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Dossier Demare: la "foto traino" è un falso, ma i dati Strava della Cipressa accendono molti dubbi

Fabio Disingrini

Aggiornato 10/05/2016 alle 10:17 GMT+2

La coda polemica sul vincitore della Milano-Sanremo trova fondamento nel file di Arnaud Demare sull'app Strava, con molti riscontri controversi nel segmento Cipressa. La salita del presunto traino in cui il velocista francese, staccato dal gruppo, ha fatto registrare il miglior tempo con una velocità massima di 52,2 km/h tra basse frequenze di pedalata e watt invece non consultabili

Le triomphe de démare sur Milan-Sanremo

Credit Foto AFP

Con la preziosissima e irrinunciabile consulenza di un nostro paziente amico - appassionato di ciclismo quanto noi, ma decisamente più “scientifico” - abbiamo analizzato i dati di Strava relativi la salita della Cipressa (5,620 km. al 4.1% di media pendenza) trovando nel file di Arnaud Demare alcune anomalie quantomeno discutibili. Ma procediamo con ordine, spiegando innanzitutto e il più facilmente possibile cos'è Strava: in breve, un'app accessibile a tutti, pro e amatori, con un network di un milione di iscritti per lo sharing di dati prestazionali calcolati su "segmenti" e mappe gps, è bene dirlo da dovuta premessa, facilmente "elaborabili".
Nel segmento Strava chiamato “Cipressa”, Arnaud Demare s'è classificato primo (KOM, King of the Mountain, nel gergo dell'app) con una “cronoscalata” di 10 minuti e 2 secondi: 3” più veloce di Giovanni Visconti, che ha attaccato in salita verso Costarainera insieme a Stannard del Team Sky. I dati anomali - oltre al fatto che, nel caso di Demare, parliamo di un velocista di 76 kg... - riguardano il quarto chilometro di scalata della Cipressa, in cui lo sprinter francese ha raggiunto una velocità di 43,6 chilometri orari contro i 29,5 di Visconti in allungo sul plotone. Nel quinto chilometro poi, su un tratto in leggera salita, Demare ha toccato addirittura i 52,2 km/h di velocità massima (!) dove Visconti ha pedalato a 41,8.
Entrando nello specifico, fra il chilometro di gara 278.5 e il km. 279, i parametri di Arnaud Demare fanno registrare una nettissima variazione di velocità rispetto al resto del segmento "Cipressa pianura": si tratta di un punto, quello dello scatto di Visconti al quarto chilometro di salita, con pendenza al 4% in cui (controvento!) Michał Kwiatkowski pedala nelle prime posizioni del gruppo a 25,6 chilometri orari, esattamente 18 km/h in meno di Demare staccato di circa mezzo minuto dal plotone.
Abbiamo rintracciato allora su Strava l'esatto momento in cui i dati di Visconti all'attacco, Kwiatkowski in gruppo e Demare "in rimonta” sembrano davvero incompatibili fra loro: si tratta del bivio di Lingueglietta in cui Demare esce dal tornante passando da una velocità di 27 km/h (a ritmo del gruppo) a quella monstre di 43.6, ovvero con un incremento di 16 chilometri orari in 7 secondi e meno di 100 metri di strada, su una pendenza qui superiore al 4%.
Le licenze che ci permettiamo di rilevare in forma interrogativa saranno allora la seguenti:
  • Com'è possibile che, staccato dal gruppo, tra i corridori sfilati e il traffico delle ammiraglie, il velocista Demare abbia potuto registrare una simile prestazione?
  • Perchè la traccia Strava relativa la cadenza di pedalata di Visconti e Kwiatkowski è compatibile nei grafici con la velocità, mentre nel caso di Demare si vedono 3 minimi piuttosto netti d'interruzione di pedalata a velocità costante?
  • Ammesso che Demare sia riuscito a rientrare nel gruppo senza traino dell'ammiraglia - ricucendo in salita, dopo esser caduto, e in così pochi chilometri (meno di ottomila metri) uno svantaggio di oltre mezzo minuto - ammesso che abbia ricamato «a colpi di pedale», citando le sue parole, questa prestazione sulla Cipressa, dove ha poi trovato la forza d'imporsi nella volata di via Roma per vincere la Milano-Sanremo?
  • Perché sabato su Strava il file di Demare è sparito subito dopo la pubblicazione (per una decina di secondi) e poi di nuovo apparso "sbloccato” domenica?
  • Perché Visconti, Kwiatkowski o ad esempio il vincitore della Tirreno-Adriatico Greg van Avermaet pubblicano su Strava i loro dati riguardanti il wattaggio, e nel caso dell'iridato 2014 anche la frequenza cardiaca, mentre Demare dà informazioni solo in merito cadenza e velocità?
  • Ma soprattutto, perché l'UCI non chiede a Demare di rendere pubblici anche i suoi dati relativi i watt che misurano la potenza (determinata dalla sinergia tra la forza impressa sui pedali e la velocità d'esecuzione del gesto ciclistico, misurabile tramite sensori applicati sui pedali, sulla guarnitura o nel mozzo posteriore delle bici) come accadde con Froome all'ultimo Tour de France dopo la straordinaria ascesa di Pierre Saint-Martin?
Perché solo così, analizzando i watt o la frequanza cardiaca, si potrebbero spiegare, accertare o confutare certe anomalie da “ipotesi di traino”... Certo intanto che a Demare non mancano gli alibi. Lo sprinter francese, che non ha cambiato bici dopo il coinvolgimento nella maxi-caduta dei -3 km. alla Cipressa, ha infatti ricevuto assistenza dalla sua ammiraglia. Ed è lo stesso Frederic Guesdon, il direttore sportivo della FDJ, a non negare d'aver passato una borraccia al suo corridore sulla salita di Costaraniera, pur respingendo ogni accusa di traino:
Gli abbiamo passato una borraccia, ma non l'abbiamo spinto a ottanta all’ora anche perché sarebbe stato impossibile, nella coda della auto dei direttori sportivi in salita, paraurti a paraurti
Ecco, diciamo piuttosto che il passaggio della borraccia potrebbe essersi prolungato di qualche secondo per favorire una “velocità di rendita” del corridore francese, o che le manovre di Demare in coda alle ammiraglie al riparo dal vento (dopo la caduta, il vincitore della Milano-Sanremo è ripartito da fermo con 2 corridori della Bora Argon, Bennet e Muhlberger, contro un plotone lanciato in piano a 50 chilometri orari) potrebbero spiegare qualche punta di velocità a bassa cadenza di pedalata.
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Le jour de gloire d'Arnaud Démare (Fdj) sur Milan-Sanremo

Credit Foto AFP

Inoltre, dovremo ricordare che lo sprint vincente di Demare su Ben Swift e Jurgen Roelandts (non proprio dei primissimi nomi...) è stato favorito negli ultimi 500 metri rettilinei dalla caduta di Fernando Gaviria, che ha estromesso Sagan e Cancellara dalla volata, e dal salto catena del velocissimo Nacer Bouhanni oltre all'assenza di Cavendish e Michael Matthews, sfiancati in salita, e al momento non proprio smagliante di Alexander Kristoff campione 2014.
Parliamo infine della foto virale del presunto traino, apparsa su tutti i social network e che fa tanto discutere gli appassionati di ciclismo sui forum. Si tratta di un falso, di un fake, o quantomeno di un fermo-immagine in cui non si può dimostrare di quale corridore della FDJ si tratti (e a partire dal casco, non sembrerebbe Demare...), che con buonissime probabilità è stato “scattato” a Masone - sul Monte Turchino, a 150 chilometri dal luogo incriminato - e in cui si vedono una strada, un pino e delle case che certamente non sono sulla salita della Cipressa. Per la cronaca, percorsa sabato dai corridori della Milano-Sanremo sotto il sole di pieno pomeriggio.
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Demare allo sprint, la Milano-Sanremo parla francese 21 anni dopo

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