Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Vlahovic: "Sogno il Pallone d'oro. Cristiano Ronaldo il mio idolo, Allegri uno dei migliori degli ultimi 20 anni"

Luca Stamerra

Pubblicato 23/04/2024 alle 19:10 GMT+2

SERIE A - Vlahovic vuole di più. Non gli bastano i 16 gol segnati finora in campionato o la vittoria della Coppa Italia per essere soddisfatto. Il serbo vuole competere ad alto livello e lancia la sfida al futuro, sognando di vincere il Pallone d'Oro. Tesse le lodi di Allegri e poi chiarisce sul mercato: "Ho due anni di contratto con la Juventus e sono felice qui in bianconero".

Allegri: "Alla Juventus si gioca per vincere, con la pressione bisogna convivere"

Prima del ritorno delle semifinali di Coppa Italia, l'Equipe ha intervistato Dusan Vlahovic. L'attaccante della Juventus che sogna di sbocciare presto il volo. È già molto prolifico guardando ai gol segnati, ma il serbo vuole di più. Sarebbe una stagione comunque positiva in caso di vittoria di Coppa Italia e di qualificazione alla Champions, ma il non aver lottato fino alla fine con l'Inter per lo Scudetto, ovviamente, non soddisfa. Soprattutto per i canoni di Vlahovic che confessa che per lui il risultato non è l'unica cosa che conta e che spera, in un futuro, anche di conquistare il Pallone d'oro. Cristiano Ronaldo è stato il suo idolo, e l'attaccante serbo si dice molto contento di aver trovato Massimiliano Allegri come allenatore alla Juventus. “Uno dei più forti degli ultimi 20 anni” ha aggiunto. Vlahovic che ha poi allontanato anche il tema mercato, ad oggi si pensa solo alla Juventus.

Juve lontana dall'Inter. Stagione positiva in caso di Coppa Italia e qualificazione Champions?

Sarebbe bello riuscire a raggiungere entrambe le cose, ma non potremmo essere pienamente soddisfatti. Questa è la mentalità di questo club e l'esigenza della sua storia. Avevamo anche la possibilità di lottare per il titolo e, a un certo punto, non eravamo lontani. Ma essere in lotta a febbraio non significa niente, non conta. I rimpianti sono inevitabili, ma c'è ancora tanto da giocare. [Vlahovic all'Equipe]

È la sua miglior stagione alla Juventus?

La scorsa stagione non mi sentivo bene fisicamente. Ho davvero sofferto. Quest'anno mi sento bene, è l'unica cosa che è cambiata. Per il resto faccio tutto uguale, lavoro duro, mi concentro sul recupero. Ho segnato 16 gol, ma avrei potuto fare molto di più. Voglio diventare un giocatore che la gente ricorderà. Giocare per fare una carriera mediocre, pur guadagnando soldi, non mi interessa

Sogna il Pallone d'Oro?

Ovviamente sì, ma prima ci sono tante cose che devono allinearsi. È uno dei miei obiettivi. Il calcio si gioca per la gloria e per i trofei

Cosa ha imparato in Italia?

Una cultura molto tattica, con squadre compatte e partite chiuse, questo insegna tante cose. Ho la possibilità di lavorare con Allegri, che è uno degli allenatori più forti degli ultimi 20 anni e che sa parlare ai giocatori. Mi aiuta molto. Quando sono arrivato alla Juventus ho trovato una realtà diversa da quella che mi aspettavo. Mi aspettavo il massimo, ma ho trovato anche di più. L'organizzazione nelle cose più banali, nella quotidianità. È tutto incredibile. Quando entri nel centro sportivo senti subito l'energia, la voglia di vincere, il senso di famiglia

picture

Vlahovic abbraccia Allegri al momento del cambio in Juventus Fiorentina Serie A 2023/2024

Credit Foto Getty Images


Su cosa lavora in allenamento?


Tutto, sui punti forti e sui punti deboli. Per me la tecnica di base è la cosa più importante. Oggi vedo troppe scuole calcio che pensano solo al risultato e non è la direzione giusta. La tecnica, il dribbling, i passaggi, il rapporto con la palla sono cose che impari giocando. Se a 9-10 anni fai tattica trascuri la creatività e si perdono giocatori straordinari

Gli idoli da piccolo?

Cristiano Ronaldo ovviamente, lo seguivo allo United quando giocava ala sinistra. Amavo i suoi movimenti, il suo killer instinct, per me uno dei migliori della storia. Mi piaceva molto Ibrahimovic e Fernando Torres al Liverpool. E poi Benzema, un giocatore che adoro

Fra i giocatori di oggi invece?

Mbappé è fortissimo, in questo momento è il migliore al mondo. Ha 25 anni e ha vinto quasi tutto, ha segnato 40 gol in questa stagione, è immenso. E per restare in tema francese, parlo di Giroud. Le statistiche hanno sempre più importanza, ma non dicono tutta l'importanza di un giocatore. Al Mondiale 2018 la Francia ha vinto, ma le statistiche dicono che Giroud ha fatto 0 gol. Ma se non ci fosse stato, la Francia non avrebbe vinto. È stato insostituibile col lavoro sporco, i passaggi, il pressare le difese. È stato fondamentale

picture

Kylian Mbappé

Credit Foto Getty Images


Le dà fastidio l'importanza data alle statistiche?


Lo capisco. Non sono Neymar, Hazard o Messi, che quando li vedi dici "wow". Le statistiche sarebbero per me un vantaggio, considerando i gol. Ma se gioca bene l'attaccante, gioca bene la squadra. Oggi la gente parla di calcio più fisico, ma non capisce che proprio perché ci sono giocatori molto più fisici la tecnica deve essere al top. C'è sempre meno tempo e meno spazio per fare le cose

In estate si è parlato di lei per Chelsea e PSG. Ci sono stati dei contatti?

Ho sentito, ho letto i giornali, ma non sapevo niente e non mi interessava comunque. Pensavo soprattutto a prepararmi bene per fare una grande stagione. E in futuro? Ho ancora due anni di contratto e sono molto felice qui. Questa è la risposta, voglio vincere qualcosa di importante con la Juventus. Poi vedremo, ne parleremo più avanti

picture

Allegri: "Vietato pensare al futuro, si gioca solo per gli obiettivi"


Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità