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Italia in lutto per Felice Gimondi. Le lacrime di Merckx: “Questa volta perdo io”

Stefano Dolci

Aggiornato 16/08/2019 alle 22:06 GMT+2

La morte di Felice Gimondi ha scosso il mondo del ciclismo, dello sport e l’Italia intera. Uomini di sport, rivali, politici, ciclisti del passato e del presente attraverso i social spendono parole per ricordare un grandissimo: “Un colpo durissimo”.

Felice Gimondi insieme a Marco Pantani sul podio del Tour de France nel 1998, Getty Images

Credit Foto Getty Images

La notizia della morte di Felice Gimondi ha scosso il mondo del ciclismo, dello sport e l’Italia intera. Appassionati di ciclismo, campioni del passato e del presente, rivali, uomini di sport, politici di ogni schieramento in questa serata triste dedicano parole commosse per ricordare il campionissimo bergamasco. Un mito di cui andare fieri. Ecco le testimonianze più belle che partono dal arcirivale di una vita, quell’Eddy Merckx incredulo davanti a questa notizia straziante.

Merckx "Questa volta perdo io"

Stavolta perdo io. Perdo prima di tutto un amico e poi l'avversario di una vita. Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l'un contro l'altro, ma siamo diventati amici a fine carriera. L'avevo sentito due settimane fa così come capitava ogni tanto. Che dire, sono distrutto. Felice è stato prima di tutto un grande uomo, un grande campione, purtroppo ce lo hanno portato via. E' una grande perdita per il ciclismo. Mi vengono in mente tutte le lotte che abbiamo fatto insieme... Un uomo come Gimondi non nasce tutti i giorni, con lui se ne va una fetta della mia vita. E' stato tra i più grandi di sempre" [Eddy Merckx all’agenzia Ansa]

Gianni Motta: "Un colpo durissimo"

E’ un colpo durissimo che mi lascia senza parole. Eravamo nemici sempre, ma c'era grande rispetto per l'uomo, per l'atleta e per il rivale. Con lui e ne va un pezzo della storia d'Italia e anche della mia. Eravamo entrambi nati poveri e siamo cresciuti a forza di colpi sui pedali. Eravamo rivali, litigavamo. Una volta lo chiamai e gli dissi basta litigare, Felice, pensiamo solo a correre". [Gianni Motta all’agenzia Ansa]

Bugno: "Una mancanza che lascia stupiti"

È una grave mancanza che lascia stupiti, non ci aspettavamo questa notizia. Ricordo un grande campione che non ha mai fatto parlare o cercato di mostrarsi al pubblico, è sempre stato schivo, è un campione che ha fatto la storia del ciclismo italiano. La rivalità con Merckx? Certamente senza il belga avrebbe vinto di più, ma ha avuto comunque la fortuna di diventare tra i più grandi della storia del ciclismo. Non parlava molto se non con i fatti ed ha sempre espresso le sue opinioni senza clamori [Gianni Bugno all’Italpress]

Fondriest: "Gimondi-Merckx come Coppi-Bartali"

Felice è stato uno dei grandi del ciclismo mondiale. Avrebbe vinto molto di più ma sulla sua strada ha incontrato Eddy Merckx. Gimondi-Merckx era un po’ come la grande sfida Coppi-Bartali
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