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Acerbi assolto dall'accusa di razzismo: Juan Jesus cambia foto profilo su Instagram e mette un pugno chiuso alto

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Pubblicato 26/03/2024 alle 18:13 GMT+1

SERIE A - Il difensore del Napoli, dopo la sentenza del Giudice Sportivo che per mancanza di prove non ha preso provvedimenti disciplinari nei confronti del giocatore dell'Inter, ha cambiato la foto sul proprio profilo Instagram mettendo quella del Black Power Salute, il simbolo della lotta contro ogni forma di discriminazione razziale.

Juan Jesus, pugno chiuso su Instagram

Credit Foto Eurosport

Prima reazione di Juan Jesus dopo la sentenza del Giudice Sportivo che, in merito al caso Acerbi, ha deciso di assolvere il difensore dell'Inter dalle accuse di razzismo dopo l'episodio avvenuto domenica sera nel corso del match di campionato tra Inter e Napoli. Il giocatore del Napoli ha cambiato la foto del proprio profilo Instagram mettendo la foto di un pugno chiuso, un'immagine molto forte che richiama lo storico gesto degli atleti afroamericani Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi in Messico del 1968 e che è diventato un simbolo nella lotta contro ogni forma di discriminazione razziale. Il gesto di Smith e Carlos è tornato in auge negli ultimi anni a seguito delle iniziative promosse dagli attivisti del movimento Black Lives Matter.
La decisione del Giudice Sportivo, che sostanzialmente non ha ritenuto di dover procedere nei confronti di Acerbi a causa della mancanza di "alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale", è inappellabile e quindi definitiva: Juan Jesus non avrà perciò la possibilità di ricorrere in alcun modo.

La moglie di Acerbi: "Ora sciacquatevi la bocca"

Tra le reazioni immediate dopo la sentenza di assoluzione del Giudice Sportivo, fa rumore quella della moglie di Francesco Acerbi: "Ora sciacquatevi la bocca - scrive Claudia Scarpari, la consorte del difensore dell'Inter -. Brindo a chi insulta i familiari. A chi minaccia la vita dei miei figli. Ai leoni da tastiera. A chi ha sommerso di insulti me e i miei figli per giorni. Cin cin, ne avete bisogno".
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