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Giro d'Italia, torna l'Intergiro? Cos'è e perchè se ne parla. Su alcune mappe è presente un traguardo volante aggiuntivo

Pietro Pisaneschi

Aggiornato 19/04/2024 alle 22:05 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Nella prossima edizione della Corsa Rosa potrebbe tornare una delle vecchie classifiche accessorie, quella dell'Intergiro. Presente dal 1989 al 2005, la Classifica Intergiro prendeva in considerazione solo i tempi fino a metà tappa. Nel 2024 potrebbe tornare in una nuova veste con il Traguardo Intergiro voluto da uno sponsor. In alcune mappe delle tappe è già presente.

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C'era una volta l'Intergiro con la sua maglia azzurra e i suoi leader, alcuni dei quali diventati corridori di culto e tra le biglie più ambite sulle spiagge italiane degli anni 90. Se Abraham Olano o Michele Bartoli erano già occupati, potevi ripiegare su quelle di Fabrizio Guidi, Massimo Strazzer o Dimitri Konyshev ed essere comunque soddisfatto. La Classifica Intergiro è stata fino al 2005 una delle tante graduatorie accessorie del Giro d'Italia.
Accanto alla maglia rosa della classifica generale, c'era anche quella ciclamino per la classifica a punti, quella verde di miglior scalatore, quella bianca di miglior giovane e appunto quella azzurra dell'intergiro. Poi dal 2006 niente più intergiro. Segno dei tempi e del ciclismo che stava cambiando ma adesso sembra essere tornato di moda e dunque potrebbe trovare nuova vita e nuova forma al prossimo Giro d'Italia.
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CHE COS'ERA LA CLASSIFICA INTERGIRO

Nel 1989 al Giro d'Italia ci sono diverse novità. A Mira, in Veneto, un velocista della Del Tongo di nome Mario Cipollini centra la prima storica vittoria al Giro D'Italia dopo due secondi posti a Mantova e Roma dietro al baffuto Urs Freuler. Seguiranno altri 41 successi nella Corsa Rosa per il Re Leone. Non solo, ma a Prato arriva anche il primo sigillo al Giro di Gianni Bugno che l'anno successivo indosserà la maglia rosa dalla prima all'ultima tappa. Quel Giro 1989 vinto da Laurent Fignon segna anche l'esordio della Classifica Intergiro che animerà i tratti centrali della Corsa Rosa per una quindicina d'anni. Il primo a vincere la maglia azzurra fu lo sloveno della Carrera Jure Pavlic.
Voluta da Carmine Castellano, direttore del Giro, la Classifica Intergiro voleva rendere la corsa maggiormente interessante fin dal km 0. Circa a metà percorso di ogni tappa era posto un traguardo volante e i tempi fatti registare al suo passaggio valevano per la classifica speciale. Il leader dell'Intergiro indossava la maglia azzurra. Era una classifica adatta ai fuggitivi dei primi km ma anche a quei corridori meno resistenti o che non riuscivano a mantenere lucidità fino al traguardo. A voler essere cattivi, poteva anche essere una classifica per chi voleva durare fatica ma solo per metà tappa. Così, esagerando, chi alla fine delle tre settimane vinceva l'intergiro era come se avesse trionfato in un mezzo Giro d'Italia. Il record di vittorie della Classifica Intergiro appartiene a Fabrizio Guidi, velocista toscano, con tre successi. C'è anche chi ha indossato la maglia azzurra dalla prima all'ultima tappa. Nel 1997, Dimitri Konyshev detto Dima dominò la classifica intergiro dal piazzale del Casinò di Venezia fino a Milano per 22 intertappe. Scattava nei pressi del traguardo volante, fermava il cronometro che più gli interessava e poi si rialzava avendo nel mirino quello specifico obiettivo, piuttosto remunerativo a seconda dello sponsor. L'ultimo a vincere la maglia azzurra è stato Stefano Zanini, primo italiano tra l'altro a trionfare all'Amstel Gold Race. L'ultimo esperimento fu nel 2006 quando si tentò la via di una classifica combinata ben presto abortita.

L'INTERGIRO TORNA AL GIRO D'ITALIA 2024?

A distanza di quasi vent'anni la Classfica Intergiro sembra poter tornare al prossimo Giro d'Italia al via il 4 maggio da Venaria Reale. In alcune mappe delle tappe presenti sul sito della Corsa Rosa è presente un'icona con una lettera I verde che segnala un Traguardo Intergiro. Il primo è segnalato dopo 104 km della prima frazione in Corso Moncalieri a Torino. Un altro è segnato a Capitignano, all'imbocco della salita verso Croce Abbio, durante l'8ª tappa che si conclude a Prati di Tivo. Al momento, non tutte altimetrie e cronotabelle delle tappe riportano il traguardo intergiro. Uno degli sponsor del Giro però (Sara Assicurazioni), in un comunicato del 6 marzo scorso, informa di aver rinnovato la partnership con RCS, società organizzatrice della Corsa Rosa, e di aver pensato alla "reintroduzione di un grande classico". Sempre nel comunicato si legge di un Traguardo Intergiro "solitamente posto tra i 50 e i 60 km dall’arrivo che mette in palio giornalmente un premio in denaro, un trofeo appositamente disegnato e un Corso di Guida Sicura per l’atleta che transiterà per primo sotto l’arco dedicato". Non più a metà percorso dunque ma in punti più vicini al traguardo. Non resta che attendere notizie ufficiali da parte del Giro d'Italia per capire se ci sarà una specifica classifica, a tempo o a punti, e una maglia dedicata. Con l'azzurro che adesso già identifica il miglior scalatore del gruppo, quell'icona sulle mappe del Giro con la I colorata di verde potrebbe suggerire la reintroduzione di un altro grande classico ossia quella maglia verde che una volta premiava il miglior scalatore e che adesso identificherebbe il corridore che ha voglia di lottare, ma solo fino ad un determinato punto della corsa.
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