Serie A, Lazio-Fiorentina 2-1: Immobile e Luis Alberto cancellano la magia di Ribery

Ribery apre la gara con una magia, ma nella ripresa un rigore (discutibile) svegla la Lazio: Immobile e Luis Alberto ribaltano e regalano il 2-1 sulla Fiorentina che vale di nuovo il -4 dalla capolista Juventus.

Luis Alberto - Lazio-Fiorentina - Serie A 2019/2020 - Imago pub only in ITAxGERxSUIxAUT

Credit Foto Imago

Soffrendo, ma è ancora viva. La Lazio rimane in corsa per il titolo e lo fa con 3 punti di capitale importanza, trovati in rimonta, contro la Fiorentina, dopo la sconfitta in settimana di Bergamo. Una Lazio sicuramente meno brillante e meno convincente, ma in qualche modo tenuta viva... In questo caso dal 15esimo rigore stagionale – record di sempre nella Serie A a 20 squadre (quello totale è del Milan con 18 nella stagione 1950/51) – puntualmente trasformato dal freddissimo Immobile. Un penalty dubbio, ma fondamentale per girare una gara in cui la Fiorentina ha avuto solo il demerito e un pizzico di sfortuna di non chiudere quando avrebbe potuto. E così, nel finale, è arrivato ancora una volta Luis Alberto a tenere viva la squadra di Inzaghi e rendere vana la prodezza dell’eterno Ribery, che nel primo tempo aveva aperto il match con una magia. Il finale, scoppiettante e nervoso, vede anche Inzaghi prendersi un rosso per proteste. Non ci sarà per la prossima, ma poco importa: ripartire e tornare a -4 dalla Juventus era tutto ciò che contava stasera per i biancocelesti, anche se la forma generale resta per ora ancora lontana - almeno a sensazione - da quella della Lazio pre-pandemia.

Il tabellino

Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Bastos (46’ Radu); Lazzari (80’ Lukaku), Milinkovic-Savic, Parolo, Luis Alberto (91’ Anderson), Jony (80’ Marusic); Caicedo (68’ Correa), Immobile.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini (75’ Venuti); Lirola, Ghezzal, Badelj (83’ Pulgar), Castrovilli, Dalbert (46’ Igor); Cutrone (63’ Vlahovic), Ribery (83’ Sottil).
Gol: 25’ Ribery; 67’ rig. Immobile, 83’ Luis Alberto.
Note – Ammoniti: Dalbert, Milenkovic; Parolo, Milinkovic-Savic, Bastos, Jony, Radu. Espulso Vlahovic con rosso diretto nel recupero.

Il momento social

La cronaca in 7 momenti chiave

6’ PRIMA OCCASIONE LAZIO! CAICEDO! Punizione calciata dentro da Luis Alberto, Caicedo sale di testa e da solo colpisce il pallone alto. Era una buona chance.
14’ CONTROPIEDE SPRECATO DA GHEZZAL! Ancora bene Ribery, che guida la transizione e offre un bel pallone a Ghezzal: l'algerino però prova l'assist al centro anziché calciare. Prima vera occasione per la Fiorentina.
25’ GOL! RIBERY! CHE AZIONE! CHE GOL! Se ne va in slalom il francese, che salta 3 difensori della Lazio, poi incrocia sul primo palo e fulmina Srtakosha! Viola in vantaggio, show di Ribery.
27’ OCCASIONE LAZIO! PAROLO! Colpo di testa in anticipo sul primo palo, Dragowski è attento nel riflesso e allontana d'istinto il pallone.
48’ TRAVERSA DELLA FIORENTINA! GHEZZAL! Gran giocata dal limite dell'area, poi sinistro a giro su cui Strakosha sarebbe battuto: solo il legno superiore salva la Lazio. Che rischio per i padroni di casa.
66’ RIGORE PER LA LAZIO! GOL DI IMMOBILE. Caicedo controlla sul lancio dalle retrovie e anticipa l'uscita di Dragowski, che prima cade e poi è toccato: secondo l’arbitro Fabbri però è rigore per la Lazio. Dal dischetto Immobile non sbaglia spiazzando il portiere.
83’ GOL! LA RIBALTA LA LAZIO! LUIS ALBERTO! 2-1! Giocata di Luis Alberto che spezza il campo in due: sul tentativo di passaggio è fortunato, con Igor che gli tocca il pallone e lo mette lì perfetto per chiudere sul primo palo.

Il migliore

Ribery. Illumina la serata dell’Olimpico con uno slalom, concluso nella stessa porta, che ha ricordato una magia di un giovane Alessandro Del Piero un’era calcistica fa. A dimostrazione che i fuoriclasse non hanno tempo: il francese, nonostante tutto, per questa Serie A, resta di un’altra categoria.

Il peggiore

Bastos. Primo tempo da dimenticare, con un’occasione a porta vuota il cui fuorigioco iniziale è una specie di benedizione ai fini personali: un gol sbagliato, così, avrebbe avuto effetto ben peggiore. Poco dopo trancia un avversario in ritardo. E così, la ripresa, nemmeno la gioca

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