Conte dopo Lazio-Napoli 2-2: "Quando Mazzocchi ha chiesto cambio è stato un problema, ma siamo duri a morire"

SERIE A - Antonio Conte non fa trasparire delusione ma solo orgoglio per la prova del suo Napoli riacciuffato in zona Cesarini dalla Lazio e che per la terza partita consecutiva rimedia un pareggio: "Dispiace perché sono 4 punti nelle ultime due trasferte all’Olimpico e l’avevo detto anche in conferenza che siamo duri a morire ma non ci lamentiamo e non diciamo niente...".

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Lo Stadio Olimpico si conferma un campo stregato per il Napoli di Antonio Conte. A due settimane esatte dal gol in extremis di Angelino, che ha impedito al Napoli di uscire con i tre punti dallo stadio capitolino, un sigillo di Boulaye Dia all’88’ ha spento i sogni di gloria di Di Lorenzo e compagni contro la Lazio obbligando la capolista al terzo pareggio consecutivo. Il tecnico salentino però non riesce ad essere nient’altro che orgoglioso per la prestazione dei suoi ragazzi capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo nonostante le tante assenze e l’emergenza infortuni. Queste le parole di Conte ai microfoni di DAZN.
"Se andiamo a guardare in maniera analitica la situazione è questa, diciamo che il primo cambio l’abbiamo fatto con Buongiorno che rientrava dopo due messi e mezzo. Abbiamo dato un segnale che la partita la volevamo vincere mettendo Politano d’esterno. Quando mi ha chiesto il cambio Mazzocchi è stato un problema, l’unica cosa che potevo fare era far entrare Rafa Marin, che ha fatto un’ottima partita d’esordio,  e spostare Di Lorenzo e messo Politano a sinistra che non è il posto suo. Dispiace perché sono 4 punti nelle ultime due trasferte all’Olimpico e l’avevo detto anche in conferenza che saremo stati duri perché è una squadra che ha dei valori. Siamo duri a morire. Dispiace perché è la seconda volta che pareggiamo quasi al 90esimo".

"Non posso chiedere di più a questi ragazzi, questi pareggi sono risultati positivi"

"Io quello che dico sempre è che dobbiamo essere bravi senza snaturare le caratteristiche dei nostri giocatori. I ragazzi di centrocampo li avevamo e Anguissa e McTominay sono degli assaltatori e non dei costruttori per cui tenerli in una posizione più alta ci consentiva anche di essere pericolosi. Jack è un ragazzo che ha qualità sia come seconda punta che come rifinitore. Questo era il piano che è stato ben interpretato dati ragazzi, ripeto io non posso chiedere di più da questi ragazzi. Non ci lamentiamo, non diciamo niente, scendiamo in campo e facciamo la nostra partita. Come valuto questi tre pareggi? Considerando che due dei tre sono arrivati all’Olimpico contro Roma e Lazio, vanno presi come risultati positivi per noi perché non dobbiamo mai dimenticare da dove è partita questa squadra. Oggi potevamo uscirne più contenti, ma sappiamo benissimo che il calcio è questo, noi cerchiamo di fare il massimo non facendoci contagiare da aspetti emotivi. Sappiamo il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo".
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