Inter, approvato il bilancio 2022-23: perdita di 85 milioni di euro, ridotta di 55 milioni rispetto all'anno prima

DaMichele Neri

Aggiornato 26/09/2023 alle 13:16 GMT+2

SERIE A - Il CdA del club nerazzurro ha approvato il bilancio consolidato della passata stagione sportiva: rispetto al 2021-22 si registra una riduzione del rosso di circa 55 milioni. Un decremento ottenuto tramite il contenimento dei costi di produzione e l'aumento dei ricavi, frutto anche di una stagione memorabile, culminata nella finale di Champions League persa contro il Manchester City.

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"Il Consiglio di Amministrazione di F.C. Internazionale Milano S.p.A. ha approvato la proposta di bilancio per l'anno fiscale 2022/23, al termine della riunione che si è tenuta oggi presso la sede del Club", si legge in una nota del club nerazzurro, che prosegue: "Il bilancio sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti di F.C. Internazionale Milano S.p.A., che sarà convocata per la fine di ottobre". Rispetto al 2021-22 si registra una riduzione del rosso di circa 55 milioni, da 140 a 85 milioni. Steven Zhang, azionista di maggioranza, ha immesso nuovi fondi per 51 milioni di euro, e ripatrimonializzato la società per 86 milioni. Ricavi totali in crescita, escluso l'impatto del player trading. Rispettato, infine, il Settlement Agreement UEFA.

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85 milioni di passivo, recita il bilancio 2022-23 dell'Inter. Un decremento di 55 milioni rispetto alla stagione passata, favorito dal rendimento in Europa. Tra diritti tv e botteghino, il cammino in Champions League e la finale a Istanbul, hanno portato oltre 100 milioni nelle casse nerazzurre. Nel comunicato del club, il miglioramento dei conti è giustificato con due fattori positivi. Il primo: "Il contenimento dei costi di produzione, che passano da 528 a 465,5 milioni di euro. Le azioni intraprese in sede di calcio mercato nell’estate 2022 hanno permesso di ridurre il valore complessivo dei salari". E l'altro: "L'aumento dei ricavi di circa 60 milioni di euro al netto del player trading, per un totale di 425 milioni di euro di fatturato complessivo". Il fatturato un anno fa era di 439 milioni, un leggero calo.

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Perché sono aumentati i ricavi? Ecco la spiegazione: "A contribuire a questo incremento sono stati i ricavi da match day, in una stagione giocata per la prima volta dal 2020 interamente a porte aperte e che ha visto la squadra progredire fino alla Finale di Uefa Champions League. Grazie al sostegno dei tifosi, che hanno nuovamente portato l'Inter al record di presenze in Italia e tra i top club in Europa, gli incassi da stadio hanno superato la soglia degli 80 milioni di euro, il valore più alto nella storia del Club. Un ulteriore aumento dei proventi da diritti audiovisivi è dovuto alla straordinaria corsa in Champions della scorsa stagione".

L'intervento di Zhang: nuovi finanziamenti e ripatrimonalizzazione

"Nell'anno solare 2023, l’Azionista di Maggioranza ha immesso nuovi finanziamenti soci per 51 milioni di euro ed ha, inoltre, ripatrimonializzato la società per 86 milioni di euro", si legge nel comunicato dell'Inter. Questo denaro proviene dal prestito di Oaktree, dunque avrà un costo in futuro ma almeno ora permette ai nerazzurri di non avere problemi. Il testo prosegue: "Il continuo supporto della Proprietà ha permesso di spingere le performance del Club verso livelli sempre più alti, assorbendo l’impatto delle perdite. Gli investimenti da parte dell’Azionista di Maggioranza si estendono oltre a quanto concerne l’importante rafforzamento della Prima Squadra maschile, e proseguono nel sostenere la crescita a livello organizzativo e gli investimenti infrastrutturali per l'Inter".

Rispettati i parametri del Settlement Agreement, nessuna sanzione in vista

Il CdA fa il punto anche sulla relazione tra i conti del 2022-23 e i paletti imposti dalla UEFA, e rassicura i tifosi, escludendo sanzioni: "I risultati finanziari a bilancio per il 2022/23 saranno valutati dalla relativa commissione UEFA. Il Club ritiene di avere rispettato quanto indicato dal Settlement Agreement ed esclude la possibilità di sanzioni economiche o sportive in relazione alla passata stagione".