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Pagellone 25ª Serie A: colpi grossi per Lazio e Roma, Inter da 7, male Milan e Atalanta, Kean ingiustificabile

Enrico Turcato

Aggiornato 06/03/2023 alle 12:39 GMT+1

SERIE A - Sarri batte il Napoli, Mourinho la Juventus. Sono due successi pesanti. Bene la Fiorentina, che travolge un Milan irriconoscibile. Ancora bloccata l'Atalanta, mentre Spezia e Verona non si fanno male. Ingiustificabile Moise Kean, mentre questo "spezzatino" di partite continua a non convincere.

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Ogni post giornata, analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare un Pagellone delle partite appena andate in archivio. La 25esima giornata di Serie A ha visto l'inaspettato crollo del Napoli con la Lazio. La Roma piega la Juventus e Moise Kean viene espulso dopo 41 secondi dal suo ingresso in campo. Benissimo la Fiorentina, deludono Milan e Atalanta. Quale squadra si è confermata con un trend positivo? E chi invece ha mostrato qualche difficoltà e ha deluso le aspettative? Oppure chi l'ha combinata grossa, mettendo in difficoltà la propria squadra.

Voto 10...alla Lazio di Sarri, colpaccio al Maradona

Il classico brutto scherzo dell'ex. La Lazio di Maurizio Sarri vince in casa del Napoli, che non perdeva al Maradona da aprile 2022 in Serie A. La rete dalla distanza di Vecino regala ai biancocelesti un successo tanto fondamentale quanto inatteso. Il Napoli di Spalletti ha vissuto la classica serata negativa ed è stata bravissima la truppa laziale ad approfittarne. Un passaggio a vuoto per la capolista, una vittoria (con clean sheets aggregato) che dà grande impeto ad una squadra in piena corsa la qualificazione alla prossima Champions League.

Voto 9...alla vittoria della Roma, pesantissima in ottica Champions

A proposito di corsa ai primi quattro posti, ecco l'altro 1-0 con cui i giallorossi piegano la Juventus. All'Olimpico arrivano tre punti cruciali, che riportano la Roma al pari del Milan e al tempo stesso allontanano i bianconeri da possibili sogni di rimonta. Mourinho gongola, la Sud fa festa, Mancini decide con un siluro da fuori una partita oggettivamente poco spettacolare. Per la squadra della Capitale era di vitale importanza reagire al ko di Cremona e rispondere alle vittorie di Inter e Lazio. Detto, fatto. Sono partite che possono cambiare il volto di una stagione.

Voto 8...alla Fiorentina, che sta ritrovando il suo gioco

Seconda vittoria di fila in campionato, dopo le due in Europa League con il Braga. La Fiorentina di Italiano batte al Franchi il Milan e lo fa grazie ad una prestazione molto convincente. I viola non sono più quelli discontinui e impalpabili della prima parte di stagione, ma hanno cambiato ritmo, ritrovato le giuste alchimie e dimostrato di poter competere anche con le big. Italiano si gode anche la rinascita dei due attaccanti Cabral e Jovic, che evidentemente si stimolano a vicenda e iniziano a far vedere di che pasta sono fatti. La direzione è quella corretta.

Voto 7...a una buona Inter, che torna al secondo posto solitario

2-0 al Lecce, in scioltezza, senza faticare, controllando il ritmo del gioco e rischiando pochissimo in fase difensiva. Una buona Inter, trascinata dallereti di Mkhitaryan e Lautaro, ha confermato di poter ambire al secondo posto. Certo, viene da chiedersi perché al Meazza vediamo una versione dei nerazzurri totalmente differente da quella che la squadra di Inzaghi esibisce in trasferta. Con i mezzi e i giocatori che ha disposizione, bastava un po' di continuità alla formazione milanese per insidiare il primato del Napoli. Che invece non è(e non è mai stato) in discussione.

