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Milan-Empoli, Pioli: "Brahim Diaz convocabile. San Siro? Storia del calcio ma non possiamo rimanere nel passato"

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Pubblicato 06/04/2023 alle 14:22 GMT+2

SERIE A - Le parole dell'allenatore rossonero alla vigilia dell'anticipo di campionato contro l'Empoli: "Siamo tutti preoccupati dalle condizioni di Silvio Berlusconi, anche se non abbiamo notizie precise. Ci stringiamo intorno a lui e speriamo che possa riprendersi e possa tornare allo stadio a vedere il Milan"

Stefano Pioli in allenamento a Milanello - Stagione 2022-23

Credit Foto Getty Images

Dopo l'esaltante 4-0 rifilato al Napoli capolista al San Paolo il Milan di Stefano Pioli ospita l'Empoli: l'anticipo in programma venerdì alle 21 sarà l'ultimo match prima dell'andata dei quarti proprio contro la squadra di Spalletti. Ecco le parole dell'allenatore rossonero nella consueta conferenza stampa della vigilia. Pioli parte da un messaggio rivolto a Silvio Berlusconi, in queste ore ricoverato in terapia intensiva al San Raffaele di Milano per leucemia:
"Siamo tutti preoccupati anche se non abbiamo notizie precise. Ci stringiamo intorno a lui e speriamo che possa riprendersi e possa tornare allo stadio a vedere il Milan".

Sulla formazione anti-Empoli

"La formazione sarà la migliore possibile secondo le mie idee. Poi si giocano tante partite, quindi sicuramente qualche cambiamento ci sarà. Brahim Diaz ha fatto due allenamenti a parte, ma è a disposizione. Sul centro-destra ha fatto molto bene, può essere un'arma in più. È un giocatore molto importante per noi. Dobbiamo affrontare le 10 gare che rimangano come se fosse da dentro o fuori: dobbiamo dare il massimo".

Sulla posizione sulla fascia sinistra di Leao

"Io non accontento un solo giocatore. Rafa a me aveva detto esattamente una cosa contraria, ma è importante che sia felice e che giochi col sorriso; non deve essere preoccupato e ansioso. Ha passato un periodo difficile come la squadra".

Su Origi e Rebic

"Sono giocatori di ottimo livello ma non hanno avuto continuità anche per colpa mia. Punto tanto su di loro".

Sul problema razzismo nel calcio

"Posso dire che è un grande dispiacere. Ho tanti amici che vanno allo stadio con rispetto, ma mi dispiace moltissimo perché il calcio e lo sport vanno vissuti con spirito diverso. Se certe situazioni continuano dovremo prendere dei provvedimenti".

Sulla questione stadio

"San Siro ha fatto la storia del calcio italiano e del Milan. Ma non possiamo rimanere ancorati al passato se vogliamo migliorare il nostro futuro. All'estero sono migliorate le situazioni perché hanno affrontato queste dinamiche con tempismo e modernità".
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