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Serie A, Verona-Juventus, Perché il mani in area di Danilo non è calcio di rigore: cosa dice il regolamento

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DaEurosport

Pubblicato 10/11/2022 alle 21:51 GMT+1

SERIE A - Il regolamento è molto chiaro in merito ai falli di mano in area: il mani in area di Danilo è frutto di un movimento non innaturale e non atto a ostacolare il pallone poiché inatteso. Per questo l'arbitro Di Bello non ha fischiato calcio di rigore. Un episodio che ci ricorda molto quello di Smalling in Juventus-Roma.

Perché il mani in area di Danilo non è calcio di rigore

Credit Foto Eurosport

La Juventus ha infilato la quinta vittoria consecutiva, battendo 1-0 l'Hellas Verona in trasferta, in occasione del match valido per la 14a giornata di Serie A. Un match vinto di "corto muso" dalla squadra di Max Allegri, che per due volte ha rischiato di vedersi fischiato contro un calcio di rigore. Prima per il mani in area di Danilo e poi per il piede alto di Bonucci su Verdi: in entrambi i casi niente da calcio di rigore, con l'arbitro Di Bello aiutato nella sua decisione dal VAR. E anche dal regolamento.

Il caso Danilo, come Smalling

Se in occasione del fallo fischiato a Bonucci è servito andare a rivedere le immagini per togliere il calcio di rigore assegnato, nel caso di Danilo è bastato applicare il regolamento, che in merito ai falli di mano in area è diventato molto ferreo. Il tocco di mano di Danilo non è rigore, e ora vi spiegamo il perché: proprio come in occasione del caso che ha visto protagonista Chris Smalling (Roma) sul tiro di Fabio Miretti (Juventus), la palla che tocca il braccio del difensore è lontana dal corpo, ma è "frutto di un movimento non innaturale e non atto a ostacolare il pallone poiché inatteso", dopo che il tiro di Veloso rimbalza sullo stinco di Dawidowicz prima di trovare il braccio di Danilo.

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La regola 12

“1. È un’infrazione se un calciatore: • tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone • ottiene il possesso / controllo del pallone dopo che questo ha toccato le sue mani / braccia e poi: – segna nella porta avversaria – crea un’opportunità di segnare una rete • segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere.
2. È di solito un’infrazione se un calciatore: • tocca il pallone con le mani / braccia quando: – queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo – queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia).
3. Le suddette infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore provenendo direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino.
4. Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore: • se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso • se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino • se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo • quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo”.
Le eccezioni alle infrazioni
“se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso”;
“se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino"
“se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo”;
quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo"

Cosa ha detto Marelli?

Negli studi di DAZN, Luca Marelli ha analizzato così i due rigori negati all'Hellas Verona nella gara con la Juventus: "Nel 2019 la regola sul fallo di mano è stata riscritta. Sul primo rigore chiesto dal Verona. Dawidowicz devia il tiro di Veloso sul corpo di Danilo, che sta facendo un movimento naturale. Tra il tiro del polacco e il tocco di Danilo passano 12 secondi e si tratta di pallone inatteso. A livello arbitrale, è un episodio semplice anche se magari è difficile da capire. Diverso sarebbe stato se Danilo avesse toccato il pallone direttamente su tiro di Veloso. Sul secondo rigore, chi arriva prima ha ragione e, in questo caso, Bonucci. Lui tocca il pallone e poi Verdi commette fallo sul difensore bianconero, quindi giusto togliere il rigore e concedere punizione alla Juve. Corretta anche l'espulsione di Alex Sandro, per chiara occasione da rete avendo fermato Lasagna solo davanti a Perin".
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