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Koulibaly a De Laurentiis: "Serve rispetto per i giocatori africani, a Napoli in tanti non la pensano come lui"

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Aggiornato 03/08/2022 alle 19:43 GMT+2

SERIE A - Il neo difensore del Chelsea, presentato ufficialmente dai Blues, replica alle parole del presidente del Napoli che ha dichiarato di non voler più comprare calciatori africani per non correre il rischio di perderli a causa della Coppa d'Africa: "Rispetto il suo pensiero, ma so per certo che a Napoli ci sono tante persone che non la pensano come lui".

Koulibaly: "Il numero 26? Ho chiesto il permesso a Terry e..."

"Dipende da lui se vuole o no comprare altri giocatori africani. Per me la cosa principale è il rispetto e se quella è la sua opinione, io la rispetto". Durante la conferenza stampa di presentazione al Chelsea, Kalidou Koulibaly risponde così ad Aurelio De Laurentiis, che ha manifestato la sua volontà di non acquistare più calciatori africani per il suo Napoli per non dover correre il rischio di perderli durante la Coppa d'Africa. "Quando giocavo a Napoli rappresentavo anche il Senegal - dice Koulibaly -. Sono sicuro che sia stata dura per la squadra quando siamo andati in Coppa d'Africa, ma serve rispetto anche per le Nazionali africane e come capitano del Senegal penso non sia giusto parlare così di una Nazionale africana. Rispetto quello che pensa: se crede che la sua squadra possa andare avanti senza calciatori africani è un suo diritto. Ma so per certo che a Napoli ci sono tante persone che non la pensano come lui. Prendo queste parole come una sua opinione, non come quello che pensano la città o la stessa società".

Il Chelsea e la scelta della maglia 26

"Quando mi hanno detto che numeri c'erano liberi non l'hanno menzionato. Ho chiesto del 26, mi hanno detto che nessuno l'aveva più portato dopo Terry. Allora ho chiesto a Zola se poteva mettermi in contatto con lui, perché so quello che ha fatto per questo club e volevo chiedergli il permesso. Quando l'ho chiamato pensava fosse uno scherzo telefonico: ho dovuto farlo parlare col team manager perché si convincesse che ero davvero io. Sono felice che mi abbia dato la sua benedizione”.

La differenza tra Serie A e Premier League

"Qui si gioca in modo diverso rispetto alla Serie A, in modo molto più veloce. Dovrò imparare a pensare e a muovermi più in fretta. Avrò bisogno di tempo, ma sono convinto che riuscirò a dimostrare di valere la Premier".
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