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Strapotere Inter. E ora sogna di conquistare Scudetto e seconda stella nel derby contro il Milan. Cosa deve succedere?

Michele Neri

Pubblicato 28/02/2024 alle 13:00 GMT+1

SERIE A - Il campionato italiano ha un leader indiscusso: l'Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri autori di una stagione ai limiti della perfezione si trovano a +9 sulla prima inseguitrice, la Juventus, e mercoledì sera possono volare a +12 dopo il recupero contro l'Atalanta. Il sogno è festeggiare il 20° Scudetto alla 33esima giornata, al termine del derby contro il Milan: può succedere davvero.

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Alle porte di marzo la Serie A ha una chiara pretendente al trono. Settimana dopo settimana, infatti, l'Inter di Simone Inzaghi sta scucendo lo Scudetto dalla divisa del Napoli, con prove di forza allucinanti. E il divario con le inseguitrici Juventus e Milan s'appesantisce. Gol a raffica, difesa impenetrabile, collettivo unito come non mai, e ora anche le seconde linee rispondono presenti. A Lecce, con 8 riserve in campo, i nerazzurri hanno vinto agilmente (0-4) e collezionato il decimo successo in dieci partite del nuovo anno. 2024 da paura, numeri che spaventano anche le big europee in ottica Champions. Ma prima di pensare ad un ritorno in finale, l'Inter ha un altro sogno da esaudire: ottenere la matematica per il 20° Scudetto e la seconda stella al triplice fischio del derby contro il Milan in programma ad aprile. Ecco perché è uno scenario da non escludere.

Inter campione dopo il derby? I calcoli

Inter campione d'Italia contro il Milan (33ª giornata) se...
  • Giunge al derby con +16 sulla seconda (non il Milan) E vince contro i rossoneri
  • Giunge al derby con +13 sul Milan secondo E vince contro i rossoneri
  • Giunge al derby con +18 sulla seconda (non il Milan) E pareggia contro i rossoneri
  • Giunge al derby con +16 sul Milan secondo E pareggia contro i rossoneri
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Inzaghi: "Grande gara: avremmo anche meritato di più per quanto fatto"

Dopo la beffa del campionato 2021/22, l'Inter ha quindi una ghiotta chance per vendicarsi contro il Milan, pur essendosi presa già numerose rivincite negli ultimi mesi. La squadra di Inzaghi, infatti, può vincere il campionato al triplice fischio del derby contro i rossoneri in programma alla 33esima giornata. Lautaro e compagni hanno 9 punti di vantaggio sulla Juventus (seconda), e mercoledì possono volare a +12 dopo il recupero contro l'Atalanta. Per conquistare il 20° Scudetto e la seconda stella "in faccia" al Milan (e prima del Milan), i nerazzurri dovrebbero arrivare alla 33esima giornata con 16 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice (oppure 13 se il Milan fosse secondo) e poi sconfiggere i rossoneri. Se però l'Inter dovesse persino fare di meglio e quindi giungere allo scontro con la formazione di Pioli con più punti di scarto sulla seconda, potrebbe laurearsi campione anche pareggiando.
L'ultima volta che il derby di Milano fu decisivo per il titolo fu nel 2007/08. 16 anni fa, infatti, l'Inter a tre giornate dal termine aveva 6 punti in più della Roma ma Kakà e Inzaghi regalarono la vittoria al Milan posticipando la festa Scudetto nerazzurra.

Inter, tutti i numeri di un campionato clamoroso

La corazzata di Inzaghi è di un altro pianeta. Lo dicono le statistiche, mai come quest'anno così nitide. L'Inter ha il miglior attacco della Serie A (63 gol fatti, di cui 22 di Lautaro capocannoniere), la miglior difesa (12 reti subite), e una differenza reti strabiliante (+51, più del doppio dell'Atalanta seconda in questo dato). Domenica ha giocato Audero al posto di Sommer, con una difesa insolita, ma non è cambiata la musica: altro clean sheet, il 16°, un numero maggiore dei gol subiti.
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Yann Sommer in Fiorentina-Inter

Credit Foto Getty Images

Il dato più assurdo riguarda però il numero di minuti che la formazione di Inzaghi ha trascorso in svantaggio: appena 38' in 25 partite disputate. Nel dettaglio: 27' contro il Sassuolo, 6' contro la Juventus a Torino, 5' contro la Roma all'Olimpico con il 2-1 di El Shaarawy. Di contro, l'Inter è stata in vantaggio per 1218 minuti! Soltanto 188' in parità (escludendo i minuti sullo 0-0). Praticamente, i nerazzurri si sono divorati ogni avversario. In una sola occasione non hanno realizzato il primo gol della partita (allo Stadium, gol di Vlahovic) ed hanno concluso il primo tempo in vantaggio in 18 sfide.

Inter, ce l'hai un punto debole?

Se per il 20° Scudetto manca poco, non è chiaro quanto i nerazzurri siano distanti dalle rivali in Champions. La sensazione è che il gap si sia assottigliato ulteriormente. L'Inter vicecampione, infatti, ha tante certezze. La difesa è rodata, e in Pavard e Bastoni ha pure due pedine fondamentali in costruzione. Il trio di centrocampo è di altissimo livello ed è la chiave dei successi, gli esterni instancabili, Lautaro e Thuram formano una coppia d'assi che fa invidia a tutta Europa. Ma non è tutto. Perché Inzaghi è stato abile a mantenere motivati anche i sostituti, chiamati in causa a sprazzi, ed oggi preziosi. De Vrij in grande spolvero, Carlos Augusto e Dumfries all'altezza di Dimarco e Darmian, Bisseck e Asllani non tremano più, Frattesi sarebbe un riferimento a centrocampo in tutte le altre 19 di A. Arnautovic e Sanchez, tanto criticati, si danno da fare. E alla base di tutto c'è il collettivo, estremamente coeso e focalizzato sugli obiettivi condivisi con chiarezza dal club dal primo giorno del ritiro. La domanda sorge quindi spontanea: questa Inter ha un punto debole?
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Inzaghi: "Arnautovic entrato benissimo: sarà importante, come lo è stato finora"

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