Scaroni: "Voglio un Milan veloce, come l'Ajax. Giampaolo scelta sfortunata, San Siro è obsoleto"
Aggiornato 08/05/2020 alle 18:16 GMT+2
Il presidente del Milan detti i tempi del futuro. Già partita la rivoluzione tattica (e di mercato) per avere una squadra veloce come quelle inglesi o come l'Ajax. Gazidis è attivissimo sul mercato, sul nuovo stadio e sulla ricerca di nuovi sponsor.
Intervenuto alla videoconferenza con il portale di diritto sportivo Olympialex, il Presidente Scaroni ha fatto il punto della situazione sul Milan che vuole vedere nel futuro. Dalla mission di Gazidis, alle difficoltà riguardo la raccolta di sposor e la gestione del Fair Play Finanziario. Scarioni chiede panzienza ai tifosi, perché si deve costruire un'organizzazione vincente.
La prima battuta però, è sulla ripresa del campionato...
La mia posizione è chiara, l'ho espressa anche in Lega, voglio finire il campionato. È possibile e fattibile. La decisione finale non spetta né alla Lega né ai club, ma al Governo
Si guarda al futuro. Ecco le cose richieste a Gazidis: l'amministratore delegato del Milan ha tre missioni da portare al termine.
Gazidis è un professionista del mondo del calcio e si occupa di tre aree. La prima missione è costruire una squadra giovane, che giochi un calcio veloce, più veloce rispetto a quello che si vede abitualmente in Italia, più simile al modello inglese o a quello dell'Ajax. La seconda area riguarda il nuovo stadio, San Siro ha un grande nome, ma è totalmente obsoleto per il calcio. La terza sezione sono gli sponsor. Il Milan ne ha bisogno, senza risultati non arrivano gli sponsor e senza sponsor non arrivano i risultati. La sfida è conquistare nuovi tifosi ovunque, in luoghi come Cina, Indonesia e Pakistan, disputando le partite in orari compatibili con le dirette tv
Non si guarda al passato, ma la scelta di Giampaolo - ammette Scaroni - fu sfortunata...
Credo che siamo la squadra più giovane della Serie A. Abbiamo fatto alcuni errori, abbiamo cambiato allenatore a inizio stagione, probabilmente Giampaolo non è stata una scelta fortunata. Gli errori sono ormai dietro di noi, non davanti. Vogliamo riportare il Milan dove merita
Critiche al Fair Play Finanziario. La UEFA dovrebbe adottare il “modello NBA”...
Ciò che io e, soprattutto, Gazidis stiamo facendo è costruire un'organizzazione stabile per il Milan. Tanti tifosi non capiscono cosa significhi gestire un club come le regole del Fair play finanziario, ma noi non vogliamo essere puniti ancora. Se posso fare una critica al Fair play finanziario, è diverso dal modello NBA, perché oggi cristallizza la situazione. Se sei un club che sta vincendo, il tuo futuro è vincente e pieno di sponsor, altrimenti la strada è davvero molto lunga. Ma cambierà, tutto è in evoluzione. Nel gestire un club faccio un paragone con la Scala, sono stato nel board per 9 anni... La cosa più difficile da gestire sono le primedonne, i cantanti come i calciatori. Abbiamo membri indipendenti, io per esempio non sono un dipendente di Elliott. E poi abbiamo alcuni milanisti, vogliamo persone che amino il Milan
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