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In Serie A il 75% dei gol è straniero: nessuno nei top-5 tornei europei fa peggio. Un problema per l'Italia di Mancini

Michele Neri

Pubblicato 22/09/2022 alle 16:22 GMT+2

CALCIO – Abbiamo raccolto i dati sulle percentuali di gol stranieri nei migliori campionati d’Europa e la Serie A ha il numero più alto, dunque ha meno reti da giocatori della stessa nazionalità della lega. Una statistica preoccupante, se letta insieme alle dichiarazioni di Mancini che ha sottolineato la carenza di attaccanti. Come si esce da questo impasse?

Mancini: "Stupito da questa Italia, ma ci manca il gol"

I campionati si fermano ed è quindi il tempo di analisi più approfondite su quanto visto nelle prime giornate. In Serie A ci sono state alcune squadre che hanno sorpreso (Atalanta, Udinese, Napoli), altre che hanno deluso (Juventus, Inter su tutte). E ne abbiamo anche già parlato. In questo caso vogliamo spostare l’attenzione su un problema che ritorna, che non è così nuovo a dire il vero, e che è uno degli indici della crisi che il calcio italiano sta attraversando. Con l’aiuto del database di Transfermarkt, abbiamo calcolato il numero di gol stranieri e quelli segnati da giocatori autoctoni nei 5 migliori campionati d’Europa, a partire proprio dalla Serie A. Il dato mostra che l’Italia, in confronto a Spagna, Germania, Inghilterra e Francia, ha la percentuale più alta (74,8%) di reti segnate da calciatori di altre nazionalità, pur non essendo la competizione che sul numero di giocatori totali ha la % più alta di giocatori stranieri. In Serie A sono stati segnati 163 gol, escluse le autoreti, e per 122 di questi l’autore non è stato un italiano.

GOL STRANIERI - TOP 5 CAMPIONATI

CampionatoGol totaliGol stranieri% gol stranieri
Serie A16312274,8%
Premier League18713170,1%
Ligue 123614159,8%
Bundesliga1689958,9%
Liga1557749,7%
Si può osservare, quindi, che in tutti i campionati c’è un’alta partecipazione di stranieri nei gol. Solo La Liga ha sinora un sostanziale pareggio tra spagnoli e non. Tuttavia, il dato italiano è quasi anomalo, e dunque fa sorgere numerose domande sul livello dei calciatori italiani nel confronto con quelli di altre nazionalità. In Serie A ci sono altri numeri preoccupanti. 3 squadre non hanno al momento marcatori italiani: Torino, Bologna e il Milan campione d’Italia. E solamente 3 formazioni hanno in % più gol dagli italiani: Cremonese, Sassuolo ed Empoli. A cui possiamo aggiungere la Lazio che con le reti di Immobile (5) e Zaccagni (1) si ferma al 50%. Se si osservano, infine, i nomi degli italiani andati in gol, pochissimi sono attaccanti.

CLASSIFICA MARCATORI ITALIANI SERIE A DOPO 7 GIORNATE

NomeSquadraGol
ImmobileLazio5
FrattesiSassuolo2
BandinelliEmpoli2
S.BastoniSpezia2
UdogieUdinese2
PolitanoNapoli2
BarellaInter2
BaldanziEmpoli1
BonucciJuventus1
BerardiSassuolo1
BianchettiCremonese1
BonaventuraFiorentina1
Colombo Lecce1
GabbiadiniSampdoria1
ColpaniMonza1
SernicolaCremonese1
RaspadoriNapoli1
Valeri Cremonese1
BonazzoliSalernitana1
CandrevaSalernitana1
CaputoSampdoria 1
Cristante Roma1
LasagnaVerona1
MazzocchiSalernitana1
MandragoraFiorentina1
ParisiEmpoli1
PinamontiSassuolo1
ScalviniAtalanta1
SensiMonza1
ToloiAtalanta1
ZaccagniLazio1
Ritornando al discorso di prima, di centravanti c'è solo Immobile, e poi c’è Politano se si considera il reparto offensivo in toto. E’ forse per questo che Roberto Mancini ha richiamato il capitano della Lazio, quando sembrava invece essere uscito dal giro della Nazionale. Lo stesso CT ha pure confessato che c’è una carenza di attaccanti, aggiungendo che non è un problema da poco. In occasione delle ultime due sfide della fase a gironi di Nations League ha convocato 8 giocatori davanti, poi Politano è tornato a casa ed è stato sostituito da Gabbiadini. Tra questi ci sono nomi validi per il futuro, altri più rodati. Ma pochissimi sono titolari nei loro club e ancora meno quelli che giocano le coppe e ricoprono un ruolo da protagonista.

