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Giro dei Paesi Baschi - Pogacar si lamenta: "Nessuno ha collaborato per riprendere Roglic"

Luca Stamerra

Aggiornato 10/04/2021 alle 23:05 GMT+2

GIRO DEI PAESI BASCHI - Pogacar distribuisce le colpe al termine della tappa di Arrate, puntando il dito contro un uomo della Ineos Grenadiers che ha fatto il buco in discesa (là dove è partito Roglic) e contro i suoi 'compagni' di avventura nel gruppo dietro che non hanno collaborato per andare a riprendere Roglic. Pogacar è riuscito comunque a prendersi il 3° posto nella generale.

Pogacar sul traguardo di Arrate inseguito da Vingegaard - Giro dei Paesi Baschi 2021 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Pogacar non è per nulla soddisfatto per come è andata l'ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi, con la classifica conquistata da Primoz Roglic che ha sfilato la maglia gialla a McNulty. Lo sloveno dell'UAE Emirates non è riuscito a rimontare sul connazionale che è stato protagonista di una giornata a dir poco perfetta, mentre la strategia del team emiratino non ha pagato. Anzi. Pogacar distribuisce un po' di colpe per il mancato aggancio a Roglic: colpa di un corridore della Ineos se hanno perso tempo in discesa e, soprattutto, nessuno gli ha dato una mano nell'inseguimento successivo.
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Abbiamo perso in discesa? Colpa della Ineos

Ci aspettavamo che le cose sarebbero andate in maniera diversa. Quando la Astana si è messa davanti abbiamo perso posizioni e si è creato un buco a causa di un corridore della Ineos-Grenadiers. A quel punto era troppo tardi per chiudere. Con Marc Hirschi abbiamo provato a tornare sotto, ma era il momento più complicato, con quella salita così ripida, che non era la più adatta per McNulty. Poi è diventata una corsa per il 3° posto nella generale. È stata una giornata dura e ho provato a lottare fino alla fine
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Non era una tappa per McNulty

Sapevamo che questa tappa non sarebbe stata adatta a Brandon, quindi quando ha iniziato a fare fatica gli ho chiesto se voleva che restassi con lui o potevo andare. Sarebbe stato diverso se tutti fossimo stati insieme, ma con Roglic e altri corridori davanti bisognava prendere quella decisione. Perdere in discesa in quel modo è un po’ frustrante, ma fa parte del ciclismo. Non potevamo farci niente, eravamo in posizione perfetta in cima alla salita. Forse potevamo rischiare qualcosa in più, ma perché rischiare troppo in discesa? Abbiamo provato a chiudere, poi c’era la salita poco adatta a Brandon. Ci abbiamo provato, ma è andata così
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Nessuno mi ha aiutato

Questa è stata sicuramente una delle tappe più dure che ho mai fatto, mentalmente e fisicamente. Quando non vieni aiutato in un gruppetto di 5-10 corridori, né in salita, né in discesa, né in pianura, è un momento difficile, perché ti rendi conto che perdi tempo e non puoi far niente. Ma in salita sono andato bene e sono abbastanza felice della mia prestazione

Le parole di David Gaudu

Giornate così non capitano mille volte in una carriera. Sin dall’inizio ho sentito che stavo benissimo, mentre intorno a me c’erano corridori che attaccavano da tutte le parti. Mi sono concentrato, ho cercato di restare calmo e paziente, ma sapevo che dovevo inseguire. Movistar e Astana hanno fatto la corsa, poi quando ho visto che in quella discesa c’era anche Roglic mi sono concentrato su lui e Valverde. Poi, quando ci siamo ritrovati in tre, mi son detto che era un po’ presto, ma non volevo avere rimpianti e sono andato avanti. Sapevo che Roglic non si sarebbe giocato la vittoria di tappa, ce lo ha detto sin dalla discesa, quindi mi sono concentrato sul successo di tappa, sapendo che me la giocavo con Carthy. Ho dato tutto nella salita per staccarlo, Roglic poi mi ha ribadito che la tappa non gli interessava e ho potuto salire col mio ritmo
Penso che oggi sia stata una giornata perfetta, la migliore della mia carriera sinora. La vittoria più bella per me, con una concorrenza così elevata in una corsa così importante e su un arrivo come questo. Sono felicissimo di questo successo e penso che in vista delle Ardenne sia davvero incoraggiante. Ora bisogna restare concentrati e con i piedi per terra, continuando a lavorare duramente
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Le parole di Alejandro Valverde

È stata una tappa durissima, gli scatti sono iniziati appena dopo la partenza. Mi dispiace non essere riuscito a rimanere con Roglic in salita, questo avrebbe cambiato tutto. Nel finale mi sono sentito meglio, ma ormai era troppo tardi. Comunque è stata una settimana molto bella e mi ha fatto piacere rivedere il pubblico sulle strade
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Le parole di Esteban Chaves

Non erano salite adatte a me, ma sono riuscito comunque ad andare forte. In questa settimana sono migliorato giorno dopo giorno e sono contento di essere riuscito a conquistare la top 10. Devo ringraziare la squadra perché mi è sempre stata accanto. Non è arrivata la vittoria di tappa a cui puntavamo, ma credo che possiamo essere entusiasti lo stesso poiché siamo stati protagonisti in questo Giro dei Paesi Baschi

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