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Serie A - Inter-Milan ai raggi X: chi parte favorito tra Inzaghi e Pioli? Tutti i duelli del derby

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Pubblicato 04/02/2023 alle 20:23 GMT+1

SERIE A - Mettiamo a confronto i 22 protagonisti del derby della Madonnina, in programma a San Siro domenica 5 febbraio alle ore 20.45. Da Lautaro Martinez a Leao, da Skriniar a Tonali, da Giroud a Barella, quale tra i protagonisti più attesi lascerà il segno sulla stracittadina? Cerchiamo di capirlo mettendo a confronto i giocatori delle due squadre.

Inter-Milan: statistiche e curiosità sul big match della 21ª giornata

Domenica 5 febbraio a San Siro, con calcio d'inizio alle ore 20.45, va in scena Inter-Milan ovvero il terzo derby della stagione. L'incontro è valido per la 21esima giornata di Serie A 2022-23: arbitra Davide Massa della sezione di Imperia. Le due squadre si presentano alla sfida in condizioni opposte: i nerazzurri sono in salute, hanno vinto 5 delle ultime 6 partite ufficiali l'ultima delle quali (1-0 contro l'Atalanta) è valsa la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia. Il Milan, invece, è in crisi nera: ha perso le ultime 3 partite tra Supercoppa e campionato, nel 2023 ha vinto solo sul campo della Salernitana lo scorso 4 gennaio e nelle ultime 4 uscite ha incassato la bellezza di 14 gol. Nella sfida d'andata, giocata il 3 settembre, furono i rossoneri a imporsi col punteggio di 3-2. Analizziamo il derby della Madonnina confrontando uno a uno tutti i protagonisti.

Onana-Tatarusanu 1

Nelle ultime 4 partite tra campionato e Supercoppa, Tatarusanu ha incassato 14 gol, una cifra abnorme e quasi illogica per una squadra che ha cucito lo scudetto sulla maglia. Basta questo dato a far pendere la bilancia dalla parte di Onana che, pur senza compiere parate sensazionali, in questo momento offre senza dubbio maggiore affidabilità.
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André Onana durante Inter-Atalanta - Coppa Italia 2022-23

Credit Foto Getty Images

Skriniar-Calabria X

Il capitano del Milan attraversa un periodo di forma scadente e sulla carta il duello lo vince nettamente il difensore dell'Inter. Tuttavia c'è una variabile che potrebbe cambiare gli equilibri: rimane da capire, infatti, in che modo Skriniar saprà reagire al vortice in cui si è ritrovato negli ultimi giorni di mercato. Riuscirà a giocare con la determinazione di sempre pur sapendo che a fine stagione lascerà i nerazzurri?
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Inzaghi: "Skriniar? Forse sarà titolare, ma non più capitano"

Acerbi-Kjaer 1

L'ex difensore della Lazio è la vera e propria rivelazione dell'Inter di quest'anno: partito come riserva e accolto da un certo scetticismo, ha guadagnato i gradi da titolare a suon di prestazioni impeccabili. Dall'altra parte c'è un Kjaer in palese difficoltà, decisamente lontano dalla condizione migliore.

Bastoni-Kalulu 1

Da protagonista inatteso e punto fermo della squadra di Pioli ad anello debole della difesa: davvero imprevedibile la parabola di Kalulu, che in queste prime apparizioni del 2023 è la copia sbiadita del formidabile difensore ammirato la passata stagione. Pochi dubbi anche in questo caso, quindi: il duello lo vince Bastoni, che forse non sta disputando la sua migliore annata ma che si fa preferire per continuità di rendimento.

Darmian-Theo Hernandez X

In termini assoluti Theo Hernandez ha decisamente qualcosa in più di Darmian, in termini di esplosività e capacità di spostare gli equilibri di una partita. Ma c'è un però. Il Darmian di quest'anno è un giocatore indispensabile per Inzaghi, sia che giochi titolare sia che entri a gara in corso: sta vivendo un momento magico coronato dal (meritatissimo) rinnovo di contratto fino al 2024. Il francese del Milan, invece, sembra essere letteralmente andato in tilt. Il duello finisce in parità (e siamo generosi con Hernandez).

Barella-Pobega 1

Dopo un avvio di stagione balbettante che aveva fatto scattare i primi, ingiustificati mugugni, Barella è tornato a esprimersi al top confermandosi uno dei leader tecnici di questa Inter. Il confronto con Pobega, finora utilizzato con il contagocce da Pioli, non può che vincerlo lui. Per essere chiari: non si tratta di una bocciatura per il milanista che, quando è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente, ma è innegabile che Barella sia un giocatore di livello superiore.

Calhanoglu-Krunic 1

Hakan Calhanoglu, che per il suo passato milanista sente il derby in maniera particolare, ha preso letteralmente in mano il centrocampo dell'Inter imponendosi come nuovo Brozovic: tocca una quantità industriale di palloni, detta i tempi della manovra ed è ormai fondamentale nei meccanismi di Inzaghi. Di fronte c'è un Krunic che, a differenza di quanto era accaduto lo scorso anno, non sta trovando la giusta dimensione complice anche qualche infortunio di troppo.
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Inter-Milan: statistiche e curiosità sul big match della 21ª giornata

Mkhitaryan-Tonali 2

Qui il ragionamento va fatto in termini assoluti. Vero è che l'armeno sta stupendo un po' tutti per la sua tenuta fisica e per essersi integrato alla perfezione nel modulo inzaghiano. Ma è altrettanto vero che il tuttocampista Tonali, nonostante non stia attraversando il suo momento migliore, abbia qualcosa in più nel motore: nel derby d'andata fu uno dei migliori in campo.
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Sandro Tonali e Milan Skriniar durante Milan-Inter - Supercoppa 2022-23

Credit Foto Getty Images

Dimarco-Saelemaekers 1

Dimarco ha già messo la sua firma in un derby, segnando il gol dell'1-0 in Supercoppa a Riad, e può ormai essere considerato il padrone indiscusso della fascia sinistra dell'Inter. Il 3-5-2 inzaghiano è un vestito che gli sta a pennello. Saelemaekers, invece, sembra essersi smarrito: il belga continua a garantire un certo equilibrio, ma commette tanti, troppi errori di natura tecnica. Duello che parla indubbiamente interista.

Lautaro Martinez-Giroud 1

Il Toro è tornato dai Mondiali in Qatar con l'argento vivo addosso: tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa ha segnato 6 gol e nel frattempo ha anche conquistato la fascia da capitano. Dall'altra parte c'è un Giroud che ha sì ritrovato la via del gol contro il Sassuolo, ma che al tempo stesso sta dimostrando di avere le pile scariche: avrebbe bisogno di rifiatare, ma Pioli non può fare a meno di lui soprattutto in un momento così difficile come questo.

Lukaku-Leao 2

Ultimamente Leao ha fatto più parlare di sé per il tormentone legato al rinnovo di contratto che per le prodezze in campo, ma senza dubbio qui il duello lo vince lui. Nonostante non sia certo il migliore Leao, il portoghese rimane l'unico giocatore del Milan in grado di cambiare l'inerzia di un match con le sue accelerazioni e le sue intuizioni. Il confronto con Lukaku, al momento, è impari anche se il belga - nel match di Coppa Italia contro l'Atalanta - ha dato qualche segnale incoraggiante.
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Inzaghi: "Lukaku dispiaciuto, non ha potuto aiutarci come voleva"

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