Antonello: "Delusi dalle lunghe discussioni su San Siro. L'Inter va avanti con Rozzano. E sulle multiproprietà..."
Aggiornato 16/04/2024 alle 17:29 GMT+2
SERIE A - Si torna a parlare di San Siro e lo fa direttamente l'ad dell'Inter, ribadendo l'interesse del club nerazzurro a seguire piani alternativi (quello di Rozzano). Anzi, c'è delusione per le lunghe discussioni sul restyling del Meazza che, ad oggi, non hanno portato a niente. Antonello ha parlato anche del tema delle multiproprietà, tema da affrontare dalla UEFA visto che è già una realtà.
C'era anche Alessandro Antonello, amministratore delegato dell'Inter, al Merger & Acquisition Summit organizzato dal Sole 24 Ore. Il dirigente nerazzurro è tornato a parlare di San Siro, spiegando la sua delusione e la delusione del club riguardo alle tempistiche sul restyling dell'impianto. Ancora ad oggi, infatti, si attende lo studio di fattibilità di Webuild. Certo, era previsto arrivasse a stagione conclusa, ma Antonello ricorda che Inter e Milan aspettano da 5 anni risposte dal Comune su come agire e, ribadisce, che i due club di Milano sono comunque orientati su altri progetti. Milan su San Donato, l'Inter continua con Rozzano (ecco a che punto sono i nerazzurri). E il tema stadi è proprio una delle problematiche per il calcio italiano perché, a conti fatti, il modello del calcio italiano si è già rialzato dice Antonello, guardando alle performance dei club della Serie A in Europa nelle ultime due stagioni. Sulle infrastrutture invece... L'ad dell'Inter ha tirato fuori anche il tema della multiproprietà dei club in giro per il mondo. Un “fenomeno che deve essere affrontato dalla UEFA” aggiunge.
Sul tema San Siro
È una lunga discussione, sia noi che il Milan abbiamo vissuto questi cinque anni per l’autorizzazione e un po’ di delusione c’è stata. Ancora non vediamo l’esito finale ecco. Siamo organizzati con piani alternativi che stiamo portando avanti
Multiproprietà e proprietà straniere
Il tema già esiste, è un fenomeno già radicato nel sistema, che deve essere affrontato dalla UEFA. In Italia abbiamo 7 proprietà straniere, è un dato di fatto, non può che portare beneficio al sistema, aiutando le squadre ad affrontare anche mercati che le squadre da sole non potrebbero affrontare. Ho alcuni dati. Nel periodo 2019/2023, in Europa, nelle prime 5 leghe sono state fatte 128 operazioni con investitori stranieri, il 60% con proprietà straniere. Principalmente quasi il 50% sono di provenienza americana. Gli investimenti di private equity sono il 55% di queste
Attività di media compagny fatta dalle squadre
Noi come Inter, ci definiamo così e ci diciamo che facciamo parte del settore entertainment. Noi dobbiamo competere in questo settore e allargare gli orizzonti, per vedere come possono aprirsi opportunità globali. Dobbiamo cercare di conquistare il tempo libero delle persone noi. Calcio, formula 1, NBA, concerti, teatri, dobbiamo essere protagonisti attivi per mettere a disposizione un prodotto non solo nei 90 minuti della partita, per coinvolgere i tifosi 365 giorni all’anno. La partita è il dato di fatto, tutto ciò che c’è attorno fa sì che noi oggi come società di calcio abbiamo più di 24 piattaforme social, 70 milioni di persone sulla community social e 500 milioni di fan nel mondo
Prospettive future
Le prospettive del calcio italiano sono positive. Tre club l’anno scorso hanno fatto finali delle Coppe europee. Il mondo del calcio italiano c’è come performance, avremo ancora una semifinalista in Europa League e forse in Conference, questi risultati sono incoraggianti. Il sistema calcio italiano soffre ancora di parecchi problemi che devono essere risolti, ho in mente le infrastrutture. Serve una solidità di base
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