Chivu dopo il derby Inter-Milan: “Troppe 4 sconfitte in 12 giornate. Sommer? Non punto il dito contro nessuno. Lautaro fuori? Scelta tecnica mia”
Pubblicato 23/11/2025 alle 23:50 GMT+1
SERIE A - Non è felicissimo Chivu dopo il derby e non potrebbe essere altrimenti visto il ko per 1-0 col Milan. Un'Inter che ha fatto tante cose buone, dice il tecnico romeno, ma che deve migliorare la percezione del pericolo. Non si possono raccogliere 4 sconfitte in 12 giornate, aggiunge l'allenatore che però non se la vuole prendere con Sommer dopo l'errore sul gol.
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Chivu raccoglie la quarta sconfitta in campionato. Il ko per 1-0 nel derby col Milan fa male, soprattutto per come è maturato. La partita l'ha fatta l'Inter, che ha creato più occasioni, ma i rossoneri l'hanno vinta con un'ottima transizione. Colpa della ripartenze che ha preso l'Inter? No, dice il tecnico dei nerazzurri. Anzi, precisa, "oggi ne abbiamo subite meno del solito". Non vuole puntare nemmeno il dito contro Sommer per l'intervento non efficacissimo, ma Chivu si preoccupa maggiormente della percezione del pericolo: "Bisogna fare qualche contrasto in più, spendere qualche giallo in più". Unica cosa positiva, a parte la prestazione, la classifica che resta corta.
Uno dei temi è stato quello legato a Lautaro Martinez, sostituito al 64'. Troppo presto? Chivu spiega che, in quel momento, voleva qualcosa in più in campo e si aspettava tanto da chi stava entrando dalla panchina. Una "normale" scelta tecnica, precisa.
Tante occasioni create, ma zero punti
Non c’è solo quanto abbiamo creato, c’è anche la prestazione, l’attenzione. Non abbiamo subito ripartenze, sapendo che i due davanti potevano metterci in difficoltà. L’unica volta che siamo andati col lancio lungo, abbiamo perso palla e subito gol. Il calcio è così, mi prendo la buona prestazione dei ragazzi, che ci hanno provato fino in fondo, malgrado la delusione per il gol subito e la gestione della frustrazione. Questo è lo spirito che vorrei vedere sempre. Poi quattro sconfitte in 12 giornate sono un po’ troppe. Ma la classifica per fortuna è corta e siamo lì. Dobbiamo gestire bene la frustrazione perché perdere una partita così può lasciare il segno. [Chivu a fine partita]
4 gol in contropiede su 11 tiri subiti: colpa anche di Sommer?
Non faccio analisi del genere, so cosa creiamo e i rischi che ci prendiamo. Sugli individui non vado, per me sono sempre i migliori. Per come li vedo ogni giorno non potrei mai venire qui e puntare il dito contro qualcuno, farlo vorrebbe dire sentire odore di fallimento. Siamo tutti dentro, nel bene e nel male. Potevamo fare meglio, sbloccarla noi, gestire meglio i momenti. Poi le statistiche sono quelle che sono, abbiamo il dovere di rialzarci perché mercoledì abbiamo una partita importante
L’Inter prende spesso gol in ripartenza. Cosa dovete fare per migliorare questo aspetto?
Per caratteristiche dei nostri giocatori siamo costretti ad attaccare con tanti uomini. Poi una squadra che ha qualità ti mette in difficoltà, ma stasera abbiamo subito un solo contropiede fatale e in generale abbiamo subito poco per i rischi che ci prendiamo in attacco. Bisogna percepire meglio il pericolo, fare qualche contrasto in più e spendere anche qualche cartellino giallo in più per non prendere ripartenze
Lautaro fuori al 64°, come mai?
Non posso cambiare i giocatori? Sta bene, poi è una mia scelta tecnica. I ragazzi della panchina danno il loro contributo, lo hanno fatto sempre in queste dodici giornate. La decisione è mia
Le parole di Marcus Thuram
Si fatica con le grandi? Non so spiegarmelo, con Chivu troveremo le soluzioni. Lui è bravo e ci dà consigli. Siamo a novembre, è vero che è una partita decisiva, ma ci sono tante altre partite. Come giochiamo noi, col possesso palla, dobbiamo essere bravi a non prendere i contropiede. Il Milan, come il Real Madrid, è la squadra più forte in Europa in contropiede. Abbiamo fatto una partita seria, siamo la strada giusta anche se non siamo contenti. Poi abbiamo affrontato una squadra con uno dei portieri più forti del mondo
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