Record dell'ora, Non solo Ganna: da Fausto Coppi a Francesco Moser, tutti i record (dell'ora) italiani
Pubblicato 08/10/2022 alle 22:38 GMT+2
RECORD DELL'ORA - Filippo Ganna ce l'ha fatta. Il verbanese è entrato ancor di più nella storia del ciclismo su pista, con un nuovo record dell'ora. 56,792 km la distanza completata dal corridore della Ineos Grenadiers che non solo ha battuto il record di Bigham, ma ha anche migliorato la miglior prestazione umana di Boardman. E Ganna diventa così il quinto record man italiano nella storia.
In principio c'erano molti dubbi. Non che Filippo Ganna non fosse in grado di battere il record dell'ora ma, magari, non proprio in questo momento. Soprattutto perché il verbanese non era uscito benissimo dal Mondiale in Australia, a completare un trend negativo partito ancora prima degli Europei. Invece, Ganna ha fatto qualcosa di eccezionale, battendo non solo il record di Bigham, trovando anche la migliore prestazione 'umana' sull'ora, che apparteneva a Boardman. Un 56,792 km che sarà davvero duro da battere. Un grande orgoglio per noi italiani... Con Ganna che diventa il 4° azzurro a conquistare il record dell'ora dopo Olmo, Coppi e Baldini. Poi c'è stato anche Francesco Moser, anche se l'UCI non l'ha omologato come record dell'ora.
Olmo, Coppi, Baldini: i tre record man italiani
Il record dell'ora è una disciplina, diciamo così, antichissima. Basti pensare che il primo record della storia fu quello James Moore, di 23,331 km, al Molyneaux Grounds di Wolverhampton. Magari non tutti conoscono James Moore, anche perché parliamo di un record del 1873. Avete capito bene, 1873, 149 anni fa. Il primo italiano a realizzare il record dell'ora fu invece Giuseppe Olmo che si spinse a 45,090 km al velodromo Vigorelli di Milano che era stato inaugurato solo 3 giorni prima. Parliamo del 1935. Qualche anno dopo anche il grandissimo Fausto Coppi si impegnò nel record dell'ora, completando la distanza di 45,798 km. E nel 1956 fu la volta di Ercole Baldini con la distanza di 46,394 km. Per Baldini, inoltre, fu un record molto particolare perché, all'epoca, era ancora un dilettante e non aveva ancora fatto il passaggio a professionista. Nello stesso anno vinse l'oro olimpico nella prova in linea a Melbourne, due anni dopo vinse anche il Mondiale in linea a Reims.
E Francesco Moser?
Francesco Moser ha migliorato per ben due volte il record dell'ora. Perché non l'abbiamo messo nella lista precedente? Una svista? No. Ufficialmente, quella di Francesco Moser è stata classificato come “miglior prestazione umana sull'ora” dalla UCI. Fino agli anni 2000, infatti, l'UCI continuava a cambiare regolamento da utilizzare sul record dell'ora, togliendo e rimettendo qua e là, molto volte senza un vero senso logico e tecnico. Basti pensare che sono stati annullati anche i record di corridori come Merckx (che poi gli fu comunque ridato), Indurain, Rominger, Boardman, Obree e altre atleti che erano specializzati nelle cronometro su strada. Questi portavano modifiche e innovazioni dal punto di vista aerodinamico che, inevitabilmente, erano cruciali per migliorare il record vigente.
Così fece anche Francesco Moser che fu il primo nella storia della “disciplina” ad utilizzare le ruote lenticolari oltre a un telaio con tubi d'acciaio ovale e manubrio Bullhorn (quello con le appendici). Moser fece un qualcosa di clamoroso, migliorando - 12 anni dopo - il record che stabilì Eddy Merckx (49.431 km). Prima Moser piazzò un fantastico 50,808 km il 19 gennaio 1984 e qualche giorno dopo si migliorò ancora. Si spinse fino a 51,151 km/h il 23 gennaio 1984 (il tutto a 32 anni). Moser tentò il record presso il velodromo di Agustín Melgar in Messico (a 333 metri sopra il livello del mare) là dove l'aveva realizzato lo stesso Merckx.
I record degli italiani
Corridore/Anno | Record |
Giuseppe Olmo (1935) | 45,090 km |
Fausto Coppi (1942) | 45,798 km |
Ercole Baldini (1956) | 46,394 km |
Francesco Moser (1984)** | 50,808 km |
Francesco Moser (1984)** | 51,151 km |
Filippo Ganna (2022) | 56,792 km |
**l'UCI non l'ha ufficilizzato per le innovazioni portate da Moser, non permesse all'epoca. Record classificati come "miglior prestazione umana sull'ora”;
Vittoria Bussi, la nostra specialista
A livello femminile siamo andati a segno, di recente, con Vittoria Bussi. Ciclista su strada ma, soprattutto, un'ottima pistard. Il primo tentativo l'aveva fatto il 7 ottobre 2017, con l'obiettivo di battere il 47,980 km di Evelyn Stevens. La Bussi si ferma però a 404 metri dal bersaglio, concludendo la misura di 47,576 km in quel di Aguascalientes in Messico. La Bussi ci riprova e fallisce ancora il 12 settembre 2018. In quel caso non riuscì nemmeno a finire l'ora, fermandosi dopo 40 minuti. Il giorno dopo è ancora in pista e trova il nuovo record del mondo, essendo la prima ad andare oltre i 48 km percorsi. 48,007 km per la precisione. Record però durato appena 17 giorni, perché arrivò Joscelin Lowden a piazzare la distanza di 48,405 km. Prima della Bussi, l'ultima italiana fu Maria Cressari che si spinse a 41,471 km nel 1972. Poi c'è anche Alfonsina Strada. Il suo record non è considerato ufficiale dall'UCI (vengono considerati ufficiali quelli fatti dal 1955 in poi), ma nel 1911 - tra le donne - il record se lo prese lei con la distanza di 37,192 km.
I record delle italiane
Corridore/Anno | Record |
Alfonsina Strada (1911)* | 37,192 km |
Maria Cressari (1972) | 41,471 km |
Vittoria Bussi (2018) | 48,007 km |
*l'UCI non l'ha ufficializzato. Sono validi solo quelli dal 1955 in poi in campo femminile;
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