Agnelli: "Superlega risposta a problemi del calcio. Se non cambiamo saremo morti. Ronaldo? Operazione che rifarei"
Aggiornato 26/01/2024 alle 18:30 GMT+1
SERIE A - Ceferin dice che la Juventus non è più nel progetto della Superlega, ma Agnelli continua a lavorare al calcio del domani con la speranza di riportare in sella il club di cui è stato Presidente per tanti anni. Insomma, Agnelli continua ad andare per la sua strada e si dice con la coscienza pulita per quanto successo con la Superlega e il caso plusvalenze. Poi su Cristiano Ronaldo....
Agnelli si è visto respinto il ricorso contro l'inibizione per il caso 'manovra stipendi', ma continua a lavorare per “cambiare il calcio”. Questo l'obiettivo dell'ex n° 1 della Juventus che è invece rinvigorito dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea sul discorso Superlega. Un progetto più vivo che mai, aggiunge Agnelli che, ad un'intervista al Financial Times, ricorda come questa idea possa essere in realtà un sistema per risolvere i problemi del calcio. Avrà ragione lui? Intanto, anche se la Juventus non fa più parte del progetto, Agnelli chiede tempo per lavorarci su e assicura che i risultati si vedranno al più presto.
La Superlega una risposta ai problemi del calcio
Da quando si è trasformato da gioco in business, il calcio non ha evoluto la sua governance per gestire gli affari. È giusto dire che la maggior parte dei club perde soldi. O siamo tutti incompetenti oppure il sistema ha qualche carenza. La Superlega è stata una risposta ai problemi che il calcio ha avuto e continua ad avere. Che sono instabilità finanziaria, sostenibilità finanziaria, polarizzazione. Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno. Hanno tutti firmato liberamente. Alcuni più per paura di non essere a bordo, altri più consapevolmente. Ma hanno tutti firmato liberamente. Ricordo di essere volato a Parigi in pieno covid, con nessuno in giro, la città deserta. Io e Nasser Al-Khelaïfi abbiamo parlato di un nuovo torneo, dicendo che abbiamo bisogno di un cambiamento, perché se non cambiamo siamo morti. Dateci tempo per lavorare. Non è che le cose accadano come per magia. [Agnelli al Financial Times]
Sul rapporto con Ceferin
Con Ceferin una questione personale? Io non l'ho fatto. Parlavo con lui tre volte al giorno. Avevo un legame molto forte. La mia sensazione è che il tempo sia gentiluomo. Prima o poi le cose torneranno a posto, in caso contrario ancora una volta la mia coscienza è super pulita. Ci sono state alcune delusioni, ma è giusto, devo trasformarla in una delle migliori opportunità di apprendimento che abbia mai avuto
Sull'arrivo di Ronaldo e il problema plusvalenze
Operazione Ronaldo? È stato una buona mossa. Datemi Cristiano Ronaldo e fatemelo schierare senza pandemia, è un'altra storia. La sua operazione ci ha obbligato a fare le plusvalenze? Io ho detto ai miei dirigenti, 'avete risorse che potete spostare, fatelo'. Se è legale, qual è il mio problema? Rimango convinto che tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto secondo le regole, secondo gli standard finanziari. Sono super tranquillo
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