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Cannondale perfetta per la prima di Sagan

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DaEurosport

Aggiornato 05/07/2013 alle 18:45 GMT+2

Capolavoro Made in Italy e calcoli perfetti in casa Cannondale per Peter Sagan che vince la volata di Albi davanti a John Degenkolb e Daniele Bennati. Velocisti puri estromessi dai lavori forzati di Moser, De Marchi, Marangoni e Fabio Sabatini per una bellissima vittoria di squadra: Sagan rompe il ghiaccio alla centesima Grande Boucle dopo quattro podi (tre secondi posti), Kadri in pois

2013 Tour de France Etape 7 Peter Sagan

Credit Foto AFP

Una grande vittoria di squadra con tanta, tantissima Italia protagonista nella settima tappa del Tour de France: Peter Sagan rompe il ghiaccio per la prima ad Albi, la quarta alla Grande Boucle dopo il tris 2012, dopo quattro podi (tre secondi posti) in questa edizione e otto piazzamenti dall’ultimo successo di Metz. Vince Sagan, trionfa la Cannondale: 130 chilometri di forcing dal secondo Gpm di tappa, Moser in salita, De Marchi e Marangoni in linea, Sabatini nelle volate per sfiancare i velocisti fin qui decorati con Kittel, Cavendish e André Greipel al palo. Un colpo all'italiana!
SETTIMA TAPPA, LA VOLATA È PER POCHI - Settima frazione di 205 chilometri da Montpellier ad Albi con quattro Gran Premi della Montagna - Col des 13 Vents di terza categoria, Col de La Croix de Mounis (2), Côte de la Quintaine (3) e Côte de Teillet (4) - Traguardo Volante a Viane Pierre-Ségade e arrivo velocissimo con una leggera discesa negli ultimi due chilometri perché l'ultima asperità di tappa è a 34 chilometri dal traguardo. Start dalla capitale della Languedoc con due attaccanti dal chilometro 10: si tratta di Blel Kadri, francese AG2R che ha vinto in primavera la Roma Maxima, e Jens Voigt, 42 anni, tedesco della RadioShack-Nissan alla sedicesima partecipazione Grande Boucle con quattro successi (l’ultimo nel 2006 a Monthermé), ha vinto quest'anno la quinta tappa del Tour of California. Una caduta nei primi chilometri di corsa intanto coinvolge Joaquim Rodriguez e Nairo Quintana (già a terra ieri) oltre a Boasson-Hagen e Matteo Bono costringendo al ritiro Christian Vande Velde della Garmin Sharp mentre da Montpellier non ha preso il via Janez Brajkovic: sloveno malconcio ieri dopo una brutta caduta sopra uno spartitraffico e per l’Astana è già il terzo forfait dopo Kashechkin e Fredrik Kessiakoff.
CANNONDALE MADE IN ITALY: SPRINTER AL PALO - Kladri scollina per primo sui primi due Gran Premi di Montagna, Col des 13 Vents da Hérépian (6,9 km. al 5.6%) e Col de la Croix de Mounis da Andabre di 6,7 chilometri al 6.5% per sfilare la maglia a pois a Rolland e sul Gpm2 inizia il capolavoro Cannondale Made in Italy: Moser fa l’andatura in salita per sfiancare i velocisti, De Marchi mena in piano e Fabio Sabatini scorta Sagan sullo Sprint di Viane con Flecha dietro allo slovacco che consolida il suo vantaggio (49 punti su Greipel) per la maglia verde: sulla Croix Greipel e Kittel transitano con 3 minuti di ritardo, Cavendish crolla a 5’, Malori si ritira e a cento dall’arrivo si rialzano Voigt e Kadri mentre inizia l’anomala “coronosquadre” dei Lotto e degli Omega Pharma all’inseguimento della Cannondale. A novanta dall’arrivo Cavendish rientra su Greipel a 3 minuti da Sagan: consumeranno altri 30 secondi al gruppo maglia gialla, ma dopo cinquanta chilometri la Lotto dirà basta rialzandosi per la resa delle ruote veloci (arriveranno ad Albi con oltre 10 minuti di ritardo), perché a 65 km. dal traguardo scattano Jan Bakelandts, Juan Jose Oroz (Euskaltel Euskadi) e Cyril Gautier del Team Europcar con la Orica-GreenEdge preziosissima alleata di Sagan per difendere la maglia gialla di Daryl Impey dal ritorno di Bakelandts, l’ex-leader che avrà un minuto di vantaggio a meno cinquanta.
IL FILM DELLA VOLATA: SAGAN COMPLETA THE ITALIAN JOB - Il vincitore della seconda tappa Jan Bakelandts scollina per primo sulle Côtes de la Quintaine (6,5 Km. al 4%) e de Teillet (2,6 Km. al 5%) e con gli altri battistrada, Oroz e Gautier resiste fino a 3 chilometri dall’arrivo perché la Cannondale, ancora schierata in testa al gruppo per gli ultimi cinquanta, non sbaglia i calcoli riprendendo i fuggitivi per la picchiata finale (il penultimo chilometro è in leggera discesa): ci provano i Lampre per Favilli mentre Sabatini lancia la volata di Sagan anche se è Johnny Degenkolb il primo a uscire dalla ruota dell’ultimo uomo verde. Per il tedesco della Argos, vincitore di cinque volate su cinque nell’ultima Vuelta a España, è però troppo presto e Sagan non può fallire: quarta vittoria dello slovacco al Tour de France, Degenkolb secondo, terzo Daniele Bennati sul traguardo di Albi che nel 1999 parlò italiano (poker nostrano con vittoria di Salvatore Commesso davanti a Serpellini, Piccoli e Lanfranchi): oggi il bis per il miglior assist a Peter Sagan.
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2013 Tour de France Etape 7 Finish

Credit Foto ASO

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