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Buongiorno amici di Eurosport e benvenuti alla diretta scritta della Liegi-Bastogne-Liegi, la Decana della Classiche che chiude la stagione primaverile delle grandi gare di un giorno! Un saluto da Marco Castro

Liegi-Bastogne-Liegi
Uomini | 28.04.2019
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Marco Castro

Aggiornato 28/04/2019 alle 18:09 GMT+2


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163 km all'arrivo, 6 minuti e mezzo tra la fuga e il gruppo. Ci avviciniamo a Bastogne.
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Gli 8 attaccanti hanno superato la Roche-en-Ardennes, resta 10 côte.
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In 104 edizioni, la prima nel 1892, è il Belgio a fare la voce grossa nell'albo d'oro con 58 successi. I padroni di casa, però, hanno vinto una sola volta nel nuovo millennio (Gilbert nel 2011). Segue l'Italia, che ha vinto questa corsa 12 volte: Carmine Preziosi (1965), Silvano Contini (1982), Moreno Argentin (1985, 1986, 1987, 1991), Michele Bartoli (1997, 1998), Paolo Bettini (2000, 2002), Davide Rebellin (2004), Danilo Di Luca (2007).
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Temperature rigide sulla corsa.
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Il gruppo, tirato dalla Lotto Soudal, sta cominciando a ridurre il gap (8 minuti abbondanti ora). A breve il primo strappo, la Côte de la Roche-en-Ardennes.
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I battistrada hanno percorso la prima ora di gara a 38 km/h di media. Il loro vantaggio è superiore ai 10 minuti.
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Mentre il gruppo procede a velocità rilassata, prende largo la fuga. Ne fanno parte 8 uomini: Julien Bernard (Trek-Segafredo), Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ), Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), Jérémy Maison (Arkéa-Samsic), Lilian Calmejane (Direct Energie), Kevin Deltombe (Sport-Vlaanderen) e Mathijs Paaschens e Kenny Molly (Wallonie-Bruxelles). Il loro vantaggio è già vicino ai 7 minuti, mentre da dietro provano a scattare altri corridori.
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L'amore di Vincenzo Nibali per la Doyenne è palpabile fin dal suo esordio tra i professionisti. Lo Squalo ha sfiorato questa corsa nel 2012 (2°), ma non ha mai smesso di crederci.
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L'Italia perde subito un pezzo: si è ritirato FABIO FELLINE (Trek Segafredo).
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La novità più importante nel percorso di quest'anno è l'assenza della Côte de Saint-Nicolas, strappo di 1400 metri al 7,6% di media e con punte del 13%, spesso teatro di attacchi decisivi vista la sua vicinanza al traguardo.
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VIA! La corsa è ufficialmente decollata. E, come era normale attendersi, ci sono già i primi tentativi di fuga. Tra gli altri c'è anche Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert).
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L'ultimo a firmare è Philippe Gilbert, vincitore dell'ultima Roubaix e primo alla Liegi nel 2011.
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Tante nuvole e PIOGGIA alla partenza di Liegi. Il maltempo potrebbe rendere la corsa ancora più dura.
Un anno fa finì così, con Bob Jungels protagonista di un'azione strepitosa e l'arrivo in solitaria ad Ans.
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Anche l'Italia vuole essere protagonista e il nome di riferimento è sempre quello di Vincenzo Nibali. Reduce dal 3° posto al Tour of the Alps e da sempre affascinato da questa corsa (2° nel 2012). C'è Alberto Bettiol, trionfatore al Fiandre e voglioso di rimettersi in mostra. Si giocheranno le loro carte anche Diego Ulissi (3° alla Freccia Vallone), Davide Formolo, Alessandro De Marchi e Enrico Gasparotto. Oltre a questi sei, sono in gara altri 11 azzurri: Cesare Benedetti, Damiano Caruso, Antonio Nibali, Davide Villella, Enrico Battaglin, Salvatore Puccio, Andrea Pasqualon, Fabio Felline, Giulio Ciccone, Nicola Conci e Manuele Mori.
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Capitolo favoriti: in una stagione fin qui magica e segnata tra le altre cose dal successo alla Freccia Vallone, il favorito numero 1 è ancora una volta Julian Alaphilippe. Ma oltre al francese la concorrenza è davvero agguerrita. Da Jakob Fuglsang, protagonista fin qui nelle Ardenne e in grande forma, ad Alejandro Valverde, che insegue il recorddi 5 successi di Merckx alla Doyenne. E poi Romain Bardet e Michal Kwiatkowski, già sul podio in questa gara, Michael Matthews, Tom Dumoulin, Daniel Martin e Greg Van Avermaet. Non c'è il campione in carica Bob Jungels.
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Credit Foto Getty Images

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A differenza dell'ultima edizione, l'arrivo non sarà in salita. I corridori meno veloci, dunque, saranno costretti ad anticipare l'azione per avere chance di vincere la Doyenne.
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Ecco l'elenco delle 11 côtes. 1 Côte de la Roche-en-Ardenne (2.800 metri al 6,2%), 2 Côte de Saint-Roch (1.000 metri all'11,2%), 3 Côte de Mont-le-Soie (1.700 metri al 7,9 %), 4 Côte de Wanne (3.600 metri al 5,1 %), 5 Côte de Stockeu (1.000 metri al 12,5 %), 6 Côte de la Haute-Levée (3.600 metri al 5,6 %), 7 Col du Rosier (4.400 metri al 5,9 %), 8 Col du Maquisard (2.500 metri al 5 %), 9 Côte de la Redoute (2.000 metri al 8,9 %), 10 Côte des Forges (1.300 metri al 7,8 %) e 11 la Côte de la Roche-aux-Faucon (1.300 metri all'11 %). La prima verrà affrontata a 181 km alla fine, l'ultimo a 15 km dall'arrivo).
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È la Decana delle Classiche, la Doyenne, giunta alla 105esima edizione. Il percorso 2019 prevede 256 km e 11 côtes, gli strappi che da sempre caratterizzano questa gara. Sono 175 i corridori al via, facenti parte di 25 squadre. Le 18 World Tour più le professional Direct Energie, Sport Vlaanderen, Vital Concept, Team Arkéa Samsic, Cofidis, Wanty – Gobert e Wallonie Bruxelles.
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Credit Foto Eurosport

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Il via ufficiale è stato dato alle 10.30 mentre la diretta tv sarà visibile su Eurosport 1 (canale 210 di Sky) e Eurosport Player dalle ore 14. Commento di Luca Gregorio e Riccardo Magrini.