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Calcio, Serie A 2021-22 - Le 5 verità di Napoli-Juventus 2-1: Szczesny è un problema, azzurri in un anno "buono"

Enrico Turcato

Pubblicato 12/09/2021 alle 10:13 GMT+2

SERIE A - La squadra di Allegri conferma il brutto periodo e viene punita dagli errori di Szczesny e Kean. Napoli positivo e in un anno "buono". Koulibaly è un leader e ha il bianconero nel destino. Inizia un tour de force che a ottobre ci dirá qual è la vera Juventus

Wojciech Szczęsny

Credit Foto Getty Images

Napoli-Juventus, match valido per la 3a giornata di Serie A, si é concluso con il punteggio di 2-1 a favore della squadra di Spalletti. Vediamo insieme le 5 veritá che ci ha lasciato il match del Diego Armando Maradona.

Classifiche e risultati

1) Szczesny ora è diventato un problema

Le avvisaglie c’erano già state sul finire della scorsa stagione, tra Porto e Torino. Poi le voci di mercato, la tentazione Donnarumma, la riconferma e l’inizio horror della nuova annata 2021/22. Dopo il disastro di Udine, un’altra grave incertezza che costa punti pesanti alla Juventus. In questo momento Wojciech Szczesny rappresenta un bel grattacapo da risolvere per Allegri e per tutto il club bianconero. Confermarlo titolare? Dare una chance a Perin? Quale sarà la soluzione? Sicuramente il polacco ora non è in grado di giocare sereno, non mostra sicurezza e ha paura di sbagliare. Gli errori sono ormai troppi per essere tollerati e accantonati.
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Szczesny a colloquio con Bonucci in area di rigore durante Napoli-Juventus - Serie A 2021/2022 - Imago pub only in ITAxGERxAUTxSUI

Credit Foto Imago

2) Napoli tosto e compatto: è un anno buono

In tanti altri casi forse si sarebbe sciolto. Invece il Napoli ha reagito al pasticcio di Manolas, al gol di Morata e al buon primo tempo della Juventus e con merito nella ripresa ha ribaltato la situazione, trovando una vittoria determinante. Per il morale e per lo spirito. Da squadra vera, gli azzurri hanno attaccato, sono stati premiati dagli episodi e hanno messo ko la Juve, distanziandola ora di 8 punti in classifica. È già un buon gap per una squadra che ha come obiettivo primario quello di ritornare in Champions League, ma che in questo anno senza dominatori annunciati può anche sognare e togliersi qualche altra soddisfazione. Tre vittorie nelle prime tre, un gruppo unito, un allenatore ambizioso: ci sono gli ingredienti per rendere la stagione 2021/22 una stagione “buona”.
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Politano esulta con Spalletti dopo il gol del pareggio in Napoli-Juventus - Serie A 2021/2022 - Imago pub only in ITAxGERxAUTxSUI

Credit Foto Imago

3) KK sempre più leader, con la Juve nel destino

Ancora la Juventus, ancora Koulibaly protagonista nel finale. Il 22 aprile 2018 aveva incornato di testa la rete del successo del Napoli di Sarri allo Stadium, quello del possibile Scudetto. Il 31 agosto 2019 con un clamoroso autogol nel recupero aveva regalato il 4-3 alla Juve di Sarri, l’11 settembre 2021 ha messo a segno al 85’ il gol vittoria per il suo Napoli. Kalidou Koulibaly ha disputato un’altra gara di spessore, confermandosi leader in questo Napoli. Un difensore che conosciamo da anni e che ormai è maturo, completo, dominante. Questa rete vale già tantissimo.

4) Allegri con un solo obiettivo: recuperare tutti

Un punto in tre partite, cinque gol subiti, tre soli fatti, una vastità esagerata di problemi da risolvere, con poco tempo a disposizione per farlo. A Napoli mancavano i sudamericani e Chiesa, ma la Juventus è sembrata ancora una volta inerme davanti agli eventi, incapace di reagire alle avversità e alle sfortune, proprio all’opposto dei messaggi lanciati dal tecnico livornese alla vigilia del match. Un’ora discreta, poi la “papera” di Szczesny e la luce che si spegne ancora una volta. C’è tanto lavoro da fare per evitare che la stagione bianconera si tramuti in un incubo. Priorità? Recuperare tutti gli uomini chiave, da Cuadrado a Chiesa.
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Allegri dà indicazioni ai suoi durante Napoli-Juventus - Serie A 2021/2022

Credit Foto Getty Images

5) Il tour de force ci dirà qual è la vera Juventus

Questo punto si ricollega al precedente. Malmoe, Milan, Spezia, Sampdoria, Chelsea e derby di Torino prima della sosta. Dal 14 settembre al 2 ottobre, sei partite chiave in soli 19 giorni. Alla fine di questo mini ciclo capiremo realmente le potenzialità di questa Juventus affannata e appannata. Per adesso il ritardo in classifica pare già difficilmente colmabile e la Champions viene attesa con negatività e timore. Urge un cambio di rotta, da fare sul campo, da squadra, con pochi allenamenti a disposizione per provare e sperimentare, ma punti fondamentali in palio da ottenere.
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