Serie A - Roma-Inter 2-4, 5 verità: Inzaghi, secondo tempo da scudetto. Thuram fattore, Lukaku sparisce nei big match
Aggiornato 11/02/2024 alle 09:13 GMT+1
SERIE A - L'Inter trova tre punti pesantissimi nel big match contro la Roma e si porta a +7 sulla Juve, in attesa della sfida dei bianconeri contro l'Udinese. I nerazzurri hanno giocato una ripresa da grandissima squadra e chiuso così un trittico di fuoco, con 9 punti tra Fiorentina, Juve e Roma. Bene Thuram, ancora male Lukaku: Romelu stecca ancora contro una big
Roma-Inter, match valido per la 24esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 2-4, frutto delle reti di Acerbi, Mancini, El Shaarawy, Thuram, Bastoni e dell'autogol di Angelino. Con questa vittoria, l'Inter si porta a 60 punti, salendo momentaneamente a +7 sulla Juventus, mentre la Roma resta inchiodata a 38 in quinta piazza, e vede interrompersi una striscia di tre successi consecutivi. Qui di seguito le cinque verità che ci ha lasciato la partita.
1) Inter, un secondo tempo da scudetto
Una reazione da grande squadra. Da favoritissima per lo scudetto. Il secondo tempo dell'Inter è un segnale chiaro ai naviganti: i nerazzurri hanno personalità e qualità da vendere. Perché la Roma del primo tempo è stata squadra vera, perché un vantaggio era stato sperperato e l'ambiente era ostile, tra diluvio e pubblico pienamente in partita. Inzaghi (in tribuna causa squalifica) ha alzato la cornetta, ha parlato ai suoi e l'Inter è tornata se stessa: i primi 15 minuti, con la rimonta completata, sono stati una lezione di calcio, una delle migliori versioni di questi tre anni di Inzaghi. Unire gioco e risultati è possibile.
2) Tre prove superate: strada verso il tricolore
Fiorentina in trasferta, Juve a San Siro, Roma all'Olimpico. Il tutto dopo una trasferta a Riad con un trofeo vinto. L'Inter ha superato come meglio non avrebbe potuto un periodo delicatisismo, con in più la pressione di avere la Signora alle calcagna e con una partita in meno: al rientro dall'Arabia Saudita, in tre big match Inzaghi ha conquistato nove punti, bottino pieno. Ora il calendario prevede Salernitana, Lecce, il recupero con l'Atalanta (occasione per fuggire) e Genoa: vero che c'è l'Atletico Madrid, ma adesso i nerazzurri possono davvero mettere le mani sul campionato.
3) Thuram, fattore quando conta
Fattore Marcus. L'uomo dei big match. Thuram ancora decisivo, apice di una manovra nerazzurra che, come detto, in avvio di secondo tempo ha scavato il solco decisivo. Arrivato a zero, l'ex 'Gladbach è uno dei volti di questa squadra. Come accaduto all'andata, ha deciso la sfida contro i giallorossi. Ha vinto lui la partita a distanza con Lukaku. E oltre al gol ha provocato un'autorete, come accaduto lo scorso weekend contro la Juventus con Gatti. Thuram ha segnato nel derby, realizzato gol pesati come con il Napoli e in Supercoppa contro la Lazio, inciso anche in Champions League: la grande sorpresa è la sua efficacia in zona gol.
4) Lukaku si abissa nei big match
Per un Thuram che brilla, c'è un Lukaku che stecca. Ancora una volta. Il belga proprio non riesce a essere un fattore nei big match e in due sfide contro la sua ex squadra ha veramente fatto pochissimo. Se all'andata a San Siro era stato oscurato dai fischi e di fatto non aveva toccato palla, al ritorno all'Olimpico ha avuto le occasioni per colpire, in una fase importante di partita, sul 3-2. Ma prima ha provato a saltare Sommer, poi ha fallito la palla del 3-3 di testa. Il futuro di Big Rom resta un rebus, probabilmente l'avventura a Roma durerà ancora poco. Di certo, il belga ha spostato meno di quanto si potesse immaginare. Soprattutto nei grandi appuntamenti.
5) La Roma di De Rossi è viva
"Nonostante la sconfitta sono orgoglioso dell'atteggiamento dei ragazzi, hanno dato tutto e lo stadio lo ha riconosciuto e se i tifosi lo fanno non è certamente per darci un contentino. È stata una partita da giocatori veri contro una squadra molto forte, penso che questa sia la strada giusta". Così Daniele De Rossi al termine della sconfitta contro l'Inter. Parole sincere, pronunciate da un uomo genuino: la Roma ha fatto la sua partita. Il primo tempo è stato veramente di livello e personalità. L'Inter è più forte e lo ha dimostrato, ma davvero questa è la strada giusta.
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