Serie A, Napoli-Milan 0-1, 5 verità: Giroud è l'uomo dei gol pesanti, che mazzata sulle ambizioni degli azzurri
Aggiornato 07/03/2022 alle 09:59 GMT+1
SERIE A - Dopo il derby, il francese risolve anche lo scontro diretto del Maradona: con lui la maledizione della 9 non esiste più. I rossoneri lanciano un segnale netto alle concorrenti, mentre per gli azzurri il ko è una mazzata pesantissima.
Napoli-Milan, match valido per la ventottesima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete decisiva messa a segno all'inizio della ripresa da Olivier Giroud. Gara arbitrata da Daniele Orsato di Schio.
Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la sfida del Diego Armando Maradona.
1) Dal derby a Napoli: Giroud è l'uomo dei gol pesanti
Da quel derby di campionato è passato un mese esatto. Al Maradona, Olivier Giroud si è ripetuto: altro gol di platino, altro big match deciso da solo. Ancora una volta con un guizzo alla Pippo Inzaghi, quasi per esorcizzare una volta per tutte la maledizione di quella maglia numero 9 così pesante negli ultimi anni per tutti coloro che l'hanno indossata. È l'uomo dei gol pesanti, Giroud. E, soprattutto, è un centravanti su cui si può fare affidamento. Il Milan lo ha imparato in queste settimane trascorse senza Zlatan Ibrahimovic, il proprio totem. E ora, ufficialmente ritrovato anche lo svedese, sorride all'idea di poter gestire entrambi fino alla fine della stagione.
giocatore | vs prime 8 | vs ultime 12 |
Lautaro Martinez | 2 | 12 |
Edin Dzeko | 5 | 7 |
Victor Osimhen | 0 | 7 |
Lorenzo Insigne | 2 | 5 |
Zlatan Ibrahimovic | 4 | 4 |
Dusan Vlahovic | 4 | 16 |
Paulo Dybala | 2 | 5 |
2) Personalità e convinzione: che segnale del Milan
Ha vinto il Milan. E ha vinto con merito. Non perché abbia creato un'infinità di palle gol, non perché abbia chiamato Ospina a un super lavoro. Ha vinto con merito perché si è recato su un campo avverso e infuocato e non si è fatto minimamente intimorire, ribattendo colpo su colpo ai tentativi dei padroni di casa e mantenendo una tenuta difensiva quasi impeccabile per tutto l'arco della gara. Solida, concentrata, organizzata, pienamente convinta dei propri mezzi, la squadra di Pioli lancia un segnale tremendo alle concorrenti e all'intero campionato: lotterà fino in fondo per quello Scudetto che non conquista dal lontano 2011. Anche se la favorita, come sostiene e come continua a sostenere il tecnico, è l'Inter.
3) Il Napoli si blocca sul più bello: una mazzata sulle ambizioni Scudetto
L'altro lato della luna ha il volto triste del Napoli. Perdere così fa male, altroché. In casa, davanti al proprio pubblico, in uno scontro diretto per il primo posto. Potenzialmente in vetta da sola in caso di vittoria, la squadra di Luciano Spalletti si ritrova ora terza dietro alle due milanesi e con l'ombra lunghissima della Juventus, che grazie all'1-0 sullo Spezia si è portata appena a 4 lunghezze di distacco. Gli azzurri si sono bloccati sul più bello, proprio come avevano fatto contro il Barcellona in Europa League: farraginosi, con poche idee, autori di errori in serie. Ancora una volta il solo Osimhen, generosissimo, non è bastato. E ora c'è da capire che ripercussioni potrà avere il ko di ieri sera sulle prossime partite.
4) Leão è l'anima offensiva del Milan
Una gazzella. Leggiadra, elegante, bella da vedere. Rafael Leão non ha segnato e non ha nemmeno fornito l'assist decisivo per Giroud, ma si è reso protagonista di una prestazione a tratti spumeggiante. La vera anima offensiva del Milan, la valvola di sfogo di tante manovre rossonere. Difficilissimo, se non impossibile, bloccarne le iniziative palla al piede. Ormai centralissimo nei piani di Pioli, il portoghese ha definitivamente raggiunto quel livello di continuità che nei suoi primi tempi italiani – vuoi per l'età, vuoi per l'ambientamento nel nostro campionato – gli era mancato. E ora non vuole più fermarsi.
5) Se Insigne si eclissa...
La partita di Lorenzo Insigne è durata appena 68 minuti, prima della sostituzione con Elmas. Una bocciatura netta per il capitano del Napoli, che mai è riuscito a incidere. Si è eclissato sin dai primi istanti e non è mai entrato in partita. Con il Napoli che, come prevedibile, ne ha risentito in maniera pesante. Niente bis dopo il gioiello vincente contro la Lazio. E niente zampata in un big match, uno dei suoi ultimi con la maglia del Napoli prima del trasferimento a Toronto.
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