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Serie A su Dazn-Sky fino al 2029, De Laurentiis durissimo: "Questo accordo farà morire il calcio. Stupidaggine..."

Eurosport
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Aggiornato 23/10/2023 alle 17:11 GMT+2

SERIE A - Aurelio De Laurentiis, all'uscita dall'assemblea di Lega che ha ratificato l'accordo per la trasmissione della Serie A per i prossimi 5 anni al binomio DAZN-Sky, usa parole durissime per esprimere il suo sdegno: "Questa è una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà. Dazn secondo me non è competente, non fa bene al calcio italiano come non fa bene Sky".

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Aurelio De Laurentiis ci ha provato ma ha perso la sua battaglia per il canale di Lega. Come accaduto nel triennio 2021-2024, anche nelle prossime 5 stagioni i broadcaster della massima serie saranno DAZN e Sky. Dopo mesi di discussione in assemblea è passata con maggioranza amplissima la linea conservativa e il patron del club campione d’Italia in carica all’uscita dal vertice che ha ratificato la decisione definitiva, non le manda a dire, utilizzando toni durissimi contro una scelta che a suo dire può rappresentare una pietra tombale per lo sport più amato dagli italiani.
"E' una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà. Il problema è essere prenditore o imprenditore. L'imprenditore deve saper misurare l'area di rischio. E' molto più comodo dire sto a casa, faccio i calcoli sui consumi, ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Questo passa da investimenti importanti. In Italia il calcio pensa sempre che debba essere supportato dagli altri, invece il calcio italiano è supportato dai tifosi. E' il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto con il tifoso deve essere diretto, piuttosto che con Sky o Dazn. Dazn secondo me non è competente, non fa bene al calcio italiano come non fa bene Sky. Perché non fa bene? Molto semplice. Perché quando io vendo un pacchetto in cui trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv, intrattenimento, informazione - Sky questo - e invece Dazn vende il calcio italiano e tanti altri sport, io non capirò mai il valore del calcio italiano. Allora i miei compagni di squadra qui in Lega amano passivamente essere operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto dover operare in questo modo”.

"Stupido fare un accordo di 5 anni con l’Arabia e l’instabilità della guerra..."

Ad Aurelio De Laurentiis ha da ridire anche riguardo alla durata prolungata dell’accordo ratificato in data odierna.
"La stupidaggine assoluta è di fare un accordo per cinque anni, quando sei mesi fa è venuta fuori l'Arabia, ora c'è la guerra i cui sviluppi non si sa dove ci porteranno. Però sappiamo che in momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissime, sono la panace ai dolori del quotidiano. Noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto, forse anche dei nostri tifosi. Non è che Sky o Dazn facciano investimenti. Io vedevo Arsenal-Chelsea, fantastico. Poi le partite italiane: le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere. Ce lo hanno mai detto Dazn o Sky? No. Poi parliamo dello stadio reale e minimizziamo la validità dello stadio virtuale”.

Cairo: "Il calcio non morirà per questa scelta. De Laurentiis ci ringrazierà"

A rispondere allo sfogo al vetriolo di Aurelio De Laurentiis, ci ha pensato Urbano Cairo presidente del Torino e uno dei 17 presidenti che hanno votato sì al prolungamento del sodalizio con DAZN-Sky.
"Stimo Aurelio, ma io la penso diversamente da lui. Non credo che il calcio italiano morirà con questa scelta, sul contratto troppo lungo era la base su cui i broadcaster hanno fatto l'offerta. Non era quello che avremmo voluto, ma con la parte di revenue sharing non è un accordo del tutto negativo. Ora non se ne rende conto ma De Laurentiis un giorno ci ringrazierà, parafrasando quanto ha detto Antonio Ricci alla Premier Giorgia Meloni. - ha scherzato il patron del club granata - Secondo me abbiamo fatto la cosa giusta, quella del canale era un progetto affascinante per certi verso ma anche molto rischioso. Io non ho mai avuto paure a prendermi dei rischi, ho risanato aziende che perdevano centinaia di milioni. Ma aggiungere al rischio di impresa calcistico, già importante, quella del canale televisivo secondo me era un errore. Con Dazn e Sky ci sono buone prospettive, ora dobbiamo combattere la pirateria per migliorare il numero di abbonamenti".
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