Giro d'Italia 2019: Vince Zakarin, Polanc resta in rosa! Nibali ci prova, Roglic risponde
Aggiornato 24/05/2019 alle 23:01 GMT+2
Zakarin vince sul traguardo di Ceresole Reale, staccando Nieve nel finale. Landa giunge 3° e guadagna qualche posizione di classifica. Tra i big sventolano bandiera corsa Yates e Miguel Angel Lopez, mentre Nibali non riesce a staccare Roglic.
Il duello Nibali-Roglic si rinnova. Sono loro a giocarsi il Giro visto l’ennesimo crollo di Yates, che chiude in lacrime, e le noie di Miguel Ángel López che accusa un problema meccanico proprio sul più bello. A vincere è Ilnur Zakarin che arriva da solo sul traguardo di Ceresole, davanti a Nieve e Landa, conquistando anche qualche posizione in classifica. Polanc tiene la maglia rosa, Nibali è comunque 5° a 4'09'' con Roglic che risponde presente, del suo passo, senza strafare. A chiudere la top 10 è Miguel Ángel López, poi Formolo che è 13°.
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28 corridori in fuga: i big piazzano i loro uomini in vista di un attacco
Tanti attacchi in avvio di tappa: la fuga buona parte dopo quasi un’ora di corsa, con 28 corridori all’attacco tra cui Ciccone, Brambilla e Mollema della Trek, Antonio Nibali e Pozzovivo della Bahrain, Cataldo, Zeits e Izagirre dell’Astana, Zakarin, Geoghegan Hart, Gallopin, il solito De Gendt, Tolhoek (compagno di squadra Roglic) e la coppia Nieve-Juul Jensen (compagni di squadra di Yates). Geoghegan Hart, però, finisce per terra ed è costretto al ritiro, mentre il gruppo maglia rosa tiene la fuga a 2’30’’.
Astana a tutta: ma i big rientrano in discesa
Sul Pian del Lupo ecco che l’Astana accelera l’andatura in gruppo con Pello Bilbao, con Polanc che abdica. Nibali e Roglic restano senza compagni di squadra, mentre Yates ha a disposizione ancora Lucas Hamilton e Chaves. Tra i big ci sono anche Majka, Landa, Sivakov e Hugh Carthy (la maglia bianca di questo Giro). Al termine della discesa però gli ‘staccati’ hanno la possibilità di rientrare nel gruppo dei big, prima dell’inizio della salita di Ceresole.
I big aspettano e Zakarin trova il successo. Nibali ci prova, Roglic risponde
All’inizio del GPM i fuggitivi hanno solo 30’’ di margine, ma le squadre dei big si marcano e perdono l’occasione di lottare per la tappa: con Astana e Movistar a mangiarsi le mani per Miguel Ángel López e Landa. Nieve, Mollema, Ciccone e Zakarin restano in testa da soli con Ciccone (nuova maglia azzurra) a fare un grande lavoro per Mollema, ma l’olandese si spegne subito. Ci si gioca tutto tra Zakarin e Nieve, con il russo a vincere con un attacco a poco più di un km dalla fine. Tra i big è di nuovo lotta serrata con Landa e Majka che riescono a sganciarsi dal gruppo dei big, mentre perdono contatto Simon Yates - che subisce un nuovo crollo - e Miguel Ángel López che ha un problema meccanico. Nibali prova ad allungare il gruppo dei migliori, ma Roglic rimane attaccato senza troppi problemi. L’ultimo a mollare è Sivakov che conquista la maglia bianca del Giro. López arriva a 4'19'', Polanc resiste a 4'39'' che resta in rosa, infine Yates che chiude a 5 minuti di ritardo.
L'ordine d'arrivo
1. Ilnur ZAKARIN (Katusha Alpecin) 5h34'40''; 2. Mikel NIEVE (Mitchelton Scott) +35''; 3. Mikel LANDA (Movistar) +1'20''; 4. Richard CARAPAZ (Movistar) +1'38''; 5. Bauke MOLLEMA (Trek Segafredo) +1'45''; 6. Rafal MAJKA (Bora Hansgrohe) +2'07''; 7. Primoz ROGLIC (Jumbo Visma) +2'57''; 8. Vincenzo NIBALI (Bahrain Merida) +2'57''; 9. Pavel SIVAKOV (Team Ineos) +3'34''; 10. Davide FORMOLO (Bora Hansgrohe) +3'50''; 11. Miguel Ángel LÓPEZ (Astana) +4'19''; 15. Jan POLANC (UAE Emirates) +4'39''; 17. Simon YATES (Mitchelton Scott) +5'00''
La classifica generale
1. Jan POLANC (UAE Emirates) 54h28'59''; 2. Primoz ROGLIC (Jumbo Visma) +2'25''; 3. Ilnur ZAKARIN (Katusha Alpecin) +2'56''; 4. Bauke MOLLEMA (Trek Segafredo) +3'06''; 5. Vincenzo NIBALI (Bahrain Merida) +4'09''; 6. Richard CARAPAZ (Movistar) +4'22''; 7. Rafal MAJKA (Bora Hansgrohe) +4'28''; 8. Mikel LANDA (Movistar) +5'08''; 9. Pavel SIVAKOV (Team Ineos) +7'13''; 10. Miguel Ángel LÓPEZ (Astana) +7'48''; 12. Simon YATES (Mitchelton Scott) +8'14''; 13. Davide FORMOLO (Bora Hansgrohe) +8'44''
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