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Ufficiale: il Giudice Sportivo assolve Francesco Acerbi dall'accusa di insulti razzisti a Juan Jesus

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Aggiornato 26/03/2024 alle 17:40 GMT+1

SERIE A - Francesco Acerbi non dovrà scontare nessuna squalifica: il Giudice Sportivo infatti ha deciso di assolvere il difensore dell'Inter, dopo le accuse di insulti razzisti nei confronti di Juan Jesus, difensore del Napoli, per mancanza di prove.

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Nessuna giornata di squalifica per Francesco Acerbi: dopo tanto parlare, ecco l'assoluzione. Dopo le accuse di razzismo da parte di Juan Jesus per l'episodio avvenuto durante Inter-Napoli e l'indagine effettuata dalla Procura Figc, il difensore dell'Inter è stato assolto e non salterà nemmeno una giornata di campionato, per mancanza di prove. Dopo giorni di dichiarazioni, opinioni, possibili soluzioni (si parlava anche di 10 giornate di stop, come avvenuto per altri due precedenti simili), questa è la decisione del Giudice Sportivo.
"Il Giudice Sportivo, Vista la decisione interlocutoria di cui al C.U. n. 192 del 19 marzo 2024, con cui, letto il referto del Direttore di gara, sono stati disposti approfondimenti istruttori, a cura della Procura federale, sentiti se del caso anche i diretti interessati, in ordine a quanto riportato nel referto stesso circa eventuali espressioni di discriminazione razziale proferite dal calciatore della Soc. Internazionale Francesco Acerbi nei confronti del calciatore della Soc. Napoli Juan Guilherme Nunes Jesus; Vista la documentazione pervenuta dalla Procura Federale, in particolare i verbali di audizione dei diretti interessati, compreso il video dello scontro di gioco depositato dal calciatore Juan Jesus, nonché lo stralcio della registrazione dei pertinenti colloqui Arbitro/Sala VAR; Sentito il Direttore di gara sullo svolgersi dei fatti in campo; Ritenuto di dover premettere che l’odierno procedimento si è incardinato presso il Giudice sportivo nazionale a norma degli artt. 65, 66 e 68 CGS, sulla base dunque delle risultanze dei documenti ufficiali e in particolare di quanto riportato nel referto del Direttore di gara circa gli accadimenti in campo al minuto 13° del secondo tempo di gara, puntualmente rappresentati dall’Arbitro medesimo, che riferiva in particolare: quanto segnalatogli dal calciatore Juan Jesus circa le presunte espressioni offensive di discriminazione razziale da parte del Comunicato Ufficiale N. 198 Del 26 marzo 2024 198/621 calciatore Francesco Acerbi; la piena disponibilità manifestata dall’Arbitro stesso per ogni eventuale e conseguente decisione; l’interruzione del gioco al fine di consentire un chiarimento tra i calciatori; la ripresa del gioco infine (dopo un’interruzione durata circa un minuto e trenta secondi) in seguito al confronto tra i calciatori e non avendo espresso il calciatore Juan Jesus alcun dissenso al riguardo; Rilevato che la sequenza dei fatti in campo, ricostruita in base ai documenti ufficiali, con l’ausilio del Direttore di gara e comunque visibile in video, muovendo necessariamente dallo scontro di gioco e dall’atto del proferimento di alcune parole da parte dell’Acerbi nei confronti di Juan Jesus è sicuramente compatibile con l’espressione di offese rivolte, peraltro non platealmente (con modalità tali cioè da non essere percepite dagli altri calciatori in campo, dagli Ufficiali di gara o dai rappresentanti della Procura a bordo del recinto di giuoco), dal calciatore interista, e non disconosciute nel loro tenore offensivo e minaccioso dal medesimo “offendente”, il cui contenuto discriminatorio però, senza che per questo venga messa in discussione la buona fede del calciatore della Soc. Napoli, risulta essere stato percepito dal solo calciatore “offeso” (Juan Jesus), senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale; Rilevato, altresì, che la condotta discriminatoria, per la sua intrinseca gravità e intollerabilità, perdipiù quando riferita alla razza, al colore della pelle o alla religione della persona, deve essere sanzionata con la massima severità a norma del Codice di giustizia sportiva e delle norme internazionali sportive, ma occorre nondimeno, e a fortiori, che l’irrogazione di sanzioni così gravose sia corrispondentemente assistita da un benché minimo corredo probatorio, o quanto meno da indizi gravi, precisi e concordanti in modo da raggiungere al riguardo una ragionevole certezza (cfr. per tutte Corte federale d’appello, SS.UU., 11 maggio 2021, n. 105); Rilevato che nella fattispecie la sequenza degli avvenimenti e il contesto dei comportamenti è teoricamente compatibile anche con una diversa ricostruzione dei fatti, essendo raggiunta sicuramente la prova dell’offesa ma rimanendo il contenuto gravemente discriminatorio confinato alle parole del soggetto offeso, senza alcun ulteriore supporto probatorio e indiziario esterno, diretto e indiretto, anche di tipo testimoniale; 198/622 Ritenuto pertanto che non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell’offesa recata P.Q.M. di non applicare le sanzioni previste dall’art. 28 CGS nei confronti del calciatore Francesco Acerbi (Soc. Internazionale)".
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Juan Jesus e Francesco Acerbi in Inter-Napoli

Credit Foto Getty Images

Cos'è successo? La ricostruzione

E' il minuto 59 di Inter-Napoli quando Juan Jesus richiama l'attenzione dell'arbitro La Penna prima della battuta di un calcio d'angolo: il labiale del difensore azzurro è chiaro - "Mi ha detto ne***, a me questo non sta bene", riferisce Juan Jesus riferendosi ad Acerbi. L'arbitro a quel punto chiama a sé il difensore dell'Inter e il fattaccio sembra finire lì. A fine partita, lo stesso Juan Jesus abbasserà i toni dell'accaduto, dicendo che Acerbi si era spinto un po' oltre ma che la cosa sarebbe rimasta sul campo. Tutto chiuso? Nemmeno per sogno: il giorno dopo l'agente di Acerbi dichiara che Francesco - che viene rimandato a casa dal ritiro della Nazionale - non ha detto nulla di razzista e lo stesso giocatore nerazzurro riferisce di non aver pronunciato quella frase. Juan Jesus a quel punto decide di riprendere la parola su Instagram, sentendosi preso in giro: "Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi peró leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono. Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora". Successivamente Acerbi incontra l'Inter e continua a dichiararsi innocente. Intanto la vicenda finisce sotto il vaglio del Giudice Sportivo, il quale chiede un supplemento di indagine. Oggi, dopo oltre una settimana da Inter-Napoli, ecco l'attesa sentenza.
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