Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Giulio Ciccone si prende La Bastille! Vittoria in solitaria a Grenoble. Vingegaard vince la generale

Pietro Pisaneschi

Aggiornato 11/06/2023 alle 15:41 GMT+2

GIRO DEL DELFINATO - Lo scalatore abruzzese della Trek Segafredo mette a segno un'azione strepitosa nell'ultima frazione e trionfa a Grenoble. In fuga insieme ad altri otto corridori, Ciccone fa il vuoto con uno scatto ai -20 km. Nella salita finale verso La Bastille, resiste al tentativo di Vingegaard che giunge secondo conquistando il Giro del Delfinato. Yates e O'Connor chiudono sul podio.

Ciccone scatenato, lo scatto decisivo ai -20! Anche Alaphilippe cede

Solo il futuro dirà se quella ottenuta oggi in cima alle aspre pendenze de La Bastille di Grenoble sia o meno la vittoria più bella della carriera di Giulio Ciccone. Certo, di arrivi in salita prestigiosi l'abruzzese se ne intende, ma quello do oggi sembra avere un sapore diverso. Rimandando il giudizio ai tempo che saranno, al momento è bene limitarsi a dire che quella odierna è la vittoria numero 10 in carriera, la prima al Giro del Delfinato e la terza in stagione. I numeri però non bastano da soli a descrivere l'azione messa a segno da Ciccone nell'ultima tappa di questa bella edizione del Delfinato, il miglior antipasto in vista del Tour de France che scatterà il prossimo 1° luglio. Che allo scalatore abruzzesse piaccia vincere da solo è risaputo. La stragrande maggioranza delle sue vittorie sono arrivate al termine di lunghe giornate in fuga. Mai però come oggi, Ciccone aveva mostrato un'autorevolezza tale da permettergli di mettersi dietro nomi del calibro di Jonas Vingegaard, Adam Yates, Ben O'Connor e il resto del gruppo.
picture

Ciccone da sballo! Fuga e vittoria in solitaria a Grenoble, rivivi l'arrivo

Andato in fuga insieme ad altri otto avventurieri dell'ultimo giorno, uno scatto secco ai -20 Km permettere al corridore della Trek Segafredo di lasciare sul posto Julian Alaphilippe e involarsi verso la vittoria. Per una volta, da dietro Vingegaard decide di azionare i propulsori con qualche attimo di ritardo lasciando campo libero a Ciccone che insiste nella sua azione e trionfa a Grenoble dopo aver domato le pendenze arcigne (mai sotto il 14% con punte anche la 20%) dell'ultima salita. Praticamente, un Mur de Huy con 700 metri di sofferenza aggiuntiva. Il danese però dà comunque spettacolo partendo da seduto e seminando subito Adam Yates, che si accontenta di gestire il suo secondo posto in generale proprio alle spalle del corridore della Jumbo-Visma, assoluto dominatore di questo Delfinato. Ma nella giornata che corrobora nuovamente il fatto che Vingegaard si presenterà alla Grande Boucle da favorito assoluto, c'è ampio spazio anche per Ciccone. L'abruzzese non andrà al Tour per fare classifica ma si dedicherà esclusivamente alla conquista della maglia a pois, ottenuta anche a questo Delfinato. Un obiettivo che, se dovesse mantenere questa condizione, per quello visto oggi sarebbe ampiamente alla sua portata.

L'ORDINE D'ARRIVO

1. G. CICCONE (Trek Segafredo)4H06'04"
2. J. VINGEGAARD (Jumbo-Visma)+23"
3. A. YATES (UAE Team Emirates)+33"
4. B. O'CONNOR (AG2R Citroen)+49"
5. G. MARTIN (Cofidis)+54"
6. J. HINDLEY (Bora Hansgrohe)+57"
7. R. MAJKA (UAE Team Emirates)+1'00"
8. J. HAIG (Bahrain Victorious)st
9. L. MEINTJES (Intermarché-Circus-Wanty)st
10. C. RODRIGUEZ ( Ineos Grenadiers)+1'03"

LA CLASSIFICA FINALE

1. J. VINGEGAARD (Jumbo-Visma)29h28'39"
2 A. YATES (UAE Team Emirates)+2'23"
3. B. O'CONNOR (AG2R Citroen)+2'56"
4. J. HINDLEY (Bora Hansgrohe)+3'16"
5. J. HAIG (Bahrain Victorious)+3'47"
6. G. MARTIN (Cofidis)+4'51"
7. L. MEINTJES (Intermarché-Circus-Wanty)+5'02"
8. T. TRAEEN (UnoX) +5'15"
9. C. RODRIGUEZ ( Ineos Grenadiers)+5'19"
10. J. ALAPHILIPPE (Soudal Quick Step) +5'37"

LA GARA: CICCONE FARO DELLA CORSA, CHE SOFFERENZA NEL FINALE!

