Boonen: "Me ne sono accorto ai 5 km: è davvero la fine della mia carriera?"

Il saluto di Tom Boonen a tifosi, compagni e avversari di una carriera intera: alla Parigi-Roubaix, corsa vinta per quattro volte, il belga della Quick-Step ha dato l'addio al ciclismo a 36 anni di età.

Tom Boonen (Quick Step) au départ de Paris-Roubaix 2017

Credit Foto AFP

L'ha vinta quattro volte in carriera, un record che condivide con il connazionale Roger de Vlaeminck, e l'ha volutamente scelta come corsa d'addio: Tom Boonen ha salutato il suo Belgio, il suo pubblico, i compagni e gli avversari di tantissimi anni di corse sul pavé della Parigi-Roubaix, sognando il finale perfetto, quello in cui stacca tutti sul Carrefour de l'Arbre, l'ultimo tratto più impegnativo in ciottolato, prima di chiudere in solitaria nel boato del velodromo.
Rimasto staccato nel gruppetto degli inseguitori a una trentina di secondi dai fuggitivi, Boonen non ha trovato la forza per rientrare sul poi vincitore Greg van Avermaet, lasciando il palcoscenico dell'ultimo giro al compagno di squadra, Zdenek Stybar, che ha cercato invano l'impossibile, ossia battere in volata il corridore che, quest'anno, ha dominato le classiche del Nord.
Boonen ha comunque chiuso col sorriso sulle labbra, ricevendo l'abbraccio dei compagni e dei tifosi che si sono assiepati all'arrivo per un ultimo saluto: una sensazione agrodolce unica e stranissima, splendidamente condensabile in queste parole:
Le strade della Roubaix non lo dimenticheranno mai, e gli hanno detto "addio", anzi, "arrivederci", con questo splendido video celebrativo.
Così come la sua squadra, la Quick-Step, con cui ha corso per quasi tutta la carriera, dal 2003 al 2011 per tornare poi nel 2015.
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