Voto 6...a Spezia e Verona, che non si fanno male

Alcuni lo definiscono "lo 0-0 della paura". E in effetti nel pareggio del Picco, si è vista anche quella. Un punto a testa: lo Spezia non voleva perdere, il Verona non poteva perdere. Ne è uscita una gara equilibrata, in cui Dragowski e Perilli (che sostituiva l'influenzato Montipó) hanno fatto il loro dovere senza compiere veri e propri miracoli. Ha pareggiato anche la Salernitana, che rimane l'unica vera altra squadra potenzialmente raggiungibile da liguri e veneti. Anche sembra proprio che il verdetto (per adesso rimandato) implicherà una di queste due.
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Daniele Verde contrastato da De Paoli, Spezia-Verona, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Voto 5...a Khvicha Kvaratskhelia, per una volta "umano"

Questo 5 lo diamo perché passerà ai posteri. A parte gli scherzi, per una volta anche il georgiano del Napoli dimostra di essere umano e offre una prestazione insufficiente contro la Lazio. In generale tutta la squadra di Spalletti è sembrata meno in serata del solito. Casualità? Passaggio a vuoto? Normale calo di tensione? Un po' tutte e tre.
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Voto 4... al momento dell'Atalanta, che si è totalmente inceppata

Qui invece il discorso è più serio. Perché siamo a tre partite senza vincere e solo una vittoria nelle ultime sette in tutte le competizioni. Lo scialbo 0-0 del Gewiss Stadium contro l'Udinese deve far riflettere Gasperini, che adesso ha oggettivamenteperso contatto con il treno Champions. Ok, ci sono state due ottime parate di Silvestri, ma l'Atalanta degli ultimi due mesi è la copia sbiadita di quella che siamo abituati a vedere da anni nei gironi di ritorno. Male Hojlund, inceppato Lookman, ancora bloccati Muriel e Pasalic. La Dea non gira e nel prossimo turno se la vede con la capolista Napoli.

Voto 3..alla prestazione del Milan, travolto al Franchi

Davvero una brutta partita quella giocata dai rossoneri a Firenze. Deludente sotto tanti aspetti: mentale, di gioco, difensivo. Dopo quattro vittorie di fila, cade anche il Diavolo e lo fa in modo rovinoso e poco prima della sfida decisiva degli ottavi a Londra contro il Tottenham. Sicuramente un minimo di distazione c'è stata, ma non è un alibi che può giustificare la resa del Milan con la Fiorentina. Un 2-1 limitato nel punteggio dalle parate di Maignan, unica vera nota lieta di serata. Pioli sa che non può permettersi altri cali se vuole chiudere nelle prime quattro.
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Olivier Giroud deluso durante Fiorentina-Milan - Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Voto 2... a Moise Kean, reazione ingiustificabile

Nelle pagelle gli abbiamo dato "3", qui abbassiamo ancora per sottolineare l'imprudenza. Tutta la Juventus non ha convinto nel ko subito a Roma, ma i suoi 41 secondi in campo prima del calcione rifilato a Mancini resteranno tra gli highlights negativi del campionato. Entrare all'89' sul punteggio di 1-0 per gli altri non è semplice, ma certi comportamenti e certe reazioni andrebbero evitate. Anche se si viene provocati. Allegri gli tirerà le orecchie, la società lo multerà, ma dovrà essere lo stesso Kean a capire di aver sbagliato. Per non ripetere più episodi del genere.
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Moise Kean espulso dall'arbitro Fabio Maresca durante Roma-Juventus - Serie A 2022-23

Credit Foto Imago

Voto 1...alla Sampdoria, che non riesce davvero più a vincere

Niente da fare. 0-0 casalingo con la Salernitana. Il bicchiero mezzo pieno deriva dalla buona prova difensiva, per il resto la squadra di Stankovic sembra ormai condannata ad abdicarevelocemente. Troppe occasioni per rimettersi in corsa sono state fallite dai blucerchiati. Quella contro i campani rappresenta l'ennesima chance persa. E se la classifica recita due vittorie in 25 partite un motivo ci sarà.La Serie B sembra davvero quasi inevitabile.

Voto 0... al calendario spezzatino, non una gran pubblicità per la Serie A

Da venerdi sera a lunedì sera. E non è una novità. Tutti orari diversi. E nemmeno questa è una novità. Una domenica che come prime due partite ha offerto Spezia-Verona 0-0 e Sampdoria-Salernitana 0-0. Uno spettacolo tutt'altro che allettante e un modo di calendarizzare i campionati che magari fa anche felici le tv, ma al tempo stesso allontana gli appassionati. Troppi orari diversi, o meglio troppe partite scelte ad orari non congrui alle aspettative. Nella riforma del calcio italiano bisognerebbe tenere conto anche di questo. Una domenica di campionato non può aprirsi con partite di così basso livello se vogliamo tornare ad essere apprezzati all'estero.
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