B Side: Hellas in formato super, l'Entella scopre Dany Mota Carvalho
Aggiornato 17/04/2017 alle 18:56 GMT+2
Nello speciale turno di Pasquetta (il 36°), l'Hellas vince 2-0 al Bentegodi sul Cittadella e approfitta del crollo casalingo dei ciociari al cospetto del Novara di uno scatenato Macheda. Bene il Carpi. Disco rosso per il Benevento in quel di Brescia. La Pro Vercelli ipoteca la salvezza espugnando Vicenza. Primo gol, tra i liguri di Chiavari, dell'attaccante lusitano-lussemburghese classe 1998.
La partita da incorniciare: Frosinone-Novara 2-3
Gara divertente condita da un Federico Macheda devastante. Piemontesi avanti proprio grazie all'ex United, che al 12' capitalizza al meglio una sponda di Galabinov. Quindi, due rigori piuttosto generosi, uno per parte: al 22' arriva la trasformazione del momentaneo 1-1 di Daniel Ciofani mentre, al 35', quella dell'attaccante ospite della nazionale bulgara. Nella ripresa, ciociari proiettati in avanti per riequilibrare il match e Novara letale in contropiede: al 64' Cinelli serve il pallone giusto a Macheda, che realizza la sua prima doppietta "italiana". L'ultima fu nel calcio inglese con la maglia del Birmingham City. Vale solo per gli almanacchi la rete che chiude l'incontro, quella di Mokulu, che approfitta di un'uscita a farfalle di da Costa e realizza il 2-3.
Un risultato d'oro per l'Hellas Verona, che aggancia proprio i ciociari al secondo posto a quota 62. Se la Spal - dopo la vittoria 2-1 nel lunch match contro il Trapani, vola al primo posto a +5 - la formazione di Pecchia può così insediarsi nuovamente nella zona riservata alle promozioni dirette. E lo fa con una vittoria "all'inglese", 2-0 sul Cittadella con le reti di Bessa (bordata al 16' su tocco di Luppi) e Pazzini, che all'81 chiude i conti sfruttando un'incertezza di Alfonso, sempre su conclusione dalla distanza dell'avanti italo-brasiliano.
Stesso risultato con cui il Carpi si consolida in zona playoff e inguaia un Bari, che sembra aver smarrito definitivamente la verve portata da mister Stefano Colantuono. Anche qui, la rete si gonfia una volta per tempo: prima con una clamorosa autorete di Tonucci e poi, al 69', con Jerry Mbakogu, a cui basta spingere in fondo al sacco un preziosissimo pallone giuntogli da una sgroppata di Lasagna.
Chi sale: il Brescia
E' una vittoria che pesa tantissimo - in chiave salvezza - quella delle Rondinelle sul Benevento (irriconoscibile): in apertura di gara, sugli sviluppi di un cacio d'angolo, il capitano dei sanniti Fabio Lucioni anticipa, di testa la conclusione di Andrea Caracciolo al minuto numero 8. Poi, tanto cuore dei giovani di Gigi Cagni, che sa - a differenza del predecessore Cristian Brocchi - come per salvarsi in Serie B non serva tanto il fioretto del bel gioco, quanto la "scimitarra" delle battaglie più dure, a guardia del reparto difensivo.
Ancor più di rilievo è un altro 1-0, quello con cui la Pro Vercelli di Moreno Longo ha espugnato il "Romeo Menti" di Vicenza: a decidere la contesa, al 59' è stato il tap in vincente di Gianmario Comi dopo il sinistro dal limite con cui Fabio Eguelfi aveva smascherato qualche limite di troppo, in fase di neutralizzazione, da parte del portiere macomerese del "Lane" Mauro Vigorito. Decimo risultato utile consecutivo per le Bianche Casacche: 5 vittorie e 5 pareggi, per 20 punti complessivi negli ultimi due mesi di campionato e quota 45 in classifica. I Leoni vercellesi sono ora a +7 dalla zona playout e a -6 da quella playoff. Male il Vicenza (che ha celebrato, con una speciale toppa sulla maglia, i cinque anni dalla tragica scomparsa di Piermario Morosini, al "Lane" dal 2007 al 2009 e, in seconda battuta, nel 2011): la classifica resta, al 19esimo posto, piuttosto traballante.
