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Serie A - Stefano Pioli in conferenza prima di Napoli-Milan: "Nervi tesi? Giusto averli. L'obiettivo è lo Scudetto"

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 17:01 GMT+1

SERIE A - Le parole del tecnico rossonero Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato in casa del Napoli. Il match del Maradona è in programma domenica alle 20:45.

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Napoli-Milan è alle porte: quello del Maradona sarà un test di forza fondamentale per la squadra di Stefano Pioli, al momento seconda in classifica alle spalle dell'Inter. Il Diavolo dovrà mettersi alle spalle la sconfitta di misura contro la Juventus: lo 0-1 incassato a San Siro è costato la vetta della classifica ai rossoneri. E come se non bastasse, il netto 3-0 del PSG in Champions ha affossato le ambizioni europee del gruppo. Contro il Napoli di Garcia, distante 4 punti dai rossoneri, vietato sbagliare. Ecco le parole di mister Pioli nella conferenza stampa della vigilia.

Momento no

"Sappiamo che arriviamo per la prima volta in stagione da 2 ko consecutivi in due scontri diretti e domani ce ne sarà un altro: abbiamo la voglia di cambiare la situazione e dovremmo dimostrarlo sul campo, stando sul pezzo per 95 minuti".

Contro il Napoli per il riscatto

"Penso che nello sport e nella vita quotidiana non puoi pensare a quello che hai fatto fino a ieri, è già storia. Non puoi pensare a cosa faremo a maggio o all'anno prossimo. Bisogna vivere il presente e la prossima partita è la più importante. In questa settimana le partite non sono andate come volevamo, abbiamo fatto errori che in passato abbiamo fatto meno e li abbiamo pagati a caro prezzo. Domani è l'occasione per dimostrare di essere una squadra migliore".

Cambiamenti in vista?

"Abbiamo un nostro modo di giocare che dobbiamo portare assolutamente avanti, sicuramente non cambieremo il nostro stile di gioco. Poi ci sono cose su cui dobbiamo migliorare".

Obiettivo Scudetto

"Lavoriamo con una proprietà ambiziosa, una proprietà che ha strutturato la società per avere tante soluzioni e pensare in grande. Ha fatto sì che la squadra sia competitiva. Il nostro obiettivo è vincere il campionato, questo è sicuro. Non ci saremo solo noi a volerlo vincere ma il nostro obiettivo deve essere questo".

Nervi tesi dopo il PSG

"Nervi tesi sì, ed è giusto così perché diamo il massimo per ottenere le cose e non ci siamo riusciti. Nervi tesi giusti, ci mancherebbe altro che torniamo da una sconfitta così e siamo sereni e sorridenti. Anzi, tutto chiarito. Meglio di prima ancora. In sala stampa mi erano state riportate cose non veritiere, questo ha creato un po' di confusione. Ma tutto a posto, tutto chiarito e si va avanti".
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Davide Calabria al termine di PSG-Milan, Champions League

Credit Foto Getty Images

Chiarimento con Calabria

"Sei proprio tu quello che ha riportato male, perché non parlava dei suoi compagni ma parlava dell'ambiente. Noi ci crediamo, lavoriamo in un certo modo a Milanello, diamo tutto e ci crederemo fino alla fine. Ma non c'è nessun problema. Io parlo con i giocatori, ci siamo chiariti".

Problema gol

"Certo che ci stiamo lavorando, è l'aspetto che ci sta penalizzando di più. Ci sta mancando l'ultimo passaggio, la conclusione, il riempire l'area con qualche giocatore in più. Jovic ed Okafor stanno bene, sono convocati e sono a disposizione".

Su Garcia

"I diverbi con Garcia sono storia vecchia. Garcia è un ottimo allenatore che allena un'ottima squadra; era normale avesse difficoltà all'inizio, ma ora il Napoli sta giocando bene. Gli manca Osimhen, ma anche l'anno scorso persero solo contro di noi".

Su Kvaratskhelia

"È da tenere in grande considerazione, nell'uno contro uno può farci veramente male e va tenuta d'occhio quella situazione".

Pochi gol dal centrocampo

"Tijjani può fare meglio, sia negli assist che nelle conclusioni. Contro il PSG abbiamo recuperato più palloni di loro, ma abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio: non possiamo cambiare i risultati così dal nulla, ma facendo le cose con più qualità".
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Tijjani Reijnders, Milan-Newcastle

Credit Foto Getty Images

Le condizioni di Loftus-Cheek

"È importante per fisico e qualità, anche senza di lui possiamo essere efficaci. È guarito dalla lesione al pettino, ora soffre di un'infiammazione pubica. Sta ogni giorno meglio, gli manca l'ultimo step per rientrare. Potrebbe tornare per la prossima gara, domani non ci sarà. Psicologicamente va sostenuto: era partito benissimo, ora va sostenuto".

Sulla difesa

"Ci abbiamo lavorato anche in questi giorni. Essere aggressivi non vuol dire essere scoperti e accettare sempre l'uno contro uno, ma farlo quando la palla è coperta, quando non lo è dobbiamo essere più riflessivi. Sono tutte cose che vanno perfezionate e migliorate, ma non deve cambiare l'atteggiamento mentale della squadra".

Su Theo Hernandez

"Secondo me stiamo sviluppando una fase offensiva sulla sinistra un po' diversa, quindi ci sta che sia un po' meno prorompente sulla fascia. Lui sa che è fortissimo e che deve alzare il livello. Ho la netta sensazione che mercoledì, al contrario di quanto successo col Chelsea l'anno scorso, siamo stati vicini all'altissimo livello, ma vanno fatti dei passettini in avanti; Theo è uno di quei giocatori che può aiutarci ad arrivare a quel livello".
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Theo Hernandez

Credit Foto Getty Images

Dualismo Krunic-Adli

Giusto che si sia creato perchè occupano la stessa posizione: uno gioca, l'altro sta in panchina. Entrambi sanno giocare bene in quella posizione con caratteristiche diverse. Sono contento delle loro prestazioni e di come stanno interpretando il ruolo nello specifico".

Ritorno al 4-2-3-1?

"In fase difensiva siamo spessi in 4-2-3-1 e lo saremo anche domani, poi in possesso palla prendiamo posizioni diverse. Poi saranno le partite, gli avversari e le prestazioni a farci capire dove cambiare qualcosa. Io sono sempre molto attento su cosa serve per migliorare quando ci accorgeremo che c'è qualcosa di specifico che ci può aiutare a far crescere la squadra".

Sulle critiche

"Io sono convinto di quello che faccio, mi preparo, studio, vedo, mi aggiorno, conosco bene i miei giocatori e cerco di convincerli delle mie convinzioni. Se passo per presuntuoso... Non credo di esserlo, ma non posso convincere tutti. Io devo pensare ai miei giocatori".
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