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Serie A, Monza - Pablo Marì: "Ho avuto suerte, ho visto una persona morire davanti a me"

Luca Stamerra

Aggiornato 28/10/2022 alle 11:23 GMT+2

SERIE A - Quasi non ci crede Pablo Marì. Il difensore spagnolo era a fare la spesa con la moglie e il bambino in un Centro Commerciale ad Assago, nel milanese, quando ha subito una coltellata alle spalle. Lui, per fortuna, non è in pericolo di vita, ma ha visto morire davanti a sé il cassiere del supermercato.

Galliani: "Pablo Marì accoltellato mentre era a fare la spesa col figlio"

Pablo Marì è ricoverato con ferite all'ospedale di Niguarda dopo essere stato accoltellato presso un Centro Commerciale ad Assago, nel milanese, dove era a fare la spesa con la moglie e il figlio. Un episodio sconvolgente, considerando che il giocatore del Monza - che ha trascorso la nottata nell'ospedale milanese e in mattinata sarà operato ai muscoli della schiena - non è stato l'unico ad essere accoltellato presso il Carrefour, con un 46enne, con problemi psichici, che ha ferito ben 7 persone, uccidendo tra l'altro il cassiere del negozio. Pablo Marì, per fortuna, non è in pericolo di vita anche se ha visto la morte negli occhi in questo tragico giovedì pomeriggio...

Le parole di Pablo Marì

"Oggi ho avuto suerte, perché ho visto una persona morire davanti a me. Ero con il carrello con dentro il mio bambino e ho sentito un dolore atroce alla schiena. Poi quell'uomo ha accoltellato un altro alla gola". [Pablo Marì alla Gazzetta dello Sport]
Pablò Marì, che non è mai stato in pericolo di vita ed è rimasto cosciente durante il tragitto verso il pronto soccorso, stava facendo la spesa nel supermercato insieme alla moglie e al figlio quando è stato ferito alla schiena da un 46enne italiano con disturbi psichici, ora accusato di omicidio e tentato omicidio plurimo, ha ricevuto nella serata di giovedì anche la visita dell'ad del Monza Adriano Galliani e del tecnico Raffaele Palladino. "Pablo è un ragazzo strepitoso. Ha avuto la forza di scherzare, dicendomi che lunedì sarà in campo - ha dichiarato ai cronisti presenti Galliani, uscendo dall'ospedale - Io gli ho portato i saluti del Presidente Berlusconi e di tutti i compagni. È una notizia sconvolgente quello che è successo oggi appare paradossale per una città come Milano. Non è possibile che qualcuno si alzi la mattina per andare a lavoro e poi perda la vita per colpa di un delinquente".

Aggressore fermato da Massimo Tarantino (ex Inter): "Non sono un eroe"

A fermare e disarmare l’aggressore è stato l’ex calciatore di Inter e Bologna, Massimo Tarantino. "Urlava, urlava e basta – il racconto di Tarantino, ora dirigente sportivo, che dopo aver bloccato l’accoltelatore lo ha consegnato ai miliari della stazione di Corsico (Milano) - Non ho fatto niente, non sono un eroe”.
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Galliani e Palladino all'ospedale Niguarda per far visita a Pablo Marì

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