Giro d'Italia - Da Pogacar a Girmay: i 10 record da battere in questa edizione. Numeri, curiosità, statistiche

Ci siamo! Alla vigilia dell'edizione n° 107 andiamo a vedere quelli che sono i record che possono essere battuti quest'anno. Abbiamo fatto una lista di 10 record che attendono di essere infranti, tra quelli più probabili e quelli davvero improbabili. Anche perché, con Pogacar in giro, è difficile pensare che si possa battere il record di corridore più vecchio a portare la maglia rosa a Roma. E chissà se lo sloveno, avendo sostanzialmente campo libero, riuscirà a ritoccare qualche record che resta in vigore da tantissimi anni o si terrà qualche energia in prospettiva, visto il sogno di vincere il Tour de France nella stessa stagione. In corsa anche Domenico Pozzovivo che, dovesse fare anche un km, eguaglierebbe invece il record di partecipazioni al Giro d'Italia. Peccato che non possa superarlo, considerando che a fine stagione appenderà la bicicletta al chiodo. Ma andiamo a vedere nel dettaglio tutti i numeri da superare in questa Corsa Rosa e chi, effettivamente, potrà entrare nel Guinness dei primati.

STARTLIST COMPLETA | PERCORSO GIRO 107 | ALBO D'ORO

18. Come le partecipazioni al Giro d'Italia dell'indimenticato Wladimiro Panizza. 18 volte al Giro, di cui 16 conclusi, con all'attivo anche un 2° posto nel 1980 alle spalle di Bernard Hinault. Domenico Pozzovivo eguaglierà questo record, partecipando al 18° Giro d'Italia della sua carriera. Non proverà, però, a battere qusto record perché ha già annunciato il suo ritiro dalle competizioni a fino anno. Il lucano ha sempre stupito tutti... Ci ripenserà?

34 anni e 180 giorni. Gli anni di Fiorenzo Magni quando, a sorpresa, vinse il Giro d'Italia nel 1955. Sia per l'età, sia perché riuscì a mettersi alle spalle Fausto Coppi (13'' di ritardo) e Gastone Nencini, i due grandi favoriti alla vigilia di quel Giro. C'è qualcuno che può battere questo record? Abbiamo parlato di Domenico Pozzovivo... Ma i corridori che partiranno a caccia del miglior piazzamento possibile sono Damiano Caruso (36 anni e 228 giorni), Michael Woods (37 anni e 228 giorni) e Geraint Thomas (38 anni e 1 giorno). Possibile che vincano il Giro? Poi con Pogacar in corsa... Ma Geraint Thomas ha chiuso al 2° posto lo scorso anno, venendo sorpassato da Roglic solo nella crono finale. Roglic che, peraltro, è diventato il quinto più vecchio a conquistare il Giro dopo la scorsa edizione.

In maglia rosa da Venaria Reale a Roma? Quello del “mi faccio tutto il Giro in rosa” era un progetto di Remco Evenepoel nella passata stagione, anche se il belga si ritirò dal Giro dopo la crono di Cesena (in maglia rosa) che peraltro vinse. Visto la conformazione della tappa di Venaria Reale, Pogacar può subito conquistare la maglia rosa e, perché no, portarla a Roma. In passato ci sono riusciti solo quatto corridori, l'ultimo Gianni Bugno (nel 1990, da Bari a Milano). Prima di lui Eddy Merckx (1973), Alfredo Binda (1927) e Costante Girardengo (1919).

Pogacar si presentò al mondo con una straordinaria tripletta al Tour de France 2020 (anche se aveva già fatto podio alla Vuelta 2019). In quella edizione della Grande Boucle, oltre alla maglia gialla strappata a Roglic nella crono di La Planche des Belles Filles, conquistò anche la maglia bianca di miglior giovane e la maglia a pois di miglior scalatore. Da quest'anno, non essendo più un Under 25, Pogacar non gareggia più per la maglia bianca. Può comunque prendersi 3 maglie? Oltre alla rosa, ci sarebbero la blu della classifica scalatori e la ciclamino della classifica a punti. Dovesse farcela, sarebbe una prima volta dal 1968, quando Eddy Merckx impose la sua tripletta anche al Giro d'Italia. Vediamo se Pogacar avrà voglia di cannibalizzare questo Giro d'Italia.

No, aspetta. La classifica a punti per un corridore che fa classifica generale? È vero, la classifica a punti viene vinta - solitamente - da un uomo che partecipa alle volate e ai traguardi volanti, ma è capitato diverse volte che un corridore di classifica vincesse anche la maglia del leader della classifica a punti. È successo a Joaquim Rodríguez nel 2012, Alberto Contador 2011, Denis Menchov nel 2009 e tanti altri prima di loro...

Sono 3 i corridori che in carriera hanno vinto il Giro d'Italia dopo essere stati il “miglior giovane” nelle edizioni precedenti. Roberto Visentini nell'86, Franco Chioccioli nel '91 e, l'ultimo, Pavel Tonkov nel '96 dopo essere stato il miglior giovane nel 1992 e nel 1993. Una cosa che potrà riaccadere? Nella startlist abbiamo un corridore che ha vinto, non tanto tempo fa, la maglia bianca. È Juan Pedro López della Lidl Trek: 10° nella generale del 2022, anno in cui vinse la classifica giovani. Quest'anno punta alla classifica e a un piazzamento migliore del 10° posto di due anni fa. Ma fin dove si può spingere?

Con la tappa vinta a Jesi due anni fa, scrisse una pagina di storia. Parliamo di Biniam Girmay che batté van der Poel sul traguardo di Jesi prima di doversi ritirare (la sera stessa) per essersi sparato il tappo della bottiglia di Prosecco in faccia durante le premiazioni. In quel caso non fu comunque un record, perché già in passato un corridore africano fu capace di vincere una tappa al Giro d'Italia (Alan Van Heerden che conquistò la Chieti-Pesaro al Giro 1979). Ma mai nessun africano ha indossato la maglia rosa. Questo sì che sarebbe un record. Vale per l'eritreo Girmay, così come per i connazionali Henok Mulubrhan e Amanuel Ghebreigzabhier, e per Stefan de Bod (Sudafrica).

Nel 1927 Alfredo Binda conquistò la classifica generale del Giro d'Italia, ma non si fermò a quello. Vinse la bellezza di 12 (sulle 15 tappe in programma in quell'edizione). Non lasciò neanche alle briciole ai propri avversari. Quello fu il secondo Giro conquistato da Binda, che vinse fino al 1929. Poi fu addirittura pagato per non partecipare all'edizione del 1930. Perché vinceva troppo... Fu pagato 22.500€ per non presentarsi. Pogacar riuscirà a vincere così tante tappe? Colui che ci è andato più vicino è stato Alessandro Petacchi che vinse 9 tappe al Giro d'Italia 2004.

8. Le tappe vinte consecutivamente da Alfredo Binda al Giro 1929, il quarto giro conquistato da Binda in carriera. Un dominio così clamoroso, tanto che - proprio dopo quell'edizione - gli fu chiesto di non partecipare. Nessuno più è riuscito ad infilare una striscia del genere. Costante Girardengo aveva fatto qualcosa di simile nelle edizioni precedenti. Chi c'è andato più vicino, tra virgolette, sono le 5 vittorie consecutive di Learco Guerra nel 1934 o le 4 tappe di fila di Vito Taccone nel 1964. Parliamo comunque di altri tempi.

Il record di Paolo Tiralongo, che durava dal 2015, è caduto proprio nella scorsa edizione. All'ultima tappa. Col successo di Roma, Mark Cavendish è diventato il corridore più vecchio a conquistare una tappa del Giro d'Italia. Il britannico aveva 38 anni e 16 giorni. Possono battere questo record solo due corridori: Simon Geschke (38 anni e 52 giorni) e Domenico Pozzovivo (41 anni e 156 giorni).

Abbiamo parlato del record del corridore più 'vecchio' a vincere il Giro d'Italia. Ma il più giovane? Fu Fausto Coppi nel 1940, che vinse il suo primo Giro d'Italia a 20 anni e 268 giorni. C'è qualcuno che può battere questo record? Obiettivamente no, ma c'è un certo Giulio Pellizzari (20 anni e 165 giorni) della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè che lo scorso anno chiuse al 2° posto il Tour de l'Avenir (il Tour de France 2023). Sicuramente proverà a fare qualcosa di importante.

Lo abbiamo tenuto per ultimo anche perché, al netto della superiorità di Pogacar, sarà difficile riuscire a superare questo record. Quello di distacco tra 1° e 2° classificato. Nella storia fu Alfonso Calzolari a piazzare questo record, ma parliamo anche del 1914. Vinse quell'edizione del Giro con 1 ora, 57 minuti e 26 secondi di vantaggio su Pierino Albini. Ma quello fu proprio il Giro dei record: solo 8 corridori arrivati a Milano sugli 81 partiti, o ancora la tappa più lunga di sempre (430 km da Lucca a Roma) o la tappa col maggior tempo di percorrenza (19h20'47" nella Bari-L'Aquila). Altri tempi. Dal 2000 ad oggi, il distacco record tra 1° e 2° classificato è stato quello del Giro d'Italia 2006. Ivan Basso vinse con 9'18'' sullo spagnolo José Enrique Gutiérrez. Gilberto Simoni, che chiuse il podio, addirittura a 11'59''.

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Il Giro d'Italia 2024 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su smarthpone e tablet.

Per questa edizione 2024 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore del Giro d'Italia che guadagnerà circa 265 mila euro, anche se siamo ancora molto lontani rispetto al montepremi che offre il Tour de France. 11 mila euro al vincitore di ogni singola tappa, 20 mila euro al supercombattivo. Ecco il montepremi completo.

*comprende sia il premio UCI, sia quello RCS comprensivo di tutti gli sponsor

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