Chi è e cosa fa Tether? La società di criptovalute, guidata dai miliardari italiani Ardoino e Devasini, che vuole acquistare la Juventus

SERIE A - Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino. Questo il nome dei due imprenditori italiani, dei più ricchi d'Italia, che vogliono acquistare l'intera quota della Juventus attraverso la Tether, la loro società di criptovalute. Hanno già in mano più del 10% delle quote, dopo le offerte fatte nel febbraio scorso, quando acquisirono il 5% della società, rilanciando e raddoppiando poi ad aprile.

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Come un fulmine a ciel sereno, in una fredda serata di un venerdì di dicembre, la Tether batte un colpo. La società di criptovalute torna a farsi sentire e lo fa per mano del CEO Paolo Ardoino che, attraversa i suoi canali social, annuncia dell'offerta ufficiale fatta alla Juventus per rilevare l'intero pacchetto azionario. Un comunicato clamoroso, per certi versi, perché neanche mezz'ora prima il portavoce di Exor, holding della famiglia Agnelli, aveva comunicato che non ci fosse in atto nessuna negoziazione per cedere neanche un'azione della Juventus. Insomma, sapevano già tutto e che la Tether avrebbe annunciato qualcosa in serata.
E così è accaduto, puntualmente, con Ardoino che promette addirittura l'investimento di 1 miliardo nelle casse della Juventus per rilanciarla ai piani alti del calcio internazionale. Ma il "fischio" di Tether non è poi così inatteso. La società di criptovalute, gestite dai miliardari italiani Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, aveva acquistato già una piccola quota della società, nello specifico il 5%, nel febbraio scorso. Quota poi alzata, superando la quota del 10% nel mese di aprile. All'epoca c'era stato anche un innalzamento del titolo della Juventus in borsa ma, in questo caso, l'annuncio dell'offerta è avvenuta a borse chiuse (almeno in Europa). E ora? La Tether sembra fare sul serio.
In attesa di capire gli sviluppi e se questa offerta possa incuriosire - quantomeno - Exor, andiamo a capire meglio chi è cosa fa questa società di criptovalute e chi sono gli imprenditori italiani che l'hanno fondata.

Chi è e cosa fa Tether?

È una società operante nel settore delle criptovalute. Tether ha sede a El Salvador, guidata da due imprenditori italiani. Il CEO è Paolo Ardoino e, tra i fondatori e più rilevanti membri dell’azienda, vi è anche Giancarlo Devasini, il 4° uomo più ricco d'Italia secondo la rivista Forbes. I due si sono specializzati in stablecoin: si tratta di criptovalute che hanno il proprio valore legato a una valuta classica (come il dollaro). Nel 2024 la società ha registrato utili per 5,2 miliardi di dollari nel primo semestre.
Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino sono rispettivamente il direttore finanziario e l’amministratore delegato di Tether. Possiedono rispettivamente il 47% e il 20% della società. Il patrimonio di Devasini è di 9,2 miliardi di dollari, e lo rende la quarta persona più ricca d’Italia. Quello di Ardoino è di 3,9 miliardi, e lo colloca al 23esimo posto in Italia.

Chi sono Devasini e Ardoino?

Giancarlo Devasini, nato a Torino nel 1964, si è laureato in medicina e ha fatto il chirurgo plastico nella prima parte della sua vita lavorativa. Dopo due anni di attività, infatti, è diventato un imprenditore nel campo dell’elettronica. Ha creato, così, un gruppo che ha superato i 100 milioni di euro di ricavi, vendendolo prima del 2008. Devasini ha poi acquistato Delitzia, società specializzata nella consegna del cibo a domicilio. E, infine, nel 2012, è entrato nel mondo delle criptovalute. Secondo il Financial Times, il giro d'affari iniziale era di piccola importanza. Cedeva, infatti, DVD e CD a 0,01 bitcoin (a 11 centesimi di dollaro) su un forum di criptovalute prima del suo ingresso in Bitfinex/Tether.
Paolo Ardoino, nato a Cisano sul Neva (provincia di Savona) nel 1984, ha studiato matematica applicata all'informatica all’Università di Genova, assumendo anche il ruolo di ricercatore in un secondo momento, avviando una startup di servizi tecnologici legati alla finanza a Londra dopo una prima esperienza a Lugano. È entrato in Bitfinex nel 2014 come sviluppatore, diventando successivamente chief technology officer. E, quindi, il suo ingresso in Tether. Nell'ottobre del 2023 è stato nominato Amministratore delegato della società.

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