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Arrivabene presenta i gioielli della Juventus: "Miretti, Fagioli e Soulè frutto di un progetto che parte da lontano"

Iacopo Erba

Aggiornato 08/09/2022 alle 17:54 GMT+2

SERIE A - L'ad bianconero ha messo in vetrina i giovani più in vista del mondo bianconero, da tempo parte integrante della prima squadra. Poi un pensiero anche sull'Under 23.

Maurizio Arrivabene, Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Per una volta, in casa Juventua, non c'è spazio per polemiche o preoccupazioni varie sulla prima tentennante parte di stagione. oggi i bianconeri hanno messo in vetrina Miretti, Fagioli e Soulè, i tre giovani più in vista del vivaio bianconero e già in grado di essere (soprattutto il primo) incisivi con la prima squadra. Ha parlato così in occasione della loro presentazione alla stampa l'ad juventino Maurizio Arrivabene:

Su Miretti, Fagioli e Soulè

"Oggi presentiamo il frutto di tanto lavoro che è stato fatto nel settore giovanile della Juventus e che finalmente approda in prima squadra. E' un'occasione importante e un progetto che parte da lontano, 4 anni fa per la precisione per volontà di Cherubini. Il progetto voluto da lui è stato poi sviluppato e portato avanti da quello che si considera il padre putativo di Fagioli, Gigi Milani, poi Massimiliano Scaglia e Giovanni Manna. Li ringrazio per il grande lavoro fatto, se questi tre ragazzi sono in prima squadra è grazie al loro lavoro e al loro credere in questo progetto. Benvenuti a questi tre ragazzi".
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Fabio Miretti, Juventus, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sul progetto giovani e sull'Under 23

"Vorrei soffermarmi sulla definizione che noi diamo all'Under 23, oggi Next Gen. Non esprime solo attraverso il nome quella che è un'iniziativa dal punto di vista sportivo. E' un termine più allargato. Giornalmente si leggono fatti relativi a certi comportamenti che non fanno piacere... Per noi Next Gen non significa solo calcio, ma anche un esempio che questi ragazzi devono dare ai ragazzi della loro età. Significa anche sostenere gli esami di maturità, proseguire il percorso scolastico. Sono esempi. Per la Juventus è importante fare investimenti sostenibili, ma anche eticamente utili. Non vogliamo che siano solo esempi sportivi, ma anche esempi di vita per i ragazzi della loro età. Ecco in Next Gen, una strada con esempi da seguire. Le situazioni di campo dopo la chiusura del mercato, poi, ho sentito molti commenti: c'è una strategia precisa dietro le scelte, una strategia che è anche legata a questi ragazzi. Un giovane che entra ha bisogno di un mentore, ha bisogno di un esempio. L'idea è che diventino campioni come campioni sono quelli con cui si allenano. Ringrazio anche Gianluca Pessotto, è una persona silenziosa, determinata e umile che sta dando un contributo fondamentale a questo progetto".
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