GLI ATTACCANTI CONVOCATI DA MANCINI

Matteo Cancellieri, classe 2002, alla Lazio ha raccolto 126 minuti in 8 presenze senza gol né assist dopo una stagione da riserva al Verona. E’ stato preso come vice Immobile, ma al momento Sarri l’ha provato solo come ala. E’ promettente ma forse non ancora pronto per esplodere. Gabbiadini, in sostituzione di Politano, aveva collezionato ottime prestazioni nella scorsa annata poi si è fermato per la lesione del legamento crociato. Quest’anno con Giampaolo sta subentrando (127 min. in 5 presenze), ha fatto un solo gol contro la Lazio, e la Samp è ultima.
Willy Gnonto, classe 2003, dopo l’esperienza molto positiva allo Zurigo, poche settimane fa si è trasferito al Leeds. Al momento ha giocato una sola partita, da titolare, ma con il Leeds U21. Abbiamo iniziato a conoscerlo con la convocazione in Nazionale della volta scorsa, aveva pure segnato contro la Germania. Grifo non è più una novità, ha 29 anni, ed è titolare nel Friburgo in Bundesliga, dove ha già segnato 3 reti, a cui bisogna aggiungere quella in Europa League. Di Immobile abbiamo già detto tante cose, ha 32 anni, Sarri lo ha messo sempre in campo dal 1’, in Serie A non l’ha mai fatto rifiatare, è uscito solo contro Feyenoord e Midtjylland, e i suoi gol sono già 5.
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Scamacca, classe 1999, si è trasferito al West Ham in estate per 36 milioni più bonus (cessione record per il Sassuolo), guadagna 3 milioni a stagione, ma al momento è la riserva di Antonio. Dunque, in Premier League è stato titolare solo contro l’Aston Villa, nelle altre è subentrato, e non ha ancora trovato la via del gol. Discorso diverso per la Conference League, dove gli è stato dato più spazio e ha pure segnato in 3 occasioni. Infine, ci sono i due napoletani Giacomo Raspadori (2000) e Alessio Zerbin (1999). Il primo è stato già impiegato più volte da titolare da Spalletti, complice anche l’infortunio di Osimhen. Un gol contro lo Spezia, uno contro i Rangers e tante risposte positive. E’ possibile che continuerà a giocare molti minuti anche quando tornerà il nigeriano. Zerbin, invece, è rimasto dopo il prestito al Frosinone. In Serie B ha avuto un impatto importante, con i partenopei è però una riserva: 97 min in 5 presenze, senza gol.

LA STAGIONE DEGLI 8 CONVOCATI

NomePresenzeMin. giocatiGol
Cancellieri (Lazio)81260
Gabbiadini (Samp)51271
Gnonto (Leeds)181*0
Grifo (Friburgo)108024
Immobile (Lazio)97755
Scamacca (West Ham)94103
Raspadori (Napoli)62652
Zerbin (Napoli)5970
*con il Leeds U21 (esclusi i numeri allo Zurigo)

CHI MANCA

C’è anche da dire che, oltre ad esserci delle lacune tra i giovani, in questa occasione particolare Roberto Mancini ha dovuto fare i conti con assenze pesanti. Berardi e Chiesa non erano convocabili per infortunio, Politano è stato mandato a casa, Lorenzo Insigne aveva problemi familiari altrimenti sarebbe stato chiamato (almeno così ha detto il CT). Altri esterni arruolabili non ce ne sono. Orsolini non ha mai fatto il salto di qualità ed è attualmente ai margini del Bologna e Sottil è un po’ acerbo. Seconde punte ci sarebbe Gianluca Caprari, che è stato in Nazionale la volta scorsa per via della stagione incredibile al Verona. In questo avvio di Serie A con il Monza non ha brillato (0 gol e 1 assist in 7 presenze), dunque comprensibile che non ci sia.
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Il parco attaccanti presenta alcuni nomi interessanti. Pinamonti, convocato a fine maggio poi rimandato a casa per problemi fisici, potrebbe portare dei gol. Anche se al Sassuolo sta facendo più fatica che ad Empoli, un po' per questione d'ambientamento un po' anche perché due pezzi da novanta come Berardi e Traoré sono fermi ai box. Belotti non era convocabile, essendo approdato alla Roma il terzultimo giorno del mercato e quindi in ritardo di condizione. Se dovesse ritornare a buoni livelli con Mourinho, sarebbe un’arma in più per Mancini. Ci sarebbe anche Bonazzoli, tra gli uomini copertina della salvezza della Salernitana. Ha perso un po’ la titolarità con l’arrivo di Piatek e Dia, da vedere come si evolverà questa situazione. Roberto Colombo e Sebastiano Esposito, ora all’Anderlecht, sono volti sui quali scommettere, al momento sono in Under 21. Infine, bisogna seguire l’impatto di Lorenzo Lucca all’Ajax. In questo avvio è sceso in campo solo 30 minuti. Al Pisa aveva iniziato molto bene poi si era spento totalmente, magari in Olanda farà il contrario: un lento adattamento e poi un’esplosione. Bene ma non benissimo, verrebbe da dire per Mancini e per un'Italia maglia nera d'Europa e alla disperata ricerca del bomber perduto.
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