà di avere tanti giocatori che negli ultimi mesi hanno giocato poco. Parlo degli infortuni di Khedira e Ramsey, all'inattività di Rabiot. Questo mette questi giocatori in difficoltà nei confronti dei giocatori che hanno avuto più continuità. L'aspetto positivo è che questo gruppo sta lavorando bene. Ne parlavo con la squadra ieri e dicevo che mai nella mia carriera ho visto i giocatori rimasti durante la sosta lavorare così bene.

Sulla reazione di Emre Can dopo l’esclusione

Io devo tener conto anche dell'aspetto emozionale, lasciare al giocatore la possibilità di buttare fuori, lasciarlo decantare e poi affrontarlo quando la situazione è più serena. Penso di avere l'età giusta per capire certi tipi di reazione.

Sul vice Pjanic

Sono molto curioso di Bentancur, in allenamento ho grandi sensazioni. Lo stiamo facendo allenare come vertice basso, può fare due ruoli, in questo momento non è uno specialista, ma ho la sensazione possa diventare un giocatore così importante.

Su Ramsey e il suo recupero

Viene da un infortunio non banale. Fino a dieci giorni fa avrei detto che era molto indietro dal punto di vista dell'efficienza fisica. Ho visto passi in avanti enormi in questi giorni. Chiaramente paga ancora un piccolo gap con i compagni, ma se procede ai ritmi di questi giorni penso possa tornare presto su buoni livelli. E' un giocatore tecnico. Io lo vedo interno di centrocampo, ma in certi momenti può fare anche l’esterno d’attacco.

Su quanto sia già la ‘sua’ Juventus

Non so a livello percentuale, ma dipende da cosa si intende con 'sua'. Io non sono qui per replicare altre squadre, la squadra ha un'identità e un'idea, io non voglio andare contro le caratteristiche dei miei giocatori. Verrà fuori una squadra ovviamente con caratteristiche diverse. Ho visto a tratti alcune cose provate in allenamento, come nell'ultima partita. Giocando in questo modo è più difficile gestire abbassandosi e noi dobbiamo imparare a gestire certi momenti della partita. Dobbiamo gestire con il possesso perché quando una squadra gioca diversamente abbassarsi diventa pericoloso perché non è quello che proviamo in allenamento. Ci sarà da lavorare, ma questa rimarrà una squadra con meno palleggio e più fisica di altre che ho avuto. Io voglio che questa squadra segua delle mie idee di principio, ma non diventi una replica.

Sul calo visto col Napoli

Abbiamo preso due gol su palla ferma con un pizzico di superficialità e quando aspetti una squadra tecnica dentro l'area il rischio è grande. Poi ovviamente non siamo al top fisicamente, possiamo fare di più.

Su chi l’abbia maggiormente impressionato

Nella fortuna di avere una rosa ampia noi abbiamo avuto la sfortuna di perdere Giorgio. Giorgio è l'anima per applicazione, professionalità, forza mentale e capacità di trascinamento dei compagni in allenamento e in partita. E' stata una perdita pesante per noi e il mio compito in questo momento penso sia quello di recuperare completamente Rugani e far adattare un futuro top player come De Ligt al calcio italiano il più velocemente possibile. Viene da un calcio diverso, è giovanissimo, è normale faccia un po' di fatica. Non vorrei sbagliare ma la fece anche Platini nei primi mesi. Detto questo credo che il ragazzo debba migliorare e adattarsi al nostro calcio che non è quello olandese, ma allo stesso modo sono convinto che tra qualche mese riuscirà ad esprimere cose importanti.

Su Mandzukic e Higuain

Higuain uomo di fiducia sembra giochi per i rapporti con me. Higuain alla fine al Chelsea non giocava mai, giocava Giroud. In allenamento Higuain ha fatto bene, mi ha fatto rivedere il giocatore di due o tre anni fa, non c'era niente di personale nella scelta. Mandzukic evidentemente mi ha fatto vedere qualcosa in meno e da qui la scelta. E' frutto tutto di scelte logiche dettate dall'allenamento, poi a volte io posso vedere bene o male, posso sbagliare. Io prendo 100 decisioni al giorno, se ne sbaglio 3 o 4 posso andare a letto contento. La percentuale elevata di scelte giuste è la cosa più importante, poi sbagliare scelte fa parte del lavoro.
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