Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Pagellone 6ª giornata Serie A: Udinese on fire, Inter e Napoli al fotofinish, VAR da incubo

Enrico Turcato

Aggiornato 13/09/2022 alle 10:46 GMT+2

SERIE A - Sesto turno scoppiettante. Inter, Milan e Napoli vincono, Dybala guida la Roma, la Lazio si affida ai due maghi. La Cremonese ha cuore, l'Udiinese mette la quarta di fila. Caos allo Stadium tra Juventus e Salernitana, troppi episodi dubbi e troppe discussioni in generale in questa convulsa giornata.

Inzaghi: "Non è decisiva, ma pesa tanto. Il portiere? Ho deciso ma non lo dico"

Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo nell'ultimo turno di Serie A e proviamo a stilare un Pagellone delle partite appena andate in archivio. La sesta giornata di Serie A ci regala i successi nel finale di Inter e Napoli, la vittoria del Milan a Genova con la Samp e il clamoroso (e molto polemico) 2-2 tra Juventus e Salernitana. Tante, troppe, decisioni arbitrali incomprensibili e anche un nervosismo eccessivo (sei giocatori espulsi e due allenatori). Ma vediamo insieme chi è stato il protagonista principale. Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra.

Voto 10… All’Udinese, che mette la quarta e aspetta l’Inter

Quarta vittoria consecutiva, stavolta in rimonta e grazie all’ingresso dalla panchina di Beto. La squadra di Sottil vince 3-1 al Mapei Stadium contro il Sassuolo e si porta in quarta posizione in classifica, a un solo punto dalla vetta. Domenica alle 12.30 arriverà in Friuli l’Inter, in una sfida dal pronostico non affatto scontato. Dove può arrivare questa Udinese? Non lo sappiamo, ma Deulofeu è ancora a quota zero gol e diversi nuovi giovani devono ancora adattarsi del tutto alla Serie A. C’è grande entusiasmo a Udine.

Voto 9... Al mancino di Paulo Dybala, sempre fatato

Gol meraviglioso da fuori area e assist pennellato per Abraham. La Roma vince ad Empoli 2-1 e ringrazia un Paulo Dybala scintillante. La “Joya” – alla settima gara da titolare consecutiva – ha trascinato i giallorossi al Castellani, si è preso le sue responsabilità e si è confermato leader tecnico della squadra di Mourinho. Una Roma non troppo brillante e ancora parecchio scollegata in fase difensiva, ma vincente. I punti sono 13, il poker subito a Udine già dimenticato.
picture

L'esultanza dell'Udinese

Credit Foto Getty Images

Voto 8... Alle vittorie sofferte delle tre big

Raspadori nel finale contro lo Spezia, Brozovic nel finale contro il Torino, Giroud su rigore in 10 contro 11 al Ferraris di Genova. Napoli, Inter e Milan mettono a referto tre vittorie sofferte e molto diverse tra loro. Gli Azzurri hanno dominato contro i liguri, legittimando poi il sorpasso finale. I nerazzurri di Inzaghi non hanno brillato contro i granata e hanno concesso troppo (migliore in campo Handanovic). I rossoneri sono usciti indenni da una gara pazza, nella quale è stato ancora espulso Leao. In questa fase della stagione – convulsa e intasata dalle coppe – conta conquistare più punti possibili. E le tre grandi dello scorso torneo lo stanno facendo.

Voto 7... Alla Lazio, che si affida alla qualità dei suoi centrocampisti

La palla magica fornita da Milinkovic-Savic a Immobile e il gol elegantissimo del “mago” Luis Alberto, subentrato ancora una volta dalla panchina. La Lazio di Sarri si affida ancora una volta alla tecnica dei suoi centrocampisti per sbaragliare la concorreza di un solido Verona. Gara complicata quella dell’Olimpico, visto che l’Hellas ha concesso poco e ha provato anche ad impegnare Provedel. Tre punti pesanti, la squadra biancoceleste è sempre lí, a tre punti dalle prime.
picture

Vlad Chiriches lotta per il pallone con Luis Muriel nella partita fra Atalanta e Cremonese, Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Voto 6... Al cuore della Cremonese, che continua a giocare a calcio

1-1 a Bergamo, con Valeri bravo a sfruttare un’indecisione di Musso. Un gran bel risultato per la truppa di Alvini, che dà seguito al buon pareggio ottenuto contro il Sassuolo. L’Atalanta era prima in classifica e giocava in Gewiss Stadium esaurito. Nessun timore reverenziale per i grigiorossi - organizzati e sempre concentrati - che hanno meritato il punto conquistato e hanno ancora una volta dimostrato di avere qualità importanti. La strada è quella giusta, ora è caccia aperta al primo successo.

