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Ferrero, parla il gestore della Samp: "Ha preferito il rischio. Vialli? Non l'ho sentito"

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Aggiornato 09/12/2021 alle 09:21 GMT+1

SERIE A - Il manager che in questo momento gestisce la Sampdoria ha parlato con il Corriere della Sera.

Massimo Ferrero

Credit Foto Getty Images

Gianluca Vidal, membro del cda dimissionario del club ligure e a capo di Rosan Trust, che ha in cassaforte oltre agli immobili dell’ex presidente Massimo Ferrero anche il club blucerchiato, ha parlato con il Corriere della Sera. "Pochi giorni fa gli ho detto: Massimo, sei pieno di debiti, non sai come ne uscirai e pensi a comprare? Non conoscevo le vicende relative all’inchiesta di Paola ma avevo contezza del potenziale impatto che certi comportamenti avrebbero potuto generare. Del resto gli avevo già consigliato che sarebbe stato meglio chiudere ogni fronte prima di ripartire. Detto questo, io non sono un politico, sono un tecnico".
Pochi giorni fa gli ho detto: Massimo, sei pieno di debiti, non sai come ne uscirai e pensi a comprare? (Gianluca Vidal)

Quindi?

"Leggo che sbrigativamente mi si definisce commercialista di Ferrero. È vero che sono dottore commercialista, ma non è mio compito compilare la sua dichiarazione dei redditi. Mi occupo di attività di gestione di rischio di impresa: sono stato chiamato in primis per gestire i concordati Eleven Finance e Farvem e poi per seguire le trattative di cessione della Sampdoria. Piuttosto mi fa piacere che dalle intercettazioni si comprenda come preferissi realizzare valore per chiudere pendenze pregresse".

Ferrero non ha voluto ascoltare Gianluca Vidal

"Diciamo che il mio punto di vista da tecnico non collima necessariamente con quello del presidente che da imprenditore ha una certa propensione al rischio. Il tecnico deve suggerire cosa sia giusto fare per restare nel perimetro della legge".

Nessun contatto con Ferrero

"No, non si può. Ho tenuto i contatti con gli avvocati che gli hanno fatto visita in carcere mercoledì per la prima volta. Piuttosto, non comprendo come sia possibile che un uomo di 70 anni con due bambini piccoli venga trattenuto in custodia. Non credo possa scappare, ma non ho letto le carte. Di certo lo avranno ferito le frasi della figlia Vanessa che sono state pubblicate".

Sulla Samp

"Ha una struttura dirigenziale che adempie alle proprie funzioni. Certo, l’assenza di un presidente rumoroso come Ferrero si fa sentire ma ci sono compiti assegnati a ogni manager".

Sul nuovo presidente

"L’assemblea dei soci è stata convocata per il 23 dicembre: si nominerà un nuovo cda e per la figura del presidente ci sono diverse ipotesi sul tavolo. Tra queste, assegnare il ruolo a chi conosce e riveste i valori del club".

Sui potenziali acquirenti

"Confermo, ci sono cinque soggetti che hanno avanzato manifestazioni di interesse. Sarò rigido nel valutarle considerando la reale identità del soggetto e che non sia schermo di altre figure, la provenienza lecita delle risorse e la trasparenza nell’affare".

Su Vialli

"Negli ultimi giorni la cordata a cui appartiene non mi ha contattato. Due anni fa fummo molto vicini a chiudere ma sul più bello le parti non posero la penna sul foglio. Di rinvio in rinvio arrivammo in autunno quando, dopo la striscia di sei sconfitte in sette partite, furono rivisti i valori dell’operazione. Sa, il presidente è esuberante. Tanto può essere empatico con alcune persone, quanto può non esserlo con altre. Non fu facile...".
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