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Yates stacca tutti, vince a Sappada e fa tris al Giro: crollo di Aru, male Froome

Marco Castro

Aggiornato 20/05/2018 alle 20:13 GMT+2

La maglia rosa attacca due volte: prima a 18 km dal traguardo e poi a 17, il secondo scatto è quello buono. Restano al palo tutti i migliori, Aru cede definitivamente e va in difficoltà anche Froome. Per l'inglese della Mitchelton è il terzo successo in questa corsa rosa dopo il Gran Sasso e Osimo.

Simon Yates (Mitchelton-Scott)

Credit Foto Getty Images

Cannibale. Solo così si può definire Simon Yates per quello che sta combinando al Giro d’Italia 101. L'inglese della Mitchelton Scott trionfa anche a Sappada, questa volta sferrando l'attacco decisivo a 17 km dal traguardo e dando un'altra botta, anche morale, a tutti i rivali per la classifica generale. Una vittoria di classe e di forza per lui, che approccia la settimana decisiva della sua prima corsa rosa da padrone, fin qui, incontrastato. Lopez e Dumoulin completano il podio, regolando il gruppetto con Pozzovivo, Pinot e Carapaz. 41 secondi di ritardo per loro. Aru crolla già sul terzultimo Gpm di giornata ed esce definitivamente di classifica. Di nuovo in difficoltà Chris Froome, dopo il trionfo sullo Zoncolan: l'inglese si fa sorprendere in discesa e non ha la gamba per rientrare in salita, cedendo alla fine più di un minuto e mezzo dal vincitore.

L'ordine d'arrivo della 15^ tappa

1. Simon YATES (GBR)Mitchelton Scott4h37'56''
2. Miguel Angel LOPEZ (COL)Astana+41''
3. Tom DUMOULIN (NED)Team Sunwebst
4. Domenico POZZOVIVO (ITA)Bahrain Meridast
5. Richard CARAPAZ (ECU)Movistarst
6. Thibaut PINOT (FRA)FDJst
7. Alexandre GENIEZ (FRA)Ag2R+1'20''
8. Davide FORMOLO (ITA)BORA Hansgrohest
9. Pello BILBAO (ESP)Astanast
17. Chris FROOME (GBR)Team Sky+1'32''

Fugone a scoppio ritardato

Anche oggi la pianura è grande assente sul percorso affrontato dalla carovana. E i 4000 m di dislivello, con 4 Gpm, invogliano gli uomini-fuga a provare l’attacco da lontanissimo. Nei primi chilometri ci provano in tanti tra cui Poels, Conti e anche Fabio Aru. Ma il gruppo, tanto per cambiare, vola a velocità altissime e i tentativi falliscono uno dopo l’altro. Ci vogliono 70 km e il Gpm di Passo Mauria, vinto da Quentin Jauregui, per far decollare il fugone, composto da 24 corridori. Tanti nomi di spessore a dare credibilità all’attacco: da Diego Ulissi (UAE Emirates) a Giovanni Visconti (Bahrain Merida), passando per Alessandro De Marchi (BMC), Gianluca Brambilla (Trek Segafredo) e Giulio Ciccone (Bardiani). Il loro vantaggio ondeggia tra i due e i tre minuti.

Subito selezione nel gruppo

La pioggia e il freddo rendono la gara più cruda. Giulio Ciccone ha la gamba migliore di tutti tra i fuggitivi e sull’impegnativo Gpm di Passo Tre Croci il suo forcing mette in crisi molti degli attaccanti. Solo Cherel, Dayer Quintana, Denz e in un primo tempo Nielands resistono. Ma il gruppo maglia rosa è lì. Michael Woods (Education First) fa la sparata e impone una selezione pesante nel plotone dei migliori, dove restano solo una trentina di corridori. Il canadese si lancia all’inseguimento dei battistrada, mentre Ciccone vince senza problemi il Gpm.
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Fabio Aru, Giro d'Italia

Credit Foto Imago

Ahi Aru

Nella lunga discesa verso Auronzo di Cadore, resa più infida dalla strada bagnata, il duo Ag2R Cherel-Denz riesce ad avvantaggiarsi tirando a tutta. Ma prima Quintana e poi la coppia Ciccone-Visconti si riportano sulla testa della corsa, formando un quintetto alla base del Gpm di Passo di Sant’Antonio. Appena la strada torna a impennarsi, Ciccone riprende il suo ritmo e solo Denz riesce a tenere il suo passo. Ma la notizia arriva dal gruppo maglia rosa. Fabio Aru si stacca improvvisamente, iniziando il suo personale calvario quando mancano 33 km al traguardo e per un attimo si pensa possa anche ritirarsi. Arriverà a 19 minuti dal vincitore. Intanto Tom Dumoulin prova a saggiare la condizione dei big, mettendo un suo uomo a tirare. Restano in 22 nel plotoncino dei migliori.
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Yates: "Ho agito d'istinto, ora c'è la crono: spero di mantenere il gap"

Lopez allunga in discesa, Yates se ne va in salita: è tris

Miguel Angel Lopez si mette in testa nella discesa dopo il Gpm e la sua azione mette in rete un pesce grosso: Chris Froome. L'inglese non rientrerà più. Sulla salita di Costalissoio il primo a partire è George Bennett, poi arriva la prima rasoiata di Yates. I big si riportano sulle ruote dell’inglese, ma al secondo attacco della maglia rosa non risponde nessuno. Mancano 17 km al traguardo e finisce anche l'avventura di Ciccone e Denz. Si forma un quintetto all'inseguimento del britannico, con Pinot, Pozzovivo, Dumoulin, Lopez e Carapaz. Ma mentre Yates vola, dietro si fatica a trovare un accordo e la maglia rosa guadagna secondi preziosi. La scalata verso Sappada si trasforma in un'altra cavalcata trionfale per il leader della classifica, che firma il suo personalissimo tris al Giro 101 dopo le tappe del Gran Sasso e di Osimo.

La classifica generale

1. Simon YATES (GBR)Mitchelton Scott65h57'37''
2. Tom DUMOULIN (NED)Team Sunweb+2'11''
3. Domenico POZZOVIVO (ITA)Bahrian Merida+2'28''
4. Thibaut PINOT (FRA)FDJ+2'37''
5. Miguel Angel LOPEZ (COL)Astana +4'27''
6. Richard CARAPAZ (ECU)Movistar +4'47''
7. Chris FROOME (GBR)Team Sky+4'52''
8. George BENNETT (NZL)LottoNL Jumbo+5'34''
9. Pello BILBAO (ESP)Astana+5'59''
18. Davide FORMOLO (ITA)BORA Hansgrohe+9'56''
Lunedì è in programma il terzo giorno di riposo per la carovana, in vista della settimana decisiva. Momento buono per i big della generale per pensare a come rovesciare la dittatura di Simon Yates, fin qui davvero impeccabile. Si ripartirà martedì con la fondamentale cronometro Trento-Rovereto.
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Sul podio fa festa sempre Simon Yates: 3a vittoria di tappa per la maglia rosa

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I momenti chiave della 15a tappa: bene Ciccone, splendido Yates, malissimo Aru

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