Voto 5... Al Monza, che conquista un punto ma sbanda ancora troppo

Punto totalmente diverso quello conquistato dal Monza, il primo dei brianzoli in Serie A. Diciamo che a Lecce, grazie a qualche decisione arbitrale discutibile e alle parate di Di Gregorio, la squadra di Stroppa ha salvato la pelle. Ma le prestazioni della squadra di Galliani e Berlusconi sono ben inferiori alle aspettative. Stroppa continua a non trovare la quadratura ideale e il Monza per adesso rimane un’accozzaglia di buoni giocatori mal amalgamati tra loro. Urge una svolta, altrimenti “la svolta” arriverà proprio in panchina.
picture

Allegri: "Dopo Parigi siamo simpatici e bellini: non va bene"

Voto 4... Ai primi 60 minuti della Juventus

Più in basso parleremo nello specifico dell’episodio finale dello Stadium, ma quello che non va dimenticato in nessun caso è la prova offerta dalla formazione bianconera. Nel concreto la squadra di Allegri aveva vinto una partita difficile, scorbutica, solo sfruttando carattere e forza d’animo. Perché per un’ora l’ottima Salernitana di Nicola ha giocato molto bene a Torino, mettendo in sera apprensione la Juve e colpendola due volte. I tanti infortuni, la condizione fisica, l’assenza di alcuni fuoriclasse bastano a spiegare un’offerta calcistica così (per adesso) scadente? Lo capiremo nelle prossime settimane.

Voto 3... All’inizio della Fiorentina (e di Jovic), molto lontana dagli standard della scorsa stagione

Seconda sconfitta stagionale, stavolta a Bologna. Anche in questo caso un episodio molto dubbio lo analizzeremo dopo, ma resta un chiaro segnale: la Fiorentina non è la squadra vibrante, coraggiosa e pericolosa ammirata nella scorsa Serie A. Gli impegni europei hanno sicuramente influito, ma la Viola concede troppo e produce poco, faticando a trovare quel ritmo che nello scorso torneo ha fatto la differenza. Luka Jovic per adesso è un enigma misterioso, che Italiano deve sforzarsi di risolvere. Prima della sosta ci sono Istanbul Basaksehir e Verona: due impegni cruciali.

Voto 2... Alle espulsioni, al nervosismo, alle dichiarazioni velenose: siamo solo alla sesta giornata

Sei espulsioni a giocatori, più altre due ad allenatori. Gare già “calde”, tirate, con un livello di agonismo in alcuni casi esagerato. Siamo solo alla sesta giornata, ma nessuno vuole perdere punti. Gli arbitri sono nel mirino. Le dichiarazioni incandescenti di Giampaolo dopo Sampdoria-Milan certificano la situazione: nervosismo già incontrollato. In realtà con così tanti impegni ravvicinati le energie mentali diventano ancora più fondamentali. Bisogna imparare a gestirsi.
picture

Arek Milik deluso, Juventus-Salernitana, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 1... All’ennesima giornata nerissima della VAR (da Lecce a Bologna)

Non si può far finta di niente. I due rigori negati al Lecce per due falli di mano in area macroscopici, il colpo di Kasius a Martinez Quarta in occasione del gol del 2-1 del Bologna, alcune scelte inconcepibili in Sampdoria-Milan e poi il disastro dell’Allianz Stadium. Ci sono ancora molti problemi con la tecnologia, con l’applicazione della stessa, con l’uniformità nelle decisioni e al contrario discrezionalità non spiegabili. Non abbiamo iniziato bene questo campionato come non avevamo terminato bene quello 2021/22. Servirebbe una presa di posizione più netta e qualche spiegazione più chiara, soprattutto degli organi arbitrali.

Voto 0... All’episodio dello Stadium e alla successiva spiegazion dell’AIA

È un episodio molto grave e staniamo subito i campanilismi: non si tratta di una difesa alla Juventus. Partiamo da un concetto che deve essere chiaro a tutti: non è ammissibile togliere un gol regolare perdendosi dall’inquadratura televisiva un uomo. Un giocatore che di fato teneva in gioco tutti. Non in epoca VAR, non con 16/18 telecamere a disposizione, non con almeno due persone addette a visionare le immagini al replay. Già esistevano delle perplessità sul possibile fuorigioco di Bonucci – che non interferiva – ma la posizione di Candreva sotterra qualsiasi tipo di dubbio. La spiegazione dell’AIA (“Non avevamo a disposizione le immagini con Candreva”) non è accettabile e pone interrogativi seri sulla regolarità del sistema. Un errore madornale, destinato ad essere ricordato, per il quale non sono arrivate ammissioni di colpevolezza. Una delle peggiori pagine dall’introduzione della tecnologia.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità