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Tim Wellens, il talento sboccia in salita; Dumoulin guadagna su Nibali

Fabio Disingrini

Aggiornato 13/05/2016 alle 10:52 GMT+2

Uno dei migliori talenti del nuovo ciclismo belga, Tim Wellens della Lotto-Soudal, vince la sesta tappa del Giro d'Italia a Roccaraso (Aremogna), il primo traguardo in salita della Corsa Rosa che costa a Vincenzo Nibali 21 secondi di distacco da Dumoulin. Fuglsang (Astana) limita i danni scattando sull'olandese per l'abbuono del secondo posto (+19"), terzo Zakarin, quarto Dumoulin a +1'22

Wellens siegte in Montréal vor Yates und Costa

Credit Foto SID

Venticinque anni freschi, enfant prodige del ciclismo belga, già vincitore dellle ultime due edizioni dell'Eneco Tour e di una frazione della Parigi-Nizza la scorsa primavera, quarto posto al Giro di Lombardia nel 2014, fra i migliori della Sanremo 2015 e dell'ultima Bastogne-Liegi: Tim Wellens vince la sua prima tappa di un grande giro sul traguardo di Aremogna. E come Diego Rosa al País Vasco, anche Wellens stacca le scarpette e alza la bici al cielo sulla linea d'arrivo: cifra distintiva di un ciclismo giovane, moderno e scalpitante. Finalmente.
Primo arrivo in salita, primo vaglio per chi è venuto al Giro per vincerlo: un traguardo, quello di Roccaraso, dove hanno alzato le braccia Coppi, Hinault e Moreno Argentin... E che oggi premia Tim Wellens al termine di una tappa breve da Ponte (157 km.), ma con una quarantina di chilometri in pendenza già nella prima parte fino al Gpm di Bocca della Selva (18 km. alla media del 5%). Due Gran premi della montagna di seconda categoria, l'ultima scalata da Castel di Sangro fino al traguardo di Roccaraso: 17 chilometri stratificati in 6 km. di salita costante (7/9%), una spianata in falsopiano di quasi quattromila metri e infine altri 7 chilometri irregolari in doppia cifra fino al rifugio di Aremogna, 1572 metri.
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Belgian cyclist Tim Wellens rides in a breakaway in the last climb during the sixth stage, a 157km ride from Ponte to Roccaraso, during the 99th Giro d'Italia, Tour of Italy, on May 12, 2016.

Credit Foto AFP

La fuga al traguardo si forma dopo il primo Gpm, a circa sessanta chilometri dall'arrivo quando Laurent Didier (Trek), Pim Lightart e Tim Wellens della Lotto-Soudal agganciano Eugert Zhupa (Willier) e Alessandro Bisolti (Nippo-Fantini), battistrada reduci della prima ora di corsa. Il gruppo avalla la fuga dei cinque che accumulano un vantaggio di 9 minuti a trenta chilometri dall'arrivo. Giro all'arrivo: a 16 chilometri dal traguardo, scatta Didier in risposta all'Astana che si mette in andatura all'imbocco del Gpm, mentre la Giant stoppa la squadra di Nibali in protezione di Dumoulin. E' il momento di Wellens, che allunga sui compagni di fuga e guadagna mezzo minuto in falsopiano mentre Nibali manda Fuglsang in avanscoperta (in coppia con Siutsou) e Valverde risponde mettendo la Movistar in testa al gruppo.
VIDEO - Tim Wellens vince la sesta tappa del Giro
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L’impresa di Tim Wellens nel primo arrivo in salita del Giro

Nibali vuole dare il primo graffio e scatta a 2,5 chilometri dal traguardo, Dumoulin gli risponde sui pedali e lo stacca di rilancio con Ilnur Zakarin della Katusha (vincitore l'anno scorso a Imola). Wellens non si prende più, la maglia rosa nemmeno, quarta dietro a Fuglsang e Zakarin, con 7 secondi di vantaggio su Chaves, 11" su Uran e Rafal Majka, 14" su Valverde e 21 secondi su Nibali e Mikel Landa. Attenzione a Siutsou, già vincitore al Giro (Bergamo 2009) e in Trentino da gregario del Team Sky, oggi capitano della Dimension Data e a soli 2 secondi da Dumoulin insieme a Domenico Pozzovivo. Due outsider di lusso, un vincitore di tappa con le stimmate del campione: sono i verdetti del primo arrivo in salita.
VIDEO - Giro d'Italia: 6 tappe indimenticabili
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