Sonny Colbrelli fiuta il bis: una freccia rossa che mira al cuore del Brabante

Dove il ciclismo è sacro, ci sono 26 côtes da scalare in 205 chilometri da Leuven a Overijse: la Freccia del Brabante è la corsa che segna il passaggio delle Classiche del Nord dal pavé delle Fiandre ai sassi delle Ardenne. Siamo in Belgio dopo 8/9 successi della corazzata Quick-Step nelle Flanders Classics, però il campione del Brabante è italiano e si chiama Sonny Colbrelli: la freccia vincente dell’ultima edizione in volata sul traguardo vallone.

Un anno dopo, Colbrelli c’è e può contare su un gregario di lusso, Enrico Gasparotto, che è arrivato secondo nel 2016 ma soprattutto, da queste parti, ha vinto due volte la Amstel Gold Race oltre al podio di Liegi nel 2012. Occhi puntati sulla Côte du Schavei: 700 metri di pavé su pendenza media del 5.6%, da scalare quattro volte nel circuito finale che porta fino al traguardo.

Per vincere la Brabantse Pijl, si dev’essere veloci all’arrivo e resistenti su e giù dalle Ardenne. Ecco perché nell’albo d’oro degli ultimi dieci anni, dei corridori in attività, ci sono “classicisti” come Chavanel, Gilbert (2), Sagan e Petr Vakoc dopo la tripletta di Oscar Freire; ecco perché le assenze dell'Enfant du pays, il prode Gilbert, e del nuovo re del pavé - Sagan, incoronato a Roubaix - sono proprio una bella notizia per la Bahrain Merida di Sonny Colbrelli.

Certo che non mancheranno i rivali come i belgi Dylan Teuns (BMC), Tiesj Benoot e Tim Wellens di una Lotto Soudal a due punte, il sudafricano Daryl Impey (Scott), Bob Jungels (Quick-Step), Edvald Boasson-Hagen (Dimension Data), Bryan Coquard (Vital Concept) e perfino un connazionale: Enrico Battaglin capitano della Lotto Jumbo. Sta di fatto che Colbrelli ha un bis nella faretra: una freccia rossa che punta al cuore del Brabante.