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Miracolo Brambilla! Tappa e maglia rosa ad Arezzo: tiene Nibali, crolla Dumoulin

Fabio Disingrini

Aggiornato 14/05/2016 alle 18:48 GMT+2

Gianluca Brambilla trionfa in solitaria sul traguardo dell'ottava tappa del Giro d'Italia, quella delle strade bianche che strappano la maglia rosa a Dumoulin, delineando una nuova classifica generale di cui l'italiano della Etixx-Quickstep è nuovo leader (Nibali quinto a 45"). Brambilla vince ad Arezzo con un minuto e 6" di vantaggio su Montaguti e 1'27 su Moreno Moser: un podio tutto italiano!

Gianluca Brambilla erobert das Rosa Trikot

Credit Foto AFP

AREZZO - Quando sotto il monumento a Ferdinando III di Lorena vedi sbucare un corridore blu cobalto, con un sorriso svelato dallo sforzo, capisci che Gianluca Brambilla sta vivendo il suo giorno (sportivo) più bello da quando ha scelto le dueruote. Sul traguardo più spettacolare di questo Giro d'Italia, in ascesa dalla porta medievale di Arezzo, il lecchese della Etixx-Quickstep ha già fatto il vuoto fra salite, discese e strade bianche, per vincere alla maniera dei grandi. Tappa e maglia rosa: un capolavoro che irradia la corsa d'Italia con 5 nostrani nei primi dieci - Brambilla, Montaguti (+1'06), Moser (+1'27), Venter (+1'28), De Marchi (+1'33) - e un podio tricolore per la prima volta da Jesolo 2015 quando Sacha Modolo vinse in volata su Nizzolo ed Elia Viviani. Eccola, l'unica nota stonata di questo bellissimo sabato italiano: il velocista della Sky fuori tempo massimo all'arrivo, il suo Giro finisce qui, quello rosa di Gianluca Brambilla, uomo di fango e fatica sulle strade delle classiche del Nord, è appena iniziato.
Un uomo in fuga per 166 chilometri dei 186 km. che dividono Foligno e Arezzo. Scendendo da Assisi, con Brambilla c'erano altri 12 attaccanti fra cui gli italiani Montaguti, De Marchi, Moser, Berlato e il compagno di squadra Matteo Trentin. Merita una menzione speciale Trentin se i battistrada riescono a conservare un margine di circa 4 minuti fino alla salita finale di Alpe di Poti, un Gran premio di seconda categoria lungo 8,6 chilometri, di cui seimila metri su strada bianca. É sulle massime pendenze al 14% che la coppia AG2R (Kadri/Montaguti) attacca i compagni di fuga, è sul fondo sterrato che Brambilla deputa il rilancio sui pedali per l'impresa, in picchiata fino alla Foce di Scopetone, ultimo chilometro in salita, "53 in canna" e flame rouge. I sampietrini di via Ricasoli gli ricordano certe côtes delle Fiandre e il pavé della Roubaix. L'apprendistato è finito, Ferdinando III placet, Guido Monaco impugna lo spartito: è la ballata di Brambilla signore d'Arezzo.
Dietro si fa un'altra corsa ed è ancora lo sterrato dell'Alpe di Poti a chiedere il fondo agli uomini di classifica, con Alejandro Valverde all'attacco della (ex)maglia rosa di Tom Dumoulin. Nibali e Chaves rispondono all'Embatido, Landa e Dumoulin si staccano, ma mentre il basco saprà risalire d'andatura sulle pendenze più morbide dell'ultima scalata, l'olandese finisce al gancio, stremato da una strada bianca così estranea alle sue proprietà. Sul traguardo, dal sesto posto a 1'41 da Brambilla, Valverde Kruijswijk Landa Chaves e Ilnur Zakarin strappano 3 secondi a Nibali e Rafal Majka; in classifica generale Zakarin ha 23 secondi di ritardo da Brambilla, Kruijswijk è terzo a +33", poi Valverde (+36") e Vincenzo Nibali (+45") davanti a Chaves, Uran, Majka, Pozzovivo (+54") e Mikel Landa, che chiude la nuova top-ten davanti a Tom Dumoulin (+1'05). Domani la crono del Chianti e un altro spettacolo della natura sulle strade del Giro d'Italia.
Video: il trionfo ad Arezzo di Gianluca Brambilla
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Gianluca Brambilla vince ad Arezzo e si prende la maglia rosa

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