Chi scende: il Latina
Sempre più ultimo il Latina, che all'"Arechi" s'illude, al 40' grazie al tracciante dell'ex Crotone Pietro De Giorgio, ben imbeccato da Roberto Insigne. Nella ripresa, però, la Salernitana ribalta il match con i diagonali mancini di Rosina e Sprocati e sogna un incredibile ingresso nella zona riservata agli spareggi-promozione, che dista solo due lunghezze.
La storia da raccontare: Spal e Trapani, reginette del girone di ritorno
Alla vigilia della 36esima giornata, l'anticipo Spal-Trapani opponeva le due squadre che, nell'arco del girone di ritorno, avevano raccolto più punti, 28 i ferraresi, 25 i siciliani, che avevano chiuso l'andata all'ultimo posto a quota 12, prima di rendersi protagonisti di una risalita in classifica che ha dell'incredibile. La bontà del cammino delle due formazioni è stata testimoniata da un lunch match tirato e, allo stesso tempo, ben giocato. La formazione di Calori stava per realizzare il suo ennesimo miracolo dopo il vantaggio al 3' firmato Antonino Barillà (tiro deviato dalla distanza) ma si è dovuto arrendere, nel secondo tempo, all'insistenza del collettivo di semplici e agli assoli di Mirko Antenucci, che al 56' pareggia in lob (con palla deviata da Legittimo) e, al 77, ribalta il punteggio in girata, ben servito da Schiattarella. Nel finale, miracolo di Meret su Manconi, che evita il 2-2 e gioia incontenibile per i tifosi del "Mazza", sempre più proiettati verso la promozione diretta in Serie A.
I giovani di cui sentirete parlare: Ransford Selasi (Novara) e Dany Mota Carvalho (Virtus Entella)
Arriva da Obuasi, città dell'entroterra ghanese che ha dato i natali anche all'ex difensore di Chievo e Bologna John Mensah, Ransford Selasi - "martello" del centrocampo del Novara classe 1996 ha fatto ritorno oggi pomeriggio - nel delicato match di Frosinone - nello scacchiere titolare di mister Boscaglia. Si ispira a Kevin Prince Boateng e a Kwadwo Asamoah. Tra le sue doti più apprezzate ci sono la velocità e l'intensità. Il suo cartellino è di proprietà del Pescara - con cui conta già 39 presenze -, che lo ha scoperto nel 2013 e che, molto probabilmente, lo riporterà a casa durante l'estate per programmare il prossimo campionato, ormai certo in cadetteria. E', d'altra parte, uno dei profili "classici" dello stile zemaniano
Ma nel turno di Pasquetta, non può certo passare inosservato un altro prospetto decisamente interessante: l'ancor più giovane Dany Mota Carvalho, attaccante classe 1998 della Virtus Entella gettato nella mischia (al 67' al posto di Catellani) da mister Roberto Breda per sbloccare il confronto con la Ternana. Un'intuizione che ha portato ai frutti sperati, visto il diagonale con cui il portoghese - ma nato e cresciuto a Niederkorn, Lussemburgo - ha trafitto Aresti al minuto 76. Un'intuizione del club ligure, che lo ha scoperto la scorsa estate proprio nel calcio lussemburghese tra le fila dell'Union Titus Pétange. Il suo primo acuto in Serie B, tuttavia, non è valso i tre punti: nel finale di gara, infatti, i rossoverdi di Liverani riescono a strappare un ottimo punto esterno con l'1-1 realizzato in mischia dall'ex Lazio Diakité.
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