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Calcio Serie A Modello Atalanta: Gian Piero Gasperini svela il "dietro le quinte"

Paolo Pegoraro

Aggiornato 20/12/2021 alle 15:42 GMT+1

SERIE A - Mister Gian Piero Gasperini racconta i segreti del modello Atalanta, dallo scouting alla filosofia di fondo delò club orobico.

Gasperini dà indicazioni ai suoi durante Atalanta-Young Boys - Champions League 2021/2022

Credit Foto Getty Images

Nonostante nelle ultime ore abbia tenuto banco il suo sfogo contro arbitri e VAR dopo il ko contro la Roma di José Mourinho e siano stati rimarcate da più parti le sue interpretazioni del regolamento Gian Piero Gasperini è e rimane soprattutto un maestro di calcio. Lo ha spiegato a tutti - se mai ce ne fosse stato bisogno - durante la sua ospitata a "Sky Calcio Club", la trasmissione condotta da Fabio Caressa. Ecco alcuni stralci emblematici del suo modus operandi e del modello Atalanta:

La "gavetta" nei vivai

"Io ho fatto tanto settore giovanile, quando facevo i provini in mezz'ora dovevo capire chi aveva qualcosa e selezionare e questa è stata una grande scuola. In Italia si parla tanto di tattica, di partite, ma resto estasiato quando si parla di giocatori e del livello dei giocatori"

Sulle scelte dei giocatori

"La scelta? Un mio giocatore deve avere almeno una qualità forte. E l'altra cosa importante è che abbia una testa che funzioni perché delle volte a questo si pensa poco. Poi a calcio giocano quelli alti, quelli bassi, quelli veloci e quelli lenti"

Sull'influenza dell'Ajax

"L'Olanda e l'Ajax hanno sicuramente influenzato il mio modo di vedere il calcio, a un certo punto non ci si inventa più niente. Si può fare tutto e giocando insieme più anni diventa più semplice. Le soluzioni non le do io, le soluzioni le vedo in campo con i giocatori. Per esempio Demiral ha fatto un gol da centravanti, ovviamente bisogna portarlo li davanti con i modi giusti. Le soluzioni sono dei giocatori, il mio compito è mettere i giocatori nelle migliori condizioni per poter esprimersi. Malinovskyi è stato preso come centrocampista centrale e poi gioca in una parte di campo diversa"

Atalanta "fucina"

"Quando sono arrivato a Bergamo ho trovato una miniera, vedevo l'Atalanta come una squadra giovane fresca, che attaccava, difendeva, che aveva grande intensità, con tanti ragazzi. E non era mai stata così perché magari tirava fuori un talento ma a partire da una squadra di giocatori 'vecchi' che dovevano salvarsi. Poi negli anni l'Atalanta ha cambiato pelle, da quando ci sono io, i tanti giovani italiani sono andati via, forse di quei tempi è rimasto solo Freuler"

La società deve "appoggiare"

"Io ho avuto tanti giocatori forti, non è che a loro insegno la tecnica, ma devo convincerli con le mie idee perché devo lasciare a questi giocatori qualcosa in più. E' ovvio che bisogna avere il grande appoggio della società. Gli allenatori non scelgono neanche i giocatori, delle volte ci sono rose molto numerose e non è semplice"
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Gasperini: "Passaggio agli ottavi era alla portata, peccato"

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