Nibali: "Pogacar può fare l'accoppiata Giro-Tour. Van Aert ha chance alla corsa rosa"

La stagione di ciclismo su strada conclusasi da poco è stata la prima dopo il ritiro di Vincenzo Nibali. Lo Squalo non è certo uscito dal mondo del ciclismo e tra vari impegni di rappresentanza si è visto spesso al margine delle corse e non solo (vedi la presentazione del percorso del prossimo Giro d'Italia). Il siciliano è stato un punto di riferimento del movimento italiano e non solo e per questo continua a essere interpellato su molti temi di questo sport. Come successo durante lo scorso weekend a Tenerife, quando ha rilasciato un'intervista durante l'evento "Giro d’ Italia - Ride Like a Pro".

"Per van der Poel la Monumento più complicata tra quelle che gli mancano è di sicuro il Lombardia, le salite sono più lunghe e più dure, soprattutto nella parte per arrivare a Como. Verso Bergamo è leggermente diverso, ma non è un percorso adatto a lui. La Liegi è più abbordabile. Pogacar? La Roubaix è più ostica per lui. All'ultima Milano-Sanremo, non mi è piaciuto troppo come si è mosso nel finale, ma è il suo modo di correre. Sicuramente in futuro la può vincere. Io l'ho vinta nel momento in cui non ci pensavo. L'ho puntata per anni, arrivando sul podio, in top 10 o nel primo gruppetto. E quando non ci speravo più è venuta lei da me".

"In Italia c'è un momento complicato, ma qualcosa si sta muovendo per il futuro. Manca un corridore che possa vincere un Grande Giro, ma per le tappe o le corse di un giorno abbiamo corridori molto interessanti. Come Ganna, che tornerà alla Sanremo dopo il secondo posto di quest'anno. Ci sono molti corridori che devono migliorare ancora un po'".

"Il mio primo anno da ex è stato molto diverso ovviamente, ho partecipato a molti eventi, anche al Giro come ambasciatore e con la Q36.5. Ma è stato un anno felice, ho avuto la mente libera e non ho dovuto mantenere la linea come quando ero un pro. Il Giro è la corsa con cui sono cresciuto, da piccolo lo guardavo sempre, mentre il Tour è arrivato dopo. Il Giro mi ha dato tantissimo, visto che l'ho vinto due volte e sono salito spesso sul podio".

"Pogacar può fare l'accoppiata Giro-Tour, ma deve organizzare alla perfezione la sua stagione. Quindi non correre Strade Bianche e le classiche in Belgio. Mantenere una concentrazione lineare sul Giro e poi sul Tour. Ma essendo una stagione olimpica è un anno particolare, tutto molto concentrato. Per il momento non ha confermato la sua presenza al Giro, ma sicuramente in futuro dovrà provare a completare la tripla corona. Anche Vingegaard può riuscirci, ma dipende da quanto si vuole focalizzare sul Tour, se la squadra lo vuole mandare per forza al Tour o se lui ha libertà di scelta".

"Sarà molto curioso vedere van Aert al Giro per fare classifica generale. È un corridore che al Tour ha vinto una tappa di montagna col Mont Ventoux, quindi ha grande confidenza anche con la salita e il Giro si può sposare bene con lui. Ovviamente non è una corsa semplice, è dura, arriva nella prima parte della stagione e può far freddo, c'è la pioggia, un percorso sempre molto tecnico. Sicuramente è una buona opportunità per lui, perchè va forte col freddo, anche in inverno quando c'è il ciclocross. Ha un approccio che può funzionare col Giro".