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Calcio, Borja Valero shock: "Non rifarei il calciatore, ora mi godo tifosi e spogliatoi"

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Aggiornato 21/09/2021 alle 09:56 GMT+2

CALCIO - L'ex centrocampista di Fiorentina e Inter si è confidato con Matteo Dovellini di Repubblica: "Vlahovic ha trovato consapevolezza, la Viola con Italiano ha mentalità e intensità, ma l’Inter è la squadra che mi è piaciuta di più finora"

Borja Valero nel 2020-21

Credit Foto Getty Images

Dalla finale di Europa League con l’Inter alle gioie con la maglia viola cucita addosso. Borja Valero è il grande doppio ex della sfida di questa sera al Franchi. Nella sua seconda vita da calciatore veste la casacca di un club di Promozione - il centro storico Lebowski -, ma alle pagine di Repubblica si è confidato come Andre Agassi in "Open". Eccone un estratto. "Rifarei il calciatore? Impazzivo per il calcio. Forse però adesso non lo rifarei. Non so se merita. Ho una bella vita, grazie al calcio. Ma forse avrei potuto averla anche senza fare il calciatore. Ho avuto molti momenti che mi sono goduto.
Ho una bella vita, grazie al calcio. Ma forse avrei potuto averla anche senza fare il calciatore
L'esordio con il Real, quello con la Nazionale Spagnola. Il 4-2 alla Juventus con la Fiorentina. Ricordo i boati dello stadio agli ultimi due gol, sono sempre nella mia mente. Il calcio è molto più grande di quel che si vede in tv, però. Ci sono stati anche periodi brutti. Come le critiche, che un giocatore avverte sulla sua pelle. Dai tutto te stesso ma ti criticano. Non è facile".

Come sono andati gli inizi?

"Facendo tantissimi sacrifici durante tutta la gioventù. È stata una crescita calcistica stressante. Il distacco dalle amicizie, la competizione interna per prenderti il posto da titolare. A dodici anni ti muovi come se fossi un professionista, senza esserlo però. Ho vissuto l'adolescenza in altro modo e mi è mancato qualche pezzettino di vita: le amicizie, i primi amori. Ma ho avuto la fortuna arrivare e quando ho esordito con la maglia del Real, ho capito che si era chiuso un cerchio. Un'emozione unica".

Sui procuratori

"Alcuni procuratori quando sei ragazzino ti circondano di belle parole. Tu sei giovane, non ci capisci molto, ti affidi a loro. Qualcuno lo fa nel modo giusto, qualcuno pensa solo a sé stesso e non pensa al giocatore. È la parte cattiva di quel mondo"
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