Spezia in rimonta

Una stagione deludente per lo sport veneto che, dopo la retrocessione del Chievo, spera nel Verona per risollevare le sorti di un"annata difficile. E alla squadra di Ventura, nonostante la sconfitta, va riconosciuto almeno l"onore delle armi.

Partiti molto bene, infatti, i gialloblu hanno subito costretto gli avversari nella propria metà campo. Nonostante questo, complice anche la poca precisione al momento del tiro, è lo Spezia ad andare vicino al gol: è il 15' quando Guidetti prova il sinistro al volo da posizione tutt'altro che favorevole. Pegolo, forse troppo plateale, ma comunque efficace, ripara in angolo. L'aver sprecato una buona occasione da gol, fa momentaneamente saltare i nervi allo Spezia: il bruttissimo fallo a gambe unite di Fusco su Ferrarese ricorda la statistica secondo cui la squadra ligure risulta essere la più fallosa del campionato cadetto.

Saltano i nervi e saltano gli schemi: proprio dalla punizione per il precedente fallo arriva il gol del Verona. Batte Guarente, dormita della difesa spezzina, ne approfitta Sibilante che, di testa, a due passi dalla porta, insacca alle spalle di Santoni.

Pronta la risposta dello Spezia, Saverino si invola palla al piede verso l'area veronese, ma viene fermato irregolarmente da Silva. Guidetti si incarica della punizione, ma la barriera respinge.

E' comunque il Verona a far la partita. E' la mezz'ora quando Cutolo, su cross di Nieto, si trova solo davanti alla porta difesa da Santoni, ma sparecchia fuori. Passano i minuti, ma la storia non cambia: il Verona attacca, lo Spezia si difende provando a ripartire in contropiede. Tutto inutile, la difesa gialloblù è pressoché insuperabile. Il primo tempo finisce così, con il Verona giustamente in vantaggio e lo Spezxia che paga non poco la pesante assenza di Colombo.

Nel secondo tempo lo Spezia inserisce Fusco per Scarlato e Do Prado per Gorzegno nella speranza di trovare la chiave di lettura della partita. La mossa non sembra dare i suoi frutti; Il Verona però continua a sbagliare troppo. Anche il destro di Da Silva viene stoppato da Santoni.

La poca precisione del Verona tiene accese le speranze dello Spezia e quando, da buon brasiliano, Do Prado s'inventa un numero in area costringendo Turati al fallo da rigore limpidissimo tutto lo stadio esplode. Da dischetto parte lo specialista Saverino; trasformazione non perfetta ma efficace quanto basta per battere Pegolo alla sua sinistra. E' il 75'.

Le due squadre non demordono, il Verona vuole concretizzare la bella partita, mentre lo Spezia, ritrovato coraggio, prova a sfruttare l'effetto campo. Negli ultimi 10 minuti, infatti, la partita si infiamma. Fino al minuto 43' quando un siluro di Do Prado dai 30 metri chiude la partita. Lo Spezia, a cui va riconosciuto il merito di non essersi mai rassegnato, batte uno dei migliori Verona della stagione.