L'ultima tappa del Giro del Delfinato 2023 prevede 5 salite prima della durissima ascesa de La Bastille, una delle attrazioni principali di Grenoble dov'è posto il traguardo odierno. Vingegaard, sicuro della sua maglia gialla e protetto da tutta la Jumbo-Visma, si prende il lusso di lasciare andare in fuga Julian Alaphilippe (7° in generale a quasi 3 minuti e 50 di distacco) insieme ad altri 8 corridori tra i quali figurano anche gli italiani Matteo Trentin e Giulio Ciccone. Victor Campenaerts prova a difendere la sua maglia a pois di miglior scalatore passando per primo ai GPM (Col de Pinet e Col des Mouilles) ma sarà una difesa infruttuosa. Le cose iniziano a farsi interessanti quando, sotto la spinta proprio di Giulio Ciccone, si avvantaggia un gruppetto comprensivo anche di Tiesj Benoot, lasciato in libera uscita da Vingegaard, Clement Champoussin e, come detto, Julian Alaphilippe, che vorrebbe festeggiare il suo compleanno con una vittoria.
Nel gruppo della maglia gialla, sotto la spinta di Ineos Grenadiers e Jumbo-Visma, perdono intanto contatto Mikel Landa e Richard Carapaz. L'ecuadoriano arriverà al traguardo addirittura con oltre mezzora di ritardo. Benoot transita per primo in vetta al Col du Granier e al Col du Cucheron. Jonathan Castroviejo, evaso dal gruppo all'inseguimento, raggiunge i 4 di testa. Con il gruppo in pericoloso avvicinamento, durante l'ascesa verso il Col de Porte, Giulio Ciccone decide di scattare portandosi dietro il solo Julian Alaphilippe. Il francese si mantiene a ruota senza collaborare e, al secondo scatto dell'abruzzese ai -20 km, perde definitivamente contatto. Ciccone allora scollina per primo al GPM, prendendosi poi diversi rischi nella lunga discesa che anticipa la salita finale.
picture

Ciccone scatenato, lo scatto decisivo ai -20! Anche Alaphilippe cede

Lo scalatore della Trek arriva ai piedi dell'ascesa verso la Bastille con 30" di vantaggio sullo spagnolo Pedredo, gettatotisi all'inseguimento solitario, e quasi un minuto sul gruppo in testa al quale si è messa l'UAE Team Emirates. Ciccone dosa le forze sulle pendenze durissime della salita finale continuando però a credere nell'impresa. Da dietro, il gruppo riprende Pedrero, piantantosi letteralmene. Mentre Ciccone transita sotto la flamme rouge, Vingegaard entra in azione aumentando l'andatura da seduto. Come accaduto anche sulla Croix de Fer, Adam Yates riesce a resistere solo un paio di pedalate prima di mollare. La caccia è allora aperta. Davanti Ciccone, dietro Vingegaard. Stavolta però, l'azione del danese sembra essere partita in ritardo. Il vantaggio dell'abruzzese si mantiene costante. Vingegaard non guadagna mentre Ciccone perde anche gli occhiali lungo la salita. Sul traguardo allora, si limita ad alzare le braccia al cielo. Tanto basta per suggellare il trionfo. Secondo arriva Vingegaard che chiude il Delfinato con 2'23" su Yates (terzo all'arrivo e secondo in generale) e 2'56" su Ben O'Connor (quarta a La Bastille e terzo in generale). Oltre alla vittoria di tappa, grazie agli ultimi due GPM conquistati, Ciccone indossa anche la maglia a pois di miglior scalatore. Che sia di buon auspicio in vista del Tour?
picture

Vingegaard fa paura: stacca Adam Yates e gli altri da seduto

RIVIVI LA TAPPA ON DEMAND

WEEKEND OF CHAMPIONS SU DISCOVERY+

Sabato 10 e domenica 11 giugno sarà un weekend imperdibile da vivere con tutte le emozioni di Eurosport, Discovery+, Eurosport.it e i nostri social. Il weekend of Champions con le finali del Roland Garros, la 24 Ore di Le Mans e il ritorno della Ferrari, il Giro del Delfinato, la UCI Mountain Bike World Series, Ocean Race di Vela, i playoff di Basket di Serie A, Golf col PGA Tour, MotoGP, e ovviamente anche la finalissima di Champions League tra Inter e Manchester City. Non perderti nemmeno un momento su Eurosport.it e Discovery+.
picture

Vingegaard ma dove vai? Lavora per Laporte, ma finisce in un sandwich e rischia grosso

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo