Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Peter Sagan, un'altra volta il Giro delle Fiandre alla svolta della carriera

Fabio Disingrini

Pubblicato 06/04/2019 alle 09:41 GMT+2

Peter Sagan non è più la copertina delle Classiche, non è più campione del mondo, non è più il favorito del Fiandre, ma già nel 2016 questa corsa (la prima Classica Monumento vinta dal campione slovacco) ha siginificato un punto di svolta.

Peter Sagan al Giro delle Fiandre 2018

Credit Foto Getty Images

Peter Sagan non è più la copertina delle Classiche, non è più campione del mondo, non è più il favorito del Fiandre. Un anno dopo, è tutto cambiato: Alaphilippe conquista l'Italia (Strade Bianche, Milano-Sanremo, 2 tappe alla Tirreno-Adriatico), Valverde porta in giro la maglia iridata e la corazzata Deceuninck Quick-Step già prenota i Monumenti del Nord. Casomai chi azzarda un pronostico fuori dal Wolfpack, che al Fiandre schiererà almeno 3 capibranco (Jungels, Gilbert e Zdenek Stybar), dice i due nuovi fenomeni venuti dal ciclocross: Wout van Aert e Mathieu van der Poel.
E Sagan? C'è chi diceva che si stesse tenendo per la Sanremo, ma poi in via Roma è sceso dal podio fallendo lo sprint. Chi crede che sia iniziata la sua lenta conversione alle corse a tappe, ma proprio non potrà mai vincere un grande giro. Chi dice che è in crisi e questo sì che invece piace a Peter: perché 3 anni fa, prima di trionfare al centesimo Fiandre, aveva centrato “solo” la Gand-Wevelgem e come oggi - fallita la sua maledetta Sanremo, quasi condannato a vincerla - era stato messo in forte discussione.
picture

Giro delle Fiandre 2016: Peter Sagan trionfa alla centesima edizione vincendo la sua prima Classica Monumento.

Credit Foto Getty Images

Vero che non alza le braccia dal Tour Down Under di gennaio (unica vittoria stagionale) e la Campagna del Nord non è partita bene, fra i problemi meccanici di Harelbeke e una giornata no alla Gent-Wevelgem. Certo però che il Fiandre del 2016 è stato il suo primo Monumento e la Ronde potrebbe segnare un’altra magnifica svolta. Qui dove è diventato uomo dopo aver palpato una miss sul podio di Oudenaarde (2013), ma nemmeno s’è privato dell’impennata sul traguardo del centenario (2016), dove è caduto sul pavé del Kwaremont (2017) e per una volta s’è sfogato con la sua squadra (2018) che non può competere con la Quick-Step.
picture

Giro delle Fiandre 2017: Peter Sagan è campione in carica ma cade sull’Oude Kwaremont, compromettendo la sua corsa e quella di Greg Van Avermaet.

Credit Foto Getty Images

Eppure se si parla di talento puro, di classe e nobiltà di ruota, solo Alaphilippe gli può essere comparato, ma il francese al Fiandre non ci sarà. Ancora Sagan correrà da solo ma non più contro tutti, perché le ruote battezzate tra i Muri fiamminghi saranno quelle dei corridori blu. Con il trionfo alla Parigi-Roubaix, fatto pace con il Tour, senza più niente da dimostrare, ma col pensiero fisso di riprendersi la maglia iridata, il Fiandre di Sagan può essere l’inizio di una terza carriera: quella calma, matura e superba della consacrazione sulla strada del